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  ~~ BRANO CONSIGLIATO PER LA LETTURA ~~




















L'ultimo giorno di scuola era appena giunto al termine, dando inizio alle tanto desiderate vacanze estive. Jimin, studente diciassettenne che frequentava il secondo anno di liceo, aveva appena lasciato l'edificio scolastico aspettando quello che considerava suo fratello, non che il suo migliore amico, fuori dal cancello.  

Poggiò per terra, senza tante gentilezze o cerimonie il suo zaino, infastidito dal peso sulle spalle, incrociando le braccia al petto impaziente. Mancava poco alla partenza verso la loro solita meta estiva e non vedeva l'ora di tornare a casa e chiudere le valigie, in modo da poter finalmente ripetere il loro "rituale" prima di lasciare le rispettive case.  

Nulla di particolare, semplicemente loro due sdraiati scompostamente nel suo letto, mentre decidevano i luoghi in cui piazzare la propria tenda, mangiando le peggiori schifezze in giro del mercato alimentare.  

Erano ormai nove anni che, puntualmente, al termine della scuola, le due famiglie staccavano la spina dalla tecnologia martellante e dai ritmi frenetici di Gwangju, recandosi nell'isola di Jeju e trascorrendo in quel luogo immerso nella natura, i tre mesi di vacanza a loro disposizione. Da due anni, però, preferivano andare alla scoperta dei luoghi caratteristici armati di tenda da campeggio, invece che stare in attesa che i propri genitori si separassero dalle rispettive case. Amavano l'avventura, amavano scoprire nuovi luoghi e non c'era niente di più bello, rilassante e avvincente, rendendo una semplice vacanza un ricordo indelebile nella loro memoria.  

La Seoshim, compagnia dove lavoravano i padri, era molto permissiva, ma allo stesso tempo molto riconoscente nei loro confronti; quindi, gli concedevano questo tempo libero in seguito ai grandi sforzi durante gli altri mesi dell'anno. Erano stati i loro consigli, dopotutto, a far elevare il nome dell'azienda ad un punto tale da essere la più grande e importante di tutto il paese, grazie alla loro persuasione, al fiuto per gli affari e alla perfezione nel gestire i clienti. 

Passò una mano sui capelli per ravvivarli, lasciando che le sue dita scorressero fra le ciocche arancioni, sempre più ansioso di allontanarsi da quel luogo. Non gli dispiaceva il clima che regnava nella sua scuola, anzi, aveva un buon rapporto con tutti, sia con i professori sia con i compagni di classe e dovette ammettere che un po' gli sarebbe mancato quando, al termine del terzo anno, avrebbe dovuto lasciarla.  

Una testa, dalla buffa tonalità verde menta, lo scosse dai suoi pensieri e iniziò ad agitare velocemente le mani in aria, per farsi riconoscere dall'amico.  

<<Dio santo Yoon, quanto sei lento!>> esclamò, vedendolo avanzare pigramente nella sua direzione.  

<<Dovresti sapere che sono in modalità risparmio energetico, Mr. Carota.>> rispose lentamente l'altro, portando una mano a sollevare gli occhiali sul setto nasale, avvicinandosi all'amico e continuando con la sua recita. 

Quando lo vide sbuffare in risposta, dopo aver imitato l'espressione di un bradipo assonnato, lasciò perdere scoppiando a ridere.  

<<Muoviti Latte e Menta, voglio organizzarmi per bene quest'anno. Ho sentito che hanno tolto i sigilli alla vecchia fabbrica di Jeju e, si dice in giro, che sia un luogo abbastanza inquietante.>> disse l'arancione, iniziando ad incamminarsi verso la propria abitazione, rivelando ciò che aveva scoperto la mattina stessa e lasciando l'altro spalancare la bocca per la sorpresa. 

Toxic RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora