Jimin si sbarazza velocemente dei propri vestiti una volta arrivato in spiaggia, piegandoli come la mamma gli ha insegnato e riponendoli nella borsa.
Lui non sopporta il caldo, non gli piace la sensazione appiccicosa e di termosifone che i vestiti rilasciano, non gli piace sudare senza fare nulla la trova veramente una sensazione sgradevole ed insopportabile.Aiuta il fratellino con i suoi vestiti, posandoli poi nelle mani della madre; si lascia riempire di protezione solare mentre sorride guardando il fratellino correre attorno all'ombrellone, il padre lo segue disperato e la madre che ride divertita.
Lui si siede all'ombra, togliendo dal suo piccolo zainetto un libro che la nonna gli ha regalato prima della partenza e inizia a sfogliarlo, attirando come solito l'attenzione dei vicini che si congratulano con lui e la madre per il semplice fatto che a 'cinque anni' sappia già leggere.
Jimin non pensa di meritarli tutti quei complimenti, per lui è stato un processo naturale nel quale passano tutti; non vede l'ora di andare a scuola ed imparare cose nuove, cose che magari potrà trovare familiari nei libri che legge.
Anche lui è un bambino curioso ma la sua curiosità è sana, attenta...quasi studiata e, delle volte, timorosa.
Non è avventato ed è particolarmente ubbidiente, posato...addirittura timido.L'acqua dell'oceano è piacevole anche se il padre sta ancora ridendo per l'espressione insofferente che ha assunto mentre si immergeva, copre con le mani gli schizzi d'acqua che raggiungono il suo viso sbirciando un'indaffarato fratellino che, lasciato il salvagente alla mamma, sta imparando a nuotare.
Osserva in lontananza lo stesso traghetto che da Busan ha portato la sua famiglia su quella sfarzosa e magnifica isola dirigersi probabilmente verso il porto ed ammira meravigliato i piccoli pesciolini colorati che nuotano indisturbati vicino a loro, si preoccupa quasi di disturbare la corrente che quelle creature stanno seguendo così si avvicina più alla madre che notando i piccoli pesci si intenerisce.
"Hai paura?" La donna posa la sua mano sulla piccola testa del bambino e lui nega con la testa, gli occhioni fissi sullo specchio acquamarina ed i capelli scuri che si smuovono alla leggera brezza. "Non voglio disturbarli..."Sono le dodici quando accompagna il padre a prendere il pranzo per tutta la famiglia; Jimin preferisce la carne al pesce ma come i genitori gli stanno insegnando si sa adeguare, non è un bambino capriccioso e per qualsiasi cosa, che sia un gioco o qualcosa che vorrebbe mangiare, aspetta prima il permesso.
Il padre annuisce quando il piccolo chiede se può prendere un pò di frutta ed una volta che le ordinazioni fatte al bar della spiaggia, sono pronte, si dirigono nuovamente verso il loro ombrellone. Fa caldo, veramente caldo nonostante il clima ventilato.Jimin dopo pranzo sfoglia nuovamente il suo libricino colorato e pieno di disegni, ama le storie di avventura e quelle di fantasia ma non gli piacciono quelle di fantasmi o che comunque incutono timore.
Ogni tanto i suoi occhietti guizzano dai fogli del libro, al panorama circostante. Alcune persone sono risalite al Resort per il pranzo o si sono semplicemente seduti al tavolino del bar, altre persone sono ancora sdraiate a prendere il sole, molte si scattano foto in riva al mare.Vi sono ora pochi bambini che giocano a riva richiamati dai genitori perché hanno appena mangiato, dei cani corrono felici in acqua seguiti dai padroni, abbaiano contenti e Jimin sorride.
Sbatte più volte le palpebre accorgendosi di un bambino a riva, solo, questo si guarda in giro smarrito, spaventato e Jimin è sicuro di aver visto quel bambino dai capelli scuri e la pelle abbronzata nel suo stesso Resort, l'ha visto passare fuori dalla loro stanza, mano nella mano con la sua mamma. Nota come altri bambini più grandi guardano il piccolo scoppiare a piangere e come degli adulti si avvicinino titubanti...
Jimin chiude il suo libro, lo posa nuovamente nel suo zainetto e pulendosi il costume scuro dai rimasugli di sabbia affonda i piedi nella calda e soffice terra, sotto lo sguardo vigile dei genitori, si avvicina con cautela a quel bambino che intimorito non alza la testa tenendola continuamente bassa ed asciugando le lacrime."Ti sei perso?" Tiene la voce bassa Jimin, non vuole spaventare il bambino piangente e cerca di metterlo a suo agio. Taehyung, così ha detto di chiamarsi, accetta la sua mano e vi si attacca forte mentre con piccoli e cauti passi si avvicinano all'ombrellone, ora il più alto ha smesso di piangere e Jimin si sente fiero di quello che ha fatto. Lascia che il bambino si metta a suo agio, seduto sul salviettone mentre il suo piccolo fratellino, in piedi vicino a Taehyung, accarezza la testa del nuovo arrivato.
"Mamma lo possiamo aiutare?...si è perso..." Il padre dice a Jimin che è proprio un bravo bambino, Jimin adora quando i suoi genitori gli fanno i complimenti ma ama quando è il suo fratellino a farli, il piccolo continua ad accarezzare la testa di Taehyung rassicurandolo e dicendogli che il suo fratellone è il suo super eroe perché aiuta sempre gli altri e troverà sicuramente la sua mamma.
"Taehyung...questo è il numero della tua mamma?" Jimin fa segno con la piccolissima manina verso il braccialetto che il più alto ha al polso e questo annuisce, la madre subito chiama il numero e Taehyung afferra nuovamente la mano di Jimin nella sua e restano ad ascoltare la chiamata della donna.
"La tua mamma sa dove sei, ti stava seguendo da lontano..." Jimin guarda la madre ed il bambino, confuso, vede i grandi occhi del più alto diventare ancora più grossi e, senza lasciare la sua mano, lo trascina verso l'abbraccio delle due donne che li stanno raggiungendo, Taehyung scoppia nuovamente a piangere e Jimin stringe più forte la sua mano per donargli conforto.
L'ho tristemente adorato!😢
Vi spiego in poche parole quello che è successo visto che è capitato anche a me da piccola, sempre in spiaggia.
La madre ha voluto dare una lezione a Taehyung che ha la brutta abitudine di non aspettare e curiosare in giro, ha lasciato che il piccolo si allontanasse ed insieme alla nonna si sono nascoste seguendo comunque tutto quello che succedeva a Taehyung...una lezione per insegnargli ad ubbidire. A voi è successo qualcosa di simile? O vi è capitato comunque di perdervi?
STAI LEGGENDO
beach! (Vmin/completa)
Fanfiction"Ti sei perso?" Taehyung osserva come i bambini più grandi di lui corrano in acqua, alcuni giocano a calcio, altri si rincorrono mentre i vecchietti si dilettano con le bocce, armati di cappellini per il sole e magliette chiare contro il vento ed i...