capitolo 13

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Sono sdraiata su qualcosa di morbido, non capisco se sia il mio letto o il divano. Apro gli occhi, devo sbattere più volte le palpebre per abituarmi alla luce nella stanza. È troppo bianco e pulito per essere il salotto dei miei zii. Muovo leggermente la testa e le braccia, sento però che il destro è stranamente più pesante. Cerco di sbirciare cosa lo stia bloccando, e mi rendo conto che sono una serie di fili collegati ad uno strano marchingegno, è quel monitor che serve a monitorare i parametri vitali. Cerco di ricordare a come abbia fatto a finire in ospedale, ma non mi viene in mente.

- Certo, certo... E crede che si risveglierà vero dottore?-
- Non ne sono sicuro... Potrebbe risvegliarsi e non ricordarsi nulla. Ha subito un forte trauma cranico -
- Capisco...Ashley!- qualcuno si avvicina di corsa al mio letto e si accosta accanto a me.
- Signora, la prego, faccia piano!- urla il dottore.
-Oddio, tesoro! Stai bene. Grazie a Dio, che bello rivederti sveglia - riconosco la voce di mia mamma solo adesso e mi accorgo che sta piangendo.
- Mamma, che ci fai qua...- riesco a farfugliare.
- Sì tesoro, sono io, ti ricordi di me ancora, vero?- esclama singhiozzando.
- Certo...- rispondo.
- Signora, venga. C'è bisogno  dei documenti della ragazza -
- Oh! Giusto - mia mamma si avvicina e mi bacia la fronte.
- Piccola, c'è un ragazzo fuori dalla stanza. Penso stesse aspettando che ti svegliassi - e se ne va.
Chiudono la porta, ma si riapre dopo cinque minuti.
- Cullen?!- esclamo cercando di alzarmi. Sento un dolore lancinante alla gamba destra e mi rimetto sdraiata.
- Sta'tranquilla Ashley... Devi stare ferma, sei messa piuttosto male. Ti ricordi ancora di me quindi... -
- Cosa ci fai qua?-
- Si dà il caso che ti abbia salvato la vita -
- Si certo. E io ci credo -
- Puoi chiederlo agli agenti di polizia, appena esci di qua -
- Sei serio o è un'altra presa per il culo?-
- No è la verità. Ti prego Ashley credimi - mi si avvicina e si mette a sedere vicino a me, mi prende la mano, la porta alla sua bocca e la bacia. A quel semplice tocco il cuore comincia ad accelerare un po', e il monitor lo registra. Cole si gira verso il monitor, poi verso di me e sorride scoprendo i suoi denti perfetti. Ricambio il sorriso leggermente imbarazzata.
Il sorriso magnifico però scompare poco dopo, lasciando spazio ad un'espressione triste e dispiaciuta.
- Ashley... Mi dispiace veramente tanto, di tutto. Tutto quello che ti ho detto e fatto. Non volevo dirti quelle cose orribili, ma era l'unico modo per tenerti lontano da me. Come sai bene non sono una persona raccomandabile. Non puoi immaginare quanto sia stato male dopo quello che ti ho detto. Scusami ti prego. Ti prego - mentre dice quelle parole, mi guarda e noto che sta piangendo. Non me la sarei mai aspettata una reazione così da parte di Cole.
- Ti prego dì qualcosa, Ashley - continua cercando di non piangere.
- Bhe... Mi volevi all'ospedale, ed eccomi qua - dico indicando la stanza e sorridendo. Cole si lascia scappare un sorriso timido e dispiaciuto allo stesso tempo.
- Certo che ti perdono Cole, ma ti prego, non dirmi più certe cose. Te lo scongiuro - rispondo. A quelle parole Cole si alza dalla sedia mostrando un sorriso a trentadue denti e mi abbraccia, troppo forte.
- Scusami, scusami, scusami Ashley - mi sussurra.
- Si... Cole... Non... Respiro...- farfuglio. Cole ride e mi lascia andare, sedendosi ancora vicino a me e tenendomi sempre la mano.
- Perfetto dottore, grazie tante. Mi dia dieci minuti e poi la lascio sola, grazie - mia mamma varca la soglia della porta e appena vede Cole si blocca.
- Ragazzo mio!- urla e si avvicina a lui abbracciandolo e baciandolo sulla guancia. Rimango a bocca aperta e Cole cerca di separarsi da mia madre.
- Mamma! Un po'di contegno per favore - la rimprovero scherzando.
- Sì hai ragione scusa tesoro, non te lo voglio rubare - e fa l'occhiolino a Cole.
Poi si volta verso di me - Questo ragazzo ti ha salvato la vita. Sei molto fortunata ad avere un amico come lui. È davvero un ragazzo d'oro. Mio dio che bello vederti sana e salva, più o meno... Devo tornare in Italia adesso, amore. Chiamami più spesso ti prego. Vi lascio soli - mi bacia in fronte un'altra volta ed esce.
- Però, bel tipo tua madre - esclama Cole, con un velo di imbarazzo nella voce.
- Già...ahi - la testa comincia a farmi un male terribile e mi rilasso un attimo.
- Hai preso una bella botta. Sei stata in coma per sei giorni. Stavamo cominciando a preoccuparci, tutti -
- Tutti?-
- I tuoi amici, e il tuo attuale ragazzo, Cameron, venivano ogni giorno a trovarti e portarti dei regali, sono tutti là - indica la scrivania di fronte a me.
- Ma quindi... Aspetta... Tu sei stato qua tutti e sei i giorni?- chiedo confusa.
- Sì, non me ne sono andato un attimo. Se non per andare in bagno o a mangiare - mi sorride.
- Wow, io non...grazie. Sei stato molto carino - ricambio il sorriso. Riuscirò mai ad abituarmi ai suoi sbalzi d'umore? Spoiler: NO.
- Ti lascio riposare adesso, Ashley - mi lascia la mano e si avvicina a baciarmi sulla guancia, e poi se ne va.

Ho saltato circa una settimana e mezzo di scuola, fantastico! Durante i giorni passati sono venuti, a casa mia, a trovarmi e farmi compagnia tutti i miei amici. Molto spesso James invece di pulire è stato con me per tutto il giorno, anche la notte quando poteva. Mi devo ancora abituare all'idea di avercelo come ragazzo. Cole veniva a trovarmi quando non c'erano né i miei zii, né James nei paraggi.
Oggi è il 15 dicembre, tra poco iniziano le vacanze di Natale. Perfetto, almeno posso starmene un po'tranquilla e festeggiare a Phoenix con mia madre. Ormai sono guarita quasi del tutto. Ho ancora il gesso alla gamba, ma lo toglierò a breve. La testa invece va molto meglio. Ci ha pensato James a farmi guarire con i suoi baci. Ma non sono sicura che il merito sia tutto suo...

Just Sex or Love? 1 #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora