capitolo 39

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- No... Io non... No, ti sbagli... Hai capito male, Ashley... - balbetta mostrando il suo sorriso più falso.
- No Lucas, so cosa ho sentito - rispondo.
- Ti sbagli - mi accusa.
- LUCAS! COSA C'È SOTTO? DIMMELO!- sbotto. Lucas indietreggia appena vedendo la mia reazione, e sospira.
- Ok, ok, ti dirò tutto. Però promettimi una cosa, va bene? Non ti incazzare con me, non c'entro nulla io -
- Parla - lo obbligo.
- Da quando è arrivata Margaret qua, a Broken Arrow, non hai notato nulla di strano in Cole? Del tipo, sparizioni improvvise, il disdire di varie cose, menzogne, e così via?- domanda.
Io annuisco.
- Ecco, puoi pensare con chi sparisca...-
- Con Margaret - concludo a denti stretti, stringendo l'orlo della maglietta che ho addosso.
- Un giorno... Ho incontrato Cole in corridoio mentre...- si blocca un attimo e prende fiato.
- ...mentre baciava Margaret - conclude velocemente.
Le lacrime cominciano a bagnare il mio volto e mi porto una mano sulla bocca, respirando regolarmente per tranquillizzarmi.
- Cole mi ha visto e mi ha implorato di non dirti nulla, o sarei finito male, mi ha rivolto uno sguardo assassino, mi sono spaventato veramente Ashley, questa volta, mi spiace, dovevo dirtelo ma ho avuto paura...- lo blocco con un gesto della mano.
- Da quanto va avanti questa cosa?- chiedo.
- Da un mese, se non di più -
- In che senso "se non di più"?-
- Nel senso che... Cole mi ha detto che con questa Margaret si trovava già prima che arrivasse a scuola, lavorava in un bar che frequentava spesso e si sono conosciuti, cominciando ad uscire -
- Pezzo di merda - sussurro.
Sento Lucas deglutire sonoramente e mi alzo dal letto.
- Tranquillo, non ce l'ho con te. Ma ora voglio andare a prendere Cole a calci in culo. Hai intenzione di accompagnarmi?- domando. Lucas annuisce e prende le chiavi della macchina.

Nel giro di poche ore, arriviamo al mare nelle storie di Margaret, fortunatamente Lucas aveva riconosciuto la spiaggia, ha detto che ci andava spesso con i suoi genitori.
- Hai detto ai tuoi della tua condizione?- domando per distrarmi dall'ammazzare qualcuno.
- No, non ancora...- risponde.
- Eccoci - indica poi la festicciola che si sta tenendo sulla spiaggia. Riconosco subito la faccia di merda di Margaret che sta ballando con qualcuno, non è Cole però. Mi guardo in giro e lo vedo appoggiato al balcone del piccolo bar a riva. A passo veloce mi dirigo verso di lui e, appena mi vede molla il Mojito che aveva in mano e mi fissa a bocca aperta, avvicinandosi.
- Ashley! Cosa... Come... Che ci fai qua?- domanda confuso. Non esito un momento, gli tiro una sberla dritta in faccia e lui si massaggia la guancia con la mano. Guarda me, poi rivolge il suo sguardo a Lucas, che indietreggia appena.
- GLIELO HAI DETTO?!- urla. Lucas scuote la testa e si allontana appena, mentre Cole si avvicina a lui con fare minaccioso.
- FIGLIO DI PUTTANA! UNA COSA TI AVEVO CHIESTO, UNA! E TU NON L'HAI FATTA!- In meno di tre secondi, Cole è addosso a Lucas, e lo sta pestando di brutto.
-COLE! SMETTILA! NON È STATO LUI!- urlo. Cole si blocca un momento, e lentamente si volta verso di me. Noto solo ora che tutti i presenti stanno osservando la scena con una faccia divertita e confusa.
- In che senso?- mi chiede Cole.
- Forse la tua complice dovrebbe stare attenta a quello che posta sui social - spiego indicando Margaret. Cole stringe la mascella e si alza da terra dirigendosi verso di me.
- Ashley...-
Scuoto violentemente la testa.
- Stai zitto Cole, sta'zitto te ne prego - supplico mentre le lacrime ripopolano la mia faccia.
Cole mi mette le mani sulle spalle, ma io mi scanso, allontanandomi.
- Non mi toccare - dico tra un singhiozzo e l'altro.
- Piccola...-
- NON CHIAMARMI COSÌ! SEI UN PORCO COLE! ECCO COSA SEI! IO MI FIDAVO DI TE, MI FIDAVO! MI HAI TRADITA, IO TI AMAVO E NON AVREI MAI PENSATO A QUESTO!- sbotto piangendo. Stringo i pugni e mi volto, andando verso la macchina di Lucas.
- ASHLEY!- urla Cole, trattenendomi per il braccio.
- Ti prego Ashley, io ti amo - mi spiega in lacrime.
- Se davvero mi amavi, allora ti saresti risparmiato tutto questo -
- Ti prego, perdonami -
Resto in silenzio per un attimo, poi mi giro dando le spalle alla persona che amavo.
- Scordatelo, mi hai ferita, non cedo più ai tuoi giochetti meschini Cole, vaffanculo - detto questo torno sui miei passi. Lucas mi affianca subito posandomi un braccio sulle spalle e cercando di tranquillizzarmi.
Ecco che ritorna quella sensazione di vuoto nello stomaco, la stessa che ho avuto quando ho visto James con un'altra ragazza, solo che questa volta è molto più forte, come se mi avessero pugnalato. Il dolore che provo è forte, più potente di quello fisico, il cuore che avevo, è andato in frantumi dopo tutto quello che è successo in questi giorni. Mi spezza il fatto di essere stata così ingenua da non rendermi conto di quello che Cole mi stava facendo.
- Ti riporto a casa?- mi chiede Lucas. Io annuisco. Per tutto il viaggio non faccio altro che piangere in silenzio, mente Lucas mi massaggia dolcemente la gamba.

Una volta arrivata a casa, saluto Lucas e mi fiondo in camera, tirando fuori la mia valigia dall'armadio e cacciando dentro tutte le mie cose in fretta e furia.
- Ashely, tesoro?- non mi ero neanche accorta della presenza dei miei zii. Mia zia è ferma sulla porta a esaminare ogni mio singolo movimento, con una faccia preoccupata.
- Cosa fai?- mi domanda.
- Non voglio stare qua un minuto di più - spiego senza smettere di riversare lacrime. Mi zia si avvicina e mi blocca con una mano guardandomi in faccia e, subito dopo, abbracciandomi, comprendendo ciò che è successo. Mi massaggia la schiena con la mano, ma io sto rigida.
- Mi spiace, tanto Ashley ma a casa non ci puoi tornare. Tua madre torna soltanto tra una settimana dall'Italia - mi spiega.
- Ti prego, non ce la faccio. Voglio tornare alla mia vecchia vita, a Phoenix - la supplico.
- Lascia almeno che ti accompagni in aeroporto - mi dice con faccia dispiaciuta. Io annuisco e l'odio che provavo per lei, sembra sparire. Poco dopo un'ora, sono pronta per partire e tornare a casa con la mia valigia stracolma.
- Pronta?- chiede mio zio. Annuisco ancora e saliamo in macchina, dirigendoci verso l'aeroporto.
Sento il telefono vibrare e lo tiro fuori dalla tasca ritrovando ben sette chiamate di Cole. Vedendo il suo nome stampato sullo schermo scoppio ancora a piangere e spengo il cellulare.

Per mia fortuna c'è un aereo che parte tra mezz'ora, saluto i miei zii, ringraziandoli per tutto quello che hanno fatto e loro mi salutano malinconici. Vado a fare il biglietto e mi siedo in attesa dell'arrivo dell'aereo, mi infilo le cuffiette e faccio partire la musica, mentre mando un messaggio di arrivederci a tutti i miei amici.
Dopo mezz'ora l'aereo che devo prendere atterra e mi precipito all'entrata, prendendo un posto accanto al finestrino.
Appena l'aereo parte, appoggio la testa allo schienale e sospiro profondamente, rivolgendo il mio sguardo alla città che, piano piano, sparisce sotto ai miei occhi. Mi mancherà Broken Arrow, è veramente bella come città, ma restare un minuto di più lì, avrebbe risucchiato tutte le forze che mi sono rimaste. Ancora una volta le lacrime fanno capolino e socchiudo gli occhi per cercare di dimenticare il tutto, senza successo.
- Tutto bene signorina?- mi domanda un anziana signora seduta accanto a me, con tono preoccupato. Mi volto per guardarla in faccia e noto che sorride, cercando di rassicurarmi, cerco di sorridere anche io.
- Sì, ora sì -

La mia vita non ha più un senso adesso😭 ho finito di scrivere su wattpad, ieri ho finito di rivedermi tutti i film della Marvel e tra due giorni ho l'esame di recupero e ho troppa ansia. Muoio. 😲😭

Just Sex or Love? 1 #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora