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Taehyung ha nove anni, è arrivato da due giorni al Resort di Jeju e come sempre aspetta con impazienza l'arrivo di Jimin ma non è solo, accanto a lui cè il figlio del collega di lavoro del padre, ha tre anni in più, la pelle pallida come quella di...

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Taehyung ha nove anni, è arrivato da due giorni al Resort di Jeju e come sempre aspetta con impazienza l'arrivo di Jimin ma non è solo, accanto a lui cè il figlio del collega di lavoro del padre, ha tre anni in più, la pelle pallida come quella di Jimin, i capelli scuri ed un viso piccolo ed appuntito e sembra un bambino silenzioso ed un pò apatico...Tae ha imparato questa parola a scuola e crede che sia la più giusta per descrivere quel ragazzino, forse è annoiato perchè deve stare con dei bambini ma non gli ha certamente chiesto lui di venire.
L'avrà visto in tutto cinque volte, due a cena,  con i rispettivi genitori, e altre tre forse per i corridoi della loro scuola che comprende medie, elementari e superiori. Spera solo che Yoongi, così si chiama il ragazzino, possa fare amicizia con Jungkook e questo lasci stare Jimin.

E' seduto al Bar della spiaggia del Resor e sta gustando un Bubble Tea al cocco e latte, ha scelto le gelatine al leeches per il sapore contrastante che però lega bene con l'insieme; è il preferito di Jimin anche se lui l'ha sempre preso in giro per quei gusti strani.

Hanno cambiato spiaggia, un pò più lontana a piedi dell'altra, la sabbia è scura e vi sono gli scogli che percorrono parte del posto nel quale si formano delle vasche d'acqua con la bassa marea, vasche nelle quali ci si può sdraiare in tutta tranquillità. 

Spera tanto che possa piacere al suo coetaneo quel posto anche se è preoccupato per lui ed in più, una sera, ha sentito le loro madri confidarsi tramite skype. Purtroppo il nonno di Jimin è morto a giugno e lui da allora sembra essere cambiato, sorride poco, è silenzioso e sempre chino sui libri, persino Tae faceva fatica a parlargli e aveva bisogno di vederlo, di sapere cosa stava succedendo al suo migliore amico;
era venuto a sapere che Jimin aveva persino espresso il desiderio di restare a casa con la nonna quell'anno, invece di andare al mare, ma i genitori avevano risolto la cosa portando con loro pure la donna, anche se aveva perso il marito da due mesi cambiare aria e posto gli avrebbe solo fatto bene.

Taehyung beveva il suo Bubble Tea e continuava a pensare al suo amico, perchè non voleva vederlo? Gli aveva fatto qualcosa senza saperlo? quando lo sentiva cercava sempre di farlo ridere, era anche vero che ultimamente sul suo volto compariva un piccolo sorrisino ma visti i primi tempi, appena successo il fatto, lo predeva come una vittoria quel piccolo sorriso che distendeva le sue labbra.

Taehyung aveva voglia di abbracciarlo, aveva tantissima voglia di abbracciarlo e piangere con lui ed è quello che fece appena lo vide camminare verso di lui, mano nella mano con la nonna, Taehyung lasciò la sedia e corse a gettarsi tra le braccia del suo migliore amico che cadde a terra sorpreso, le sue lacrime a bagnare la maglia bianca di Jimin che tremava, stringendolo forte ma senza versare lacrime.

"stupido perchè piangi tu?" Taehyung non ne voleva sapere di staccarsi nonostante il maggiore cercava di allontanarlo e riprendere respiro. "Perchè non lo fai tu!" aveva spalancato gli occhi a quella frase il più grande ed aveva nuovamente allacciato le braccia lungo la schiena del più alto.

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