Visioni
Mezz'ora dopo riesco finalmente ad uscire vivo dalla segreteria. Torno in cortile con in mano il foglio con i miei orari, dove ho appena visto che, effettivamente, ho saltato non una ma ben due lezioni, e trovo May ad aspettarmi nel punto preciso in cui l'ho lasciata prima.
<Ehi, eccoti. C'era la fila, eh?>. Si alza, si risistema la borsa a tracolla e mi viene accanto.
<Una fila interminabile e ho anche scoperto che ho saltato due lezioni> le dico, sbuffando.
<Senti, io ora ho lezione quindi devo andare. Tu invece?> indica l'edificio alle sue spalle.
Controllo l'orario e noto che la prossima lezione che ho è domani mattina alle undici. Rialzo lo sguardo verso di lei <Io sono libero per oggi>.
<Immaginavo, per le matricole è così i primi giorni. Per le lezioni saltate stai tranquillo, non sarà successo nulla di che, sicuramente i professori avranno dato il benvenuto agli studenti e si saranno presentati, nulla di più. Basta chiedere a qualcuno del tuo stesso corso quando lo vedrai e il gioco è fatto>.
Annuisco <Ricevuto>.
<Ora vado, ci vediamo quando vuoi, il mio numero ce l'hai, ok?>. May mi bacia sulle guance.
<Si, ci vediamo in giro, e grazie per avermi fatto da guida. Sarei stato perso senza di te> ridacchio.
<Ah, tranquillo. Ricordati, se hai bisogno mi fai uno squillo e sono da te> mi ripete, sminuendo il suo prezioso aiuto con un gesto della mano. Dopodiché ci salutiamo nuovamente e lei si allontana verso l'edificio in mattoni proprio davanti a me.
Ed è in quel momento, spostando lo sguardo leggermente alla sinistra dell'edificio, che lo vedo di nuovo. Se ne sta appoggiato ad un albero, il telefono in mano. No, non può essere.
Chiudo gli occhi e li riapro, ma lui non c'è più.
Sposto freneticamente lo sguardo da una parte all'altra ma non riesco più a vederlo.
Mi rendo conto che sto diventando un caso davvero irrecuperabile, non solo me lo sogno di notte, ma ora lo vedo anche qui in carne e ossa.
Torna in te Mark, lui non è qui dico a me stesso, ma poi, voltandomi, lo vedo ancora. Sta camminando, girato di spalle, a pochi passi da me. Ci sta che mi sia sbagliato una volta, ma due... non credo di essere diventato così dipendente da lui a tal punto da avere delle visioni.
Lo vedo fermarsi sul ciglio della strada, in attesa di attraversare.
Faccio un profondo sospiro e, alla fine, prendo coraggio e corro nella sua direzione.
<Ehi, sc-scusa> balbetto, quando gli sono a pochi passi di distanza.
Il ragazzo si gira ed io mi rattristo immediatamente.
Non è lui.
<Si? Hai bisogno di qualcosa?> mi domanda il ragazzo. Magari di spalle gli somigliava, ma ora che lo vedo bene da vicino, mi rendo conto che non gli assomiglia affatto.
<No, scusami, ti ho scambiato per un altro> gli dico, facendogli un sorriso di scuse.
<Nessun problema, amico> mi risponde, con un cenno della mano, prima di attraversare.
Mi volto e me ne torno da dove sono venuto. Siccome non ho più lezioni e non so cosa fare, torno al mio dormitorio.
Non so perché ho pensato che fosse qui.
Non so perché ho sperato che fosse qui.
In fondo, avrei dovuto saperlo che era tutto frutto della mia immaginazione.
Io sono qui, a Washington.
Lui è a Dallas.
Non potremmo essere più lontani in questo momento.🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Spazio autore:
Ciao ragazzi, buon lunedì a tutti.
Allora? Secondo voi Mark avrà davvero visto la persone che gli fa battere il cuore a mille o sarà solo frutto della sua immaginazione?
Secondo voi cosa accadrà nel prossimo capitolo?Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensato del capitolo e di ciò che sta succedendo Mark.
Sarà realtà o fantasia? Scrivetemelo, coraggio! 😊A presto con un nuovo IMPERDIBILE capitolo. E ricordate che presto ci saranno notizie riguardo il CARTACEO de IL NOSTRO FANTASTICO ERRORE ❤
Ciao ciao
🌈
Prendimi per mano e portami a scoprire l'amore
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Prendimi per mano e portami a scoprire l'amore
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