Cap. 32 - Spettri

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"Voglio sapere che cos'ha." comandò Thranduil. "Voglio sapere perché continua a stare male."

Lui e Amon, il Guaritore più esperto di Boscoverde, guardavano la donna umana adagiata sul grande letto del re.

"Non so capirci nulla, perdonatemi. Immagino siano effetti della gravidanza. Forse perché il piccolo che ha in grembo è di razza elfica e lei è una donna umana. Forse il suo corpo fatica a portare avanti la gestazione." rispose Amon.

Thranduil s'irritó. "Immagino...forse...Non riesco quasi a crederci." si avvicinó al guaritore, che aveva tutta l'aria di voler sparire dall'imbarazzo. "Sono sconcertato dalla tua incompetenza."

"Vi chiedo di nuovo perdono. Ma davvero non mi spiego perché perda i sensi così spesso. L'ho visitata, il suo organismo è a posto. E anche vostro figlio dentro di lei cresce in modo normale." farfuglió Amon.

"Sono i nervi. Questa donna é un dannato groviglio di nervi." disse allora il re. "Dovrei trasferirla in un altro alloggio."

"Sì, è una buona idea." confermó Amon.

"Una buona idea...ma è venuta a me." Thranduil gli regaló un'altra delle sue occhiate che ammutolivano all'istante chi vi fosse trovato in traiettoria. "Di' a Nim di sistemare una camera nella parte più fresca del reame, vicino alla grande cascata di Calenduin. Dove mia moglie cercava sempre refrigerio. Lì starà meglio."

"Come volete, lord Thranduil

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"Come volete, lord Thranduil." rispose il guaritore, tenendo il volto basso.

"E tu andrai da Radagast il Bruno. Vive non lontano da qui. Quello Stregone ne sa certamente più di te sui mortali e i loro accidenti di malanni." ordinó all'Elfo che da secoli si prendeva cura di tutti gli abitanti di Boscoverde e mai aveva dovuto chiedere l'assistenza di uno Stregone... tantomeno di Radagast.

"Non saprei se fidarmi di quell'Istari. Dicono viva in modo bizzarro... dicono sia un po' matto." provó a ribattere Amon.

"In tal caso sarà la persona adatta a trovare la soluzione." guardó verso Roswehn. "...vista la paziente."

Amon chinó la testa, con rispetto. "Partiró all'istante."

Thranduil andó a sedersi sul letto vicino a Roswehn, e si giró di nuovo verso Amon. "Non osare tornare senza una risposta."

Il guaritore sparì in un lampo.

Il re le prese la mano. "Ma cosa ti sta capitando, meleth nîn?"

Era molto preoccupato. Si era svegliato con la ragazza riversa su di lui, fredda e pallida. Sul viso aveva ancora un'espressione scioccata, quasi che lo svenimento l'avesse provvidenzialmente strappata al più grande dei terrori.

Una rosa nel boscoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora