Era passato circa un mese dall'inizio del nuovo anno scolastico, il primo di quegli anni che doveva essere calmo ma che di calmo non aveva molto.
Vista dall'elicottero l'atmosfera che regnava all'interno dell'edificio era molto rassicurante e sembrava potesse donare serenità e spensieratezza a coloro che varcavano ogni angolo di quel luogo magico.
Gli studenti affrontavano ogni giorno le lezioni con quella grinta che tutti a modo loro riuscivano ad avere, chi più e chi meno. Erano felici di essere tornati alla loro quotidianità fatta di lezioni e di divertimento.
Il problema è che se le cose fossero anche solo minimamente tornate alla normalità, forse l'ex Golden trio avrebbe avuto una chance di tornare all'antico splendore ma i tempi in cui i tre amici andavano in giro di notte, combinandone di tutti i colori portando alla disperazione gli insegnanti erano finiti. Ma non erano finiti perché i tre ragazzi su reputavano oramai troppo cresciuti per far esasperare tutto il corpo docenti, ma perché il Golden trio era finito in contemporanea ai tempi in cui Hogwarts era il posto più sicuro del mondo magico.
Hermione era intenta a leggere un libro in biblioteca, aveva bisogno di un po' di tranquillità e quel posto era l'unico che riusciva a trasmettergliela.
Harry aveva gli allenamenti di Quidditch, e con lui anche Ron, o almeno doveva averli.Ron da qualche settimana aveva un solo pensiero nella mente,e quel pallino fisso si chiamava Hermione Granger. Non riusciva a capire come l'aveva persa, ma aveva tutte le intenzioni di riconquistarla. In un modo o nell'altro l'avrebbe riavuta, ad ogni costo. Sapeva dove trovarla, la conosceva più di chiunque altro ed era certo che fosse in biblioteca.
Entrò nella stanza e iniziò a girare per gli scaffali finché non la trovò. Si fermò ad un paio di metri di distanza e stette qualche minuto ad osservarla, la trovava bellissima con quell'espressione concentrata. Dopo qualche minuto decise di annunciare la sua presenza.Hermione era così presa dalla lettura che non si accorse dei passi che si avvicinavano, se ne accorse solo quando sentì la voce di Ron chiamarla. Lei aveva sempre amato la loro amicizia, il loro legame, ma era sempre stata solo un'ottima amicizia, niente di più. E solo lei sapeva quanto il suo cuore doleva per quel distacco improvviso. Ma avevano giocato le loro decisioni, e le loro strade si erano separate. Ma nulla era definitivo, e le cose potevano cambiare e tornare come erano prima.
Alzò lo sguardo e vide il suo ex migliore amico sorridergli dall'altro lato del piccolo corridoio, e lei non poté fare a meno che ricambiare.-Sempre la solita secchiona!-
-Sai Ronald, a nessuno fa male leggere un po' ogni tanto!-
Entrambi scoppiarono a ridere, la tensione accumulatasi nei mesi prima sembrava alleggerita e dare cenni allo scomparire definitivamente.
Lui le si avvicinò lentamente, senza mai smettere di sorridere o di interrompere il contatto visivo.
-Penso a questo momento da un po' di tempo, e credo che sia importante per noi parlare un po'...-
-Certo Ron...-
-Vedi, la nostra amicizia non è finita come speravo... Avrei pensato che non saremmo mai arrivati a quel punto...-
Hermione andò per parlare, ma lui la interruppe.
-Ti prego, fammi finire; sai che non sono molto portato per i discorsi... Non volevo che finisse così, e non solo quella...-
Hermione non capì dove voleva andare a parare con quella frase ma qualcosa dentro di sé le disse di non fidarsi.
Ron capì di non aver molto più tempo, così si avvicinò alla sua amata e poggiò le sue labbra su quelle di lei. Era come baciare un muro, ma non gli importava.
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Alleati all'improvviso
FanfictionA volte le cose non sono come sembrano, il bianco più candido può nascondere le macchie più scure. Il nostro nemico si trasforma nel nostro migliore alleato, la persona di cui ci eravamo più fidate, a cui avevamo affidato tutto, di cui ci eravamo fi...