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Capitolo dedicato a @ShinigamiOfGhoul

Quella prima sera di Agosto, Taehyung, stava finendo di completare la propria valigia

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Quella prima sera di Agosto, Taehyung, stava finendo di completare la propria valigia. Chiudendola si era fermato per un attimo ad osservare il piccolo sacchettino colorato che Yoongi hyung aveva dato lui il pomeriggio, facendolo imbarazzare all'inverosimile per il contenuto esplicitamente di dubbio gusto.
Il minore aveva così fissato lo hyung che, facendo spallucce, gli aveva risposto "C'è l'hai stampato in fronte!"

possibile?

poteva essere davvero così cristallino il suo interesse per Jimin?

Era anche vero che si erano avvicinati, se possibile, ancora di più dopo quella notte di tre anni fa.
Da quella sera era stato un crescendo di sensazioni, bugie, verso se stessi e verso l'altro...verso il mondo intero.

Anche se la scusa era quella di 'darsi una mano' oramai erano arrivati a non chiedere nemmeno, a non darsi più spiegazioni ed a non ricercarle crogiolandosi essenzialmente nelle sensazioni dell'altro e che 'questo' scaturiva nel proprio corpo.

Taehyung era fisicamente, psicologicamente e mentalmente dipendente da Jimin.

Sospirando finì di chiudere le ultime tasche della valigia ed una volta che il padre si fu presentato in camera, chiedendo lui se fosse pronto, si diressero alla macchina; le mille raccomandazioni della madre, ed il padre che sorridendo e sbuffando buffamente gli faceva segno di salire in auto. Posò la valigia nel bagagliaio e si accomodò vicino al guidatore...
destinazione Busan.

Lui era ancora a Daegu ma il suo cuore e la sua anima erano già con il maggiore.

"Se vuoi puoi dormire." Aveva negato con la testa alle parole del padre che lo stava accompagnando dai Park. Sarebbe partito con loro e la famiglia lo avrebbe raggiunto una settimana più tardi proprio perchè il 'vecchio' aveva un lavoro importante da concludere in quella enorme città marittima così invece di fargli prendere un treno, come spesso faceva ultimamente, si era offerto di accompagnarlo.

Ci volevano circa cinque ore per arrivare a destinazione, era mezzanotte e Jimin lo aveva salutato dicendo che stava per addormentarsi e che lo aspettava comunque a casa. Non si era lamentato più di tanto il minore, sapeva che il suo hyung si era allenato anche quel pomeriggio,
non faceva altro da quando era finita la scuola, aveva preso la danza veramente sul serio e da quando aveva cominciato a gareggiare, Taehyung, aveva fatto di tutto per sostenerlo. Presenziando ad ogni esibizione, incoraggiandolo e sostenendolo prima di salire sul palco, quel palco che a volte lo terrorizzava e che lui cercava di addolcire.

Non aveva più contato nemmeno le volte in cui il maggiore si era lanciato tra le sue braccia, prima o dopo lo show, o anche nei momenti di relax. Un gesto che inizialmente, quando ancora piccoli, aveva irrigidito entrambi ma che col tempo veniva sempre più ricercato e naturale.

Anche i loro baci erano cambiati repentinamente.

Se da prima erano lunghi, d'ispezione, quasi timorosi...e...per farlo, per baciarsi a volte finivano in situazioni e posizioni buffe ed ambigue, ora, sembravano diventati più aperti, curiosi...disinvolti.
Avevano persino smesso di chiedere un consenso reciproco con lo sguardo.

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