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Taehyung e Jimin hanno sette anni ed i genitori di entrambi, per risparmiare, hanno deciso di prenotare una suite famigliare composta da tre camere matrimoniali ed una cameretta che i tre bambini dividono

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Taehyung e Jimin hanno sette anni ed i genitori di entrambi, per risparmiare, hanno deciso di prenotare una suite famigliare composta da tre camere matrimoniali ed una cameretta che i tre bambini dividono.

Taehyung è arrivato da cinque giorni, si siede come ogni giorno in riva a quella piccola piscina porticata e sbuffando inizia ad agitare i piedi nell'acqua fresca. Si annoia.
La famiglia Park non è ancora arrivata e lui aspetta impaziente il suo amichetto, ha deciso che Jimin dovrà lasciargli fare tutto quello che vuole per farsi perdonare del suo ritardo anche se il piccolo Tae sa bene che non è colpa di quel tenero bambino dalle guance paffute. Taehyung spera che Jimin non sia diventato più alto di lui, gli piace sapere di essere il più alto dei due e poter aiutare Jimin tutte le volte che ne ha bisogno. Ha già deciso che il suo piccolo amico dormirà nella parte bassa del letto a castello perchè ha paura che si faccia male cadendo mentre il lettino singolo sarà di Jihyun, vuole bene anche al piccolo bimbo di cinque anni ma il suo preferito è di sicuro Jimin ed è sempre più felice di averlo incontrato anche se per farlo ha dovuto perdersi. 

"Perchè non arriva?!" Taehyung continua a immergere i piedi nell'acqua della piscina ondeggiandoli e sbuffando, sono passate quasi tre ore da quando si è seduto ed il suo attento sguardo continua a passare dai parenti, che si affacciano alla porta della stanza per controllarlo, all'inizio del portico dal quale Jimin deve per forza passare, ha promesso alla mamma che appena Jimin sarebbe arrivato avrebbero fatto i compiti e poi sarebbero andati a giocare. 

Fissa nuovamente il punto dal quale il suo amico deve arrivare ma non vede volti famigliari, sospira pesantemente e si butta all'indietro sdraiandosi sul legno scuro, le braccia aperte "Mi annoio..."

Chiude gli occhi e quando li riapre un paio di occhi scuri e vispi lo stanno scrutando da vicino, Taehyung si mette a sedere guardando quel nuovo bambino sedersi accanto a lui, è infastidito, lui non l'ha invitato a sedersi. "Perchè ti annoi? Vuoi giocare? anche io mi annoio, il mio fratellone non ha voluto venire con noi al mare ed io non ho nessuno con cui giocare...diventiamo amici? Come ti chiami? Io sono Jungkook ho cinque anni e vengo da Busan, tu di dove sei?"

Taehyung cerca di non essere travolto da quel fiume in piena che sta uscendo dalla piccola e conigliosa bocca del bimbo che si è seduto al suo fianco e lo fissa sbattendo i suoi grossi occhioni, le guance anch'esso paffute come quelle di Jimin, una cosa non gli è piaciuta delle tante parole che il bambino ha detto ovvero che è di Busan, Taehyung deglutisce e per la terza volta nella sua vita avverte quello strano sentimento che lo fa tremare e venir voglia di piangere, che ha avvertito la prima volta che ha incontrato Jimin e quando, l'anno prima, hanno visto quel signore privo di vita venir portato via dall'ambulanza a sirene spente.

A Taehyung non piace avere paura ma questa paura è diversa, più simile alla prima paura che ha provato, la paura di esser abbandonato.



E' ormai pomeriggio e Taehyung è sempre più irrequieto, la mattina si è liberato di quel bambino prendendo la scusa dei compiti ma non è riuscito a finire nemmeno un esercizio passando il tempo a scarabocchiare il quaderno. Ora è sdraiato sul divano della grande stanza, si è rifiutato di scendere in spiaggia con i genitori ed è rimasto in camera con i nonni, lui guarda il soffitto mentre loro dormono.

Resta in ascolto dei suoni circostanti e si concentra su uno particolare, delle rotelline trascinate sul legno scuro appartenenti sicuramente a delle valigie e dei passi. Senza perdere tempo si alza per controllare se sono reali quei suoni o è la sua mente che li crea e sorride cominciando a correre incontro alle persone che i suoi genitori stanno accompagnando, schiva i signori Park che lo salutano e salta addosso a Jimin, abbracciandolo e facendolo quasi cadere, è ancora piu basso di lui e le sue guance sono ancora più paffute e la risata bella e cristallina.

"Jiminie questo è il tuo letto e questo quello di Jihyunnie" i tre bambini entrano nella stanza a loro riservata e Taehyung, dopo aver lasciato la piccola mano di Jimin mostra ai fratelli Park i loro letti tutto fiero di come ha deciso le disposizioni, vi è una lunga scrivania sulla quale i bambini possono svolgere i loro compiti e dalla finestra si vede il mare cristallino.

Taehyung è finalmente felice e pieno di iniziative anche se quel breve incontro con Jungkook continua a turbarlo, ha paura che l'altro bambino voglia l'attenzione di Jimin proprio come la vuole lui e questo gli da fastidio.

Taehyung è finalmente felice e pieno di iniziative anche se quel breve incontro con Jungkook continua a turbarlo, ha paura che l'altro bambino voglia l'attenzione di Jimin proprio come la vuole lui e questo gli da fastidio

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   @elisacaneschi5 ho intenzione di usarla per tutti i commenti a fine capitolo 💞

Jungkook ha fatto la sua piccola comparsa!!!!

L'immagine della piscina sopra è preso da un resort indonesiano giusto per farvi capire come sono situate le camere, con l'aggiunta di un portico che ombreggia tutta la passerella lasciando solo la "piscina" al sole.  

Spero non vi faccia schifo questo capitolo 💖

beach! (Vmin/completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora