Capitolo 21

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-lei è il marito?- chiese il medico a Severus.

-si!-

-la vita di sua moglie è appesa ad un filo, ma per ora possiamo ritenerci fortunati che sia viva. Le prossime ore sarranno quelle decisive, ma sono anche le più delicate.-

Come aveva fatto l'infermiera prima stette per qualche secondo in silenzio.

-poi... Signor Piton, magari è meglio se ci accomodiamo...-

-non si preoccupi, ce la faccio.- disse Severus facendosi passare una bottiglietta d'acqua da Minerva, preferiva avere le anni occupate

-abbiamo fatto tutto il possibile, ma non c'è stato nulla da fare il danno interno era troppo esteso...-

-scusi, ma non la seguo più. Mia moglie è viva, di cosa sta parlando?-

-mi dispiace che lo verrà a sapere così, ma vostro figlio è morto!-

Severus lasciò cadere la bottiglia, che essendo aperta riversò tutto il suo contenuto sul pavimento.

-scusi... Mi dispiace...-

-non si preoccupi, è stata una notizia forte, me ne rendo conto. Mi dispiace. Avete qualche domanda da farmi?-

-di quanto...-

-quasi tre mesi... Era un maschietto. Le ribadisco tutto il mio dispiacere. Per qualsiasi cosa chiedete di me all'ufficio informazioni e verrò subito!-

-grazie mille!- rispose Hermione

Severus rimase fermo dove si trovava, la sua mente non era in grado di pensare.

-severus mi dispiace...-

-lasciateci soli per favore!-

-certo, noi andiamo. Dobbiamo metterci in contatto con Kingsley. Ci vediamo dopo.-

Tutti e tre uscirono, ma quando Severus vide che anche Hermione stava andando via, la bloccò.

-non stai con me?-

-avevo paura di disturbarti...-

Hermione, capendo che nel "lasciateci soli" era considerata anche lei, si sedette vicino a lui e prese al sua mano tra le sue.

-severus...-

-da quanto tempo siamo qui?-

Hermione non comprendeva il significato di quella domanda, ma iniziò a fare il conto che le era stato richiesto: un po' più di due mesi e mezzo.

No, non poteva essere vero. Lo rifece per altre due volte; non aveva sbagliato.

-dimmi che ho sbagliato a fare i conti...-

-sev, non voglio essere invadente. Ma non è che... beh ecco... magari quando siamo arrivati qui...-

-non riusciva a farsi toccare...-

Una lacrima scese sul suo viso.

-dobbiamo essere forti per lei!-

-perché? Che cosa abbiamo fatto di male. Forse è il nostro destino: soffrire per aver procurato dolore ad altri...-

-nessuno merita una cosa del genere-

La stessa infermiera che li informò delle condizioni di Bella quando arrivarono su avvicinò a loro.

-signore, sua moglie è stata portata in camera. Ora dorme e sicuramente lo farà ancora per molto. Potete entrare a vederla per qualche minuto.-

Seguirono l'infermiera nel reparto, fino alla stanza che era stata assegnata a Bellatrix.

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