Il respiro comincia ad accellerarmi, il cuore minaccia di esplodere, sono terrorizzata.
- Mettetela sdraiata!- ordina un tizio più alto degli altri.
Mi prendono, mi mettono sdraiata, su un letto e mi tolgono lo scotch. Mi legano le mani e i piedi con delle manette ai lati, e rimango così, a braccia e gambe aperte per un po'. Ho paura, paura che possano farmi del male, o ancora peggio, stuprarmi.
- Allora... Come ti chiami piccola?-
Non rispondo. Le parole sono bloccate in gola, vorrei urlare ma non riesco.
- RISPONDI!- urla e mi tira uno schiaffo potente sulla guancia destra.
Strizzo gli occhi per il dolore e ancora una volta, le lacrime bagnano il mi volto.
- A...Ashley- balbetto a voce bassa.
- Bene Ashley, smettila di piangere non ti faremo niente. È solo che sei così carina, che ci facevi nel bosco tutta sola?-
Scuoto la testa.
- Non è una RISPOSTA!- urla un'altra volta e mi tira un secondo schiaffo.
- Bene, non vuoi parlare, allora che ne dici se...- comincia tocccarmi il seno e pian piano scende con la mano fino alle parti intime, e comincia ad accarezzare.
- SMETTILA!- urlo in preda al panico.
- Allora la voce ce l'hai...- mi rivolge un ghigno e un brivido mi percorre la schiena, deglutisco a fatica.
- Hei Grent, vieni un attimo - un uomo più basso lo chiama.
- Ritorno subito cosina - dice rivolgendosi a me.
Una volta che Grent è sparito dietro l'angolo, cerco di liberarmi dalle manette, inutile. Più tiro e più dolore sento. Mi viene in mente che ho il telefono in tasca, ma è troppo lontana e non ci arrivo con le mani. Alla fine decido di urlare, raccolgo tutta la voce che ho e urlo più forte possibile.Pov's Cole
Sono ormai le 17.47 e Ashley non è ancora venuta a casa mia. È sparita da scuola e non l'ho più vista per tutto il giorno. Decido di chiamare i suoi amici per chiedere se magari è da loro. Tutti mi rispondono la medesima cosa, no. Decido di uscire da casa e andare a prendere la macchina per vedere se è a casa sua.
Appena arrivo davanti a casa di Ashley, noto che la macchina non c'è, deve essere andata a fare un giro. Mi squilla il telefono e rispondo, è Lucas.
- Oi Lucas - rispondo.
- Ashley?-
- Non lo so, sono davanti a casa sua, ma la macchina non c'è -
- Le ho scritto prima -
- Cosa ha detto?-
- Niente, le ho solo chiesto se era scappata da scuola un'altra volta e lei ha risposto di sì, poi le ho chiesto dov'era, ma non mi ha risposto -
- Sono preoccupato, non è da Ashley ignorare i messaggi - dico.
- Andiamo a cercarla?-
- Sì, potremmo riuscire a rintracciarla dal suo telefono, mica sei esperto di informatica te?-
- Sì, vieni a casa mia, proviamo a rintracciarla -
Detto questo riattacca e io mi dirigo verso la casa di Lucas. Ha cominciato a piovere a dirotto, spero solo che Ashley stia bene, sono molto preoccupato, ci tengo tantissimo a lei e oggi non gliel'ho dimostrato. Aveva ragione, Margaret mi fa gli occhi dolci, a fine scuola aveva anche provato a baciarmi, ma l'ho rifiutata. Che puttana.- Allora, secondo il segnale del satellite, si trova qua, nel bosco accanto al lago di Broken Arrow - Lucas indica un puntino sullo schermo del computer.
- Andiamo allora - dico, prendo la giacca e usciamo.
Arriviamo al lago e vedo subito la macchina di Ashley parcheggiata in uno spazio al lato della strada, mi chiedo dove si sia cacciata. La cerchiamo dappertutto, sotto la pioggia torrenziale fino a quando non udiamo un urlo, una richiesta di aiuto. Io e Lucas ci guardiamo preoccupati, e ci mettiamo a correre verso la direzione dell'urlo, è di Ashley ne sono certo. Merda.Pov's Ashley
Sto continuando a urlare da cinque minuti più o meno, ma ancora niente.
- Hei ragazzina! Se provi a urlare un'altra volta ti taglio la lingua!- mi minaccia un uomo con un coltellino in mano. Chiudo la bocca, ormai senza voce e spero che qualcuno abbia sentito la mia richiesta d'aiuto. Ritorna anche Grent e si avvicina minacciosamente a me.
- Perché la voce non la conservi, cucciola?- mi tira una terza sberla. Scoppio di nuovo a piangere e prego Dio, cosa che faccio raramente, di uscirne viva. A un certo punto sento uno sbattere di pugni alla porta, e poco dopo viene travolta da due persone. Le riconosco subito, sono Lucas e Cole. Grazie al cielo, penso.
- Hei pezzi di merda! Perché non ve la prendete con qualcuno della vostra misura?- urla Cole. I due uomini che erano nella stanza si avvicinano a loro e poco dopo se ne aggiungono altri tre. Cole si lancia subito su Grent e gli tira un pugno sul petto, l'altro glielo restituisce sulla faccia. Poco dopo di dieci minuti sento delle sirene in lontananza e gli uomini cercano di scappare invano. Subito Lucas e Cole, vengo affiancati da cinque poliziotti e io tiro un sospiro di sollievo. Cole si avvicina a me velocemente.
- Hei piccola, come stai?- mi chiede. È serio e preoccupato in volto, gli sanguina un labbro per il pugno preso prima. Ha gli occhi lucidi mentre mi guarda.
- Sto bene, più o meno - riesco a rispondere. Cole mi rivolge un sorriso veloce.
- Cole!- lo chiama Lucas e gli lancia le chiavi delle manette. Le apre alla velocità dalle luce e mi aiuta a mettermi sdraiata.
- Dio..!- mi abbraccia saldamente e sento dei singhiozzi. Sta piangendo?!
Gli accarezzo i capelli e tranquillizzo.
- Sto bene Cole, sto bene - dico cercando di trattenere le lacrime. Cole affonda la testa tra la mia spalla e il collo, continuando ad abbracciarmi.
- Mi dispiace, mi dispiace tanto Ashley. Non sarebbe successo niente se fossi stato con te - dice in lacrime. Lo guardo fisso negli occhi, prendendogli la testa fra le mani.
- Non è colpa tua Cole - lo tranquillizzo. Lui scuote la testa e abbassa lo sguardo.
- No è colpa mia, avevi ragione su Margaret, scusa -
- Che intendi?- chiedo.
- Fuori da scuola... Ha provato a baciarmi. Mi faceva gli occhi dolci avevi ragione, mi dispiace - spiega guardandomi begli occhi. Io sorrido e gli rispondo - Io ho sempre ragione -
Cole ridacchia.
- Vieni, ti accompagno in opedale.
- No, no sto bene -
- No, vieni e ti fai dare un'occhiata - insiste. Alla fine cedo e insieme a Lucas andiamo in ospedale per farci dare una controllata. Gli agenti hanno svolto il loro lavoro, e ora quei farabutti sono in carcere. Cole per farsi perdonare, ha deciso che mi porterà a cena durante il weekend, tra due giorni. Non vedo l'ora che sia sabato a sto punto. Una volta uscita dall'ospedale, Cole mi riporta a casa e mi accompagna sulla soglia.
- Ti accompagno dentro - dice.
- Sai vero che ci sono i miei zii?- chiedo.
- Sì - risponde e apre la porta. Subito si avvicinano a noi gli zii.
- Ashley!- urla mia zia e si avvicina ad abbracciarmi, senza badare a Cole. Mio zio nel frattempo sta in disparte a squadrare il mio ragazzo.
- Figliolo - dice dopo un quarto d'ora abbondante. Si avvicina a lui e gli stringe la mano, portando l'altra mano sulla schiena e abbracciandolo.
Cole mi guarda stupito e io faccio altrettanto.
- Abbiamo visto tutto ragazzi - parla mia zia.
- Cioè?- chiedo confusa. Mio zio indica la tele e noto che è in onda il telegiornale e mostra i volti dei cinque uomini di oggi.
- Ah - dico. Mia zia si avvicina a Cole e lo stringe un un secondo abbraccio.
- Ragazzo mio, grazie, grazie tante - esclama in lacrime.
- Di niente signora - risponde Cole sorridendo. Poi mia zia si rivolge a me sorridendomi.
- Hai veramente un ragazzo col cuore d'oro, mi sbagliavo sul suo conto, tienitelo stretto - mi dice. Per risposta le sorrido. Poi mio zio e mia zia tornano in cucina, lasciando me e Cole da soli.
- Non ci ho capito un cavolo!- esclama lui sorridendo. Io rido.
- Mi...-
- Giuro che se dici un'altra volta mi dispiace ti sbatto fuori da qua -
Cole sorride un'ennesima volta. Quel dannato sorriso.
- Mi dispiace - mi sfida rivolgendosi un sorrisetto. Apro la bocca per controbattere ma lui mi coglie alla sprovvista e mi bacia. Ricambio il bacio e cingo le braccia attorno al suo collo, me tre lui mi stringe a sé. Una volta staccati, teniamo le nostre fronti unite.
- Ti amo Ashley -
Sorrido.
- Ti amo Cole -Secondo voi la devo continuare o la finisco qua così? Magari ripenso la storia in una seconda parte, ditemelo voi😁
STAI LEGGENDO
Just Sex or Love? 1 #Wattys2019
ChickLit|| COMPLETA || Ashley Black, la ragazza dell'Arizona, di Phoenix, nuova arrivata nella città dell'Oklahoma, Broken Arrow. Una città che conta poco più di 100.000 abitanti. Fin dal primo giorno di scuola, Ashley, si fa molti amici...e nemici. Cole Cu...