-Potter, è giusto che tu sappia alcune cose!-
Bellatrix era tornata a casa da qualche giorno, ed in quel momento erano in salotto intenti ad iniziare una convenzione che avrebbe cambiato drasticamente la loro concezione di molti fatti.
-harry, puoi darmi la bacchetta?- gli chiese Hermione.
-puoi per favore darmela?-
Harry gliela passò riluttante la bacchetta, poi tornò a concentrarsi sul suo professore di pozioni.
-sev, se vuoi non due andiamo da qualche parte...-
-no, è giusto che sappiate anche voi. Potter, come saprai dopo aver finito la scuola ho deciso di unirmi alla cerchia dei Mangiamorte...-
-tutti commettiamo errori professore.-
-non ho bisogno della tua compassione, ho bisogno che tu mi ascolti attentamente. Sibilla Cooman, non ha mai fatto profezie molto affidabili, ma alcune fatte da lei sono state molto importanti per il destino di molti di noi... Ecco Potter, forse meglio se ti mostro ciò che devo dirti, anzi vi mostro.-
Severus appellò il pensatoio che gli aveva portato Kingsley e fece uscire dei ricordi dalla sua mente, poi li depositò all'interno: immersero tutti e quattro il capo al suo interno.
*****
Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto, sapeva tutto. Era venuto a conoscenza di terribili verità nel peggiore dei modi. Aveva perdonato il suo insegnante per l'errore commesso durante la sua giovane età: aveva sbagliato ma rimediato nel migliore dei modi, e aveva pagato i suoi sbagli più di quanto avrebbe dovuto.
Era giunto il momento di partire, di tornare nel mondo magico ed affrontare la realtà: Harry era partito con la professoressa McGranitt per ricongiungersi all'ordine ed organizzare la resistenza.
Tutti gli indizi dell'arrivo dell'imminente guerra era chiari, cristallini: Hogwarts era caduta in mano ad i Mangiamorte, mentre all'interno del ministero della magia la corruzione era alta tanto quanto gli attacchi che ogni giorno il lato oscuro commetteva a discapito del bene.
Albus Silente era sparito da Londra: molti pensavano che fosse stato rapito, ma era pur sempre il migliore mago del mondo. Altri credevano che fosse andato via per raggiungere Harry Potter ed aiutarlo a capire come salvarsi. Ma solo poco si erano avvicinati, anche se solo minimamente, alla realtà: alcuni credevano che fosse fuggito per poi tornare a guerra finita. Ricordavano quando l'anno prima, sotto la pressione di Dolores Umbridge, aveva deciso di abbandonare il castello per fuggire alla giustizia.
Ora era il turno di Severus: avrebbe riscattato la dignità persa negli anni, cancellare per sempre l'etichetta che lo additava come un codardo traditore.
-sev... Ti prego! Non occorre che vada anche tu, te l'ha detto anche Minerva...-
-non capisci: io devo andare!-
Bellatrix erano oramai giorni che tentava in ogni modo di convincere Severus a non partire per affrontare la guerra, ma non c'era stata modo di fargli cambiare idea. Anche Hermione aveva tentato, ma i suoi risultati erano stati scarsi tanto quanto quelli di Bella.
Ora non restava loro che utilizzare l'ultima carta a loro disposizione: fare scaturire in lui il senso di colpa.
- se muori cosa faccio? Credi che si accontenteranno di ucciderti? Cosa ti fa pensare che non vengano a cercare anche noi?-
-farò di tutto per non morire, ti prometto che farò il possibile per donarvi il futuro che meritate!-
Hermione sentendo quelle parole era scoppiata a piangere. Il rapporto che si era instaurato tra loro tre non era paragonabile ad una vera famiglia ma era bello e felice, non riusciva a capacitarsi del fatto che avrebbe potuto perdere tutto ciò che le rimaneva.
-ma a noi non interessa il futuro! Se dovessimo scegliere tra il sopravvivere senza di te e il morire sceglieremmo sempre e comunque la morte!-
Bellatrix aveva urlato queste parole con tutta la disperazione che aveva in corpo, ed una volta terminata la frase uscì dall'appartamento.
-io devo andare...- sussurrò distrutto Severus.
-per... favore...- singhiozzo Hermione.
-non è facile nemmeno per me! La probabilità che io muoia è nettamente più alta di quella che io sopravviva!-
-scusa... Ha ragione, noi dovevamo appoggiarti e sostenerti invece ti stiamo andando contro... Sei tu quello che rischia la vita e noi non ti diamo il minimo aiuto... è che non riusciamo a capacitarci della possibilità della tua perdita...- gli mise una mano sulla spalla e cercò di calmarlo.
-stalle vicino, stostenetevi a vicenda...-
-cerca di sopravvivere, fai il possibile...-
-ci proverò. Ma promettimi che non fare cazzate, che anche se dovesse succedermi qualcosa voi continuerete a lottare!-
-non sarà la stessa cosa senza di te...-
-lo so. Ma se voi non lottate... spiegami che senso avrà la mia morte, il mio amore, la nostra sofferenza...-
-vivi! Dimmi che sopravviverai! Promettilo!-
-non posso prometterti una cosa del genere... Lo sai anche tu!-
-abbiamo bisogno di sentirlo...-
-ti prometto che farò di tutto per sopravvivere...-
Bellatrix, che intanto era riuscita a calmarsi, era tornata da loro. Ma la sua pseudo tranquillità non durò molto e quando vide i due abbracciarsi commossi scoppiò a piangere facendo loro notare della sua presenza.
-bella...-
-scusa... non volevo...-
-non devi scusarti, è normale...-
Poi si staccò da lei e si rivolse anche ad Hermione.
-ora devo andare, ma voi state brave e aspettate tranquille qui, al sicuro. Se dovessi anche preoccuparmi per voi sarebbe la fine. Mi raccomando...-
-vai...- gli disse in un sussurro Hermione.
Sapevano tutti e tre che prolungare gli additivi sarebbe solo stato più doloroso per tutti. Severus si smaterializzò lontano.
Bellatrix si sedette sulla poltrona, ma Hermione che era riuscita a mantenere uno stato di calma apparente esplose.
Cadde sul tappeto con il peso sulle ginocchia ed iniziò a piangere.
-ti prego... torna indietro... Non lasciarci sole... per favore! Ho bisogno di te! Non sono riuscita a dirtelo perché avevo paura di passare per una bambina... ma ti voglio bene! Sei un padre per me! Torna...-
Bellatrix si sedette vicino a lei e la strinse teneramente tra le sue braccia.
Stettero così per qualche minuto, poi Hermione si staccò smettendo tutto ad un tratto di piangere.
-avevamo promesso di sostenerci sempre... Di lottare insieme...-
-l'abbiamo lasciato solo...- terminò la frase Bella per lei.
-o insieme o niente!-
Si cambiarono velocemente, poi si smaterializzarono.
~spazio Autrice~
So di aver pubblicato con un po' di ritardo, ma non ho avuto molto tempo per scrivere. Spero vi stia piacendo la storia, mi farebbe piacere se me lo faceste sapere. Il prossimo capitolo sarà la continuazione di questo, ma per comodità li ho divisi.
Buonanotte😘
STAI LEGGENDO
Alleati all'improvviso
FanficA volte le cose non sono come sembrano, il bianco più candido può nascondere le macchie più scure. Il nostro nemico si trasforma nel nostro migliore alleato, la persona di cui ci eravamo più fidate, a cui avevamo affidato tutto, di cui ci eravamo fi...