capitolo 21

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È venerdì. Il che significa che da oggi iniziamo le vacanze di Natale! Yeah! Sono contenta finalmente me ne starò per un po'senza scuola. Cole non l'ho visto per tutta la settimana, non è più venuto a scuola, meglio.
- Allora, ci troviamo tutti a casa di Ashley alle 16.30, per decidere cosa fare per la vacanza, intesi?- chiede Jess. Tutti annuiamo.
- Perfetto. Ci si vede dopo allora, ciao ragazzi!- saluta tutti e se ne va. Piano piano se ne vanno tutti e io mi dirigo verso casa mia, dove mi aspetta James, la "donna delle pulizie" molto sexy.

- Ciao piccola- appena entro in casa James mi viene incontro e mi bacia. Ricambio il bacio, poi vado in camera.
- James!- lo chiamo.
- Sì, che c'è?- arriva.
- Alle 16.30 arrivano i miei amici per decidere cosa fare con la vacanza -
- Ok, va benissimo -
- Mi accompagni in centro a cercare qualcosa da sgranocchiare?-
- Uff... Lo so come siete voi ragazze. Dite così e poi trascinate noi maschietti per ogni negozio immaginabile -
- Lo sai che non sono così, solo un giro. Per favore - lo guardo cercando di fare gli occhi da cucciolo, e abbasso il labbro inferiore per calare ancor di più nella parte.
- Oooh, va bene. Andiamo allora -
- Sì!- esclamo e gli salto addosso baciandolo e abbracciandolo. Prende le chiavi della macchina e andiamo in centro.

- Guarda!- esclamo indicando un vestito stupendo esposto in vetrina.
- Ti piace?-
- Lo amo -
- Compralo -
- Sì, e dove li trovo io...- cerco di guardare il prezzo dal cartellino del vestito. - 345$?-
Lui mi guarda e alza un sopracciglio.
- Magari più in là, ti prego vieni, andiamo diretti al supermercato!- sbuffa, alzando gli occhi.
Rido e mano nella mano ci avviamo alla Coop.
Dopo aver finito di fare la spesa decidiamo di andare da Starbucks, come sempre.
- Allora, com'è andata a scuola?- mi chiede James. So esattamente cosa intende con questa domanda.
- James, Cole non c'è stato per tutta la settimana. Smettila di fare così per favore -
- Ok, era per chiedere - sorride.
Ad un certo punto noto che James si rabbuia e guarda alle mie spalle, con sguardo inferocito. Mi giro e capisco subito cosa, o peggio, chi, stia guardando. Cole e i suoi amici. Ah, quindi è ancora vivo?!
- Andiamocene - James si alza e mi prende per mano trascinandomi fuori dall'edificio con la forza.
- Ma che ti è saltato in mente James?- chiedo, appena arriviamo al parco e  libero la mia mano dalla sua presa. 
- È sempre in mezzo alle palle!- urla su tutte le furie. Si gira e tira un pugno all'albero lì accanto.
- Cazzo!- esclama vedendo la sua mano sanguinare. Si dirige verso il lago e la pulisce con l'acqua.
- Perché ogni volta che lo vedi devi fare così?- chiedo alle sue spalle.
- Non lo sopporto, ecco cosa!- si gira verso di me, rosso di rabbia in volto. Io indietreggio appena, spaventata dal suo comportamento.
- Giuro che prima o poi lo prendo ancora a botte - continua.
- Non ti ha fatto niente, perché dovresti avercela con lui?-
- Pensi che sia cretino Ashley? Perché non mi hai detto niente? Aspettavo che tu parlassi per prima. Ho letto sul giornale: "Ragazzo di 17 anni in carcere per avere aggredito una ragazzina", quel ragazzo è Rasmus. Lo conosco molto bene dopo quello che è successo alla mia festa. Scommetto che la ragazzina sei te, non è così?- mi rendo conto che James si è avvicinato a me. Non riesco a parlare, mi si è formato un nodo alla gola. Le parole sono rimaste bloccate lì. Poi James riprende a parlare.
- Mi sono informato, e ho scoperto tutto quello che è successo tra te e Cole. So che vi siete baciati in ascensore, so che ti ha detto che gli fai schifo, e so anche che gli hai tirato una sberla. Rasmus l'ha difeso e ti ha picchiato, ed è stato portato in centrale - conclude ancora incazzato.
- Cosa vorresti dire con questo?- chiedo restando all'erta.
- Perché non me l'hai detto? Non capisco questo. Ashley io mi fido di te, ma se vogliamo essere una coppia, allora mi devi dire tutto quello che succede. Sono rimasto deluso dal fatto che tu non mi abbia detto niente. Niente di quello che è successo. La cosa che mi fa più incazzare è questo - indica un'altra volta il succhiotto che ho sul collo. Si vede soltanto un segno ormai, ma James non l'ha dimenticato.
- Te l'ha fatto lui, non è vero? Mi hai detto una balla Ashely -
Sbianco tutto d'un tratto a quelle parole, l'aveva scoperto, e io sono stata così ingenua da pensare che fosse tutto a posto. No, non lo era per niente. 
- Perché non me lo hai detto, Ashley?- mi chiede tranquillizzandosi appena.
- Io non... Io avevo paura della tua reazione, James -
- Avrei reagito male, è vero, ma avrei preferito la verità ad una bugia - si avvicina e mi blocca per le spalle.
- Scusami James... Mi dispiace sono stata una cretina lo so, ma io - James mi interrompe con un bacio all'improvviso. Mi bacia per un po' e poi si stacca.
- Ashley io ti perdono, in fondo non stavamo ancora insieme. Non sono un ragazzo troppo protettivo io. Avrei solo preferito che me lo abbia detto tu di persona, piuttosto che leggerlo dal giornale e venirlo a sapere da altre persone - mi sorride.
- Dai vieni, manca poco all'arrivo dei tuoi amici. Torniamo a casa - mi prende per mano e mi porta verso l'auto. Mentre camminiamo, sento uno sguardo bruciarmi addosso, mi guardo attorno e incrocio lo sguardo freddo di Cole. Mi guarda con uno sguardo incazzato sul volto. Di colpo spreme la lattina che ha in mano con tutta la forza, e la bibita gli schizza addosso. Vedo che continua a guardarmi ostinatamente nonostante si sia bagnato e sporcato tutto. Mi volto, deglutendo, e continuo a camminare per la mia strada, cercando di ignorarlo.

- Allora, la mia idea era di partire la mattina presto, molto presto, verso le 3.30, almeno non incontriamo molto traffico. Ci sono 15 ore di viaggio, usiamo la macchina di Emmett che ha sette posti, almeno stiamo un po'comodi. Che ne dite?- chiede Jess.
È molto brava ad  organizzare le cose.
- Secondo me è perfetto. La benzina però la paghiamo un un po'a testa - dice Lucas.
- Sì, in viaggio magari facciamo a turno per chi guida, tanto qui tutti hanno la patente tranne Rose - dico.
- Portiamo qualcosa da fare in viaggio, giusto per passare il tempo - propone James.
- Sì, vero che faremo molte pause però? Soprattutto per mangiare - ride Emmett. Ridiamo.
- Ok, è perfetto così. Staremo via per una settimana quindi portate tutto quello che vi può servire. Partiamo domenica mattina - conclude Jess. Tutti siamo d'accordo su questo piano ben studiato. E i miei amici se ne vanno assieme a James.

Una volta cenato me ne torno in camera mia. I miei zii sono d'accordo su questa vacanza, fantastico. Sono eccitata per domenica, non vedo l'ora di partire. Sarà fantastico, passerò un po'di tempo con i miei amici e con James, sulla spiaggia, a rilassarmi sotto al sole.

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