Intrecci del destino

Segreti svelati, la storia di Gajeel

«Cos'è che volete sapere di preciso?» chiese Gajeel guardando i suoi amici seduti di fronte a lui e a Juvia  su delle siete.
«Tutto» rispose Gray.
«Perchè lui ê qui?» chiese Juvia fredda.
All'improvviso entrò Lyon.
«Almeno si pentirà di quello che ha fatto.»
«E lui che ci fa qui?» chiese Erza pronta già a menarlo.
Juvia gli fece cenno di salire sulla cattedra affianco a lei.
«Pure lui centra.»
«Ok, ma chi era quello dai capelli neri di stamattina?» chiese Natsu.
Gajeel guardò il rosato «sei sicuro di volerlo sapere Natsu?»
«Ovvio testa di ferro.»
Juvia scese dalla cattedra, fece un cenno a Gajeel «bhe quel ragazzo, non è per niente nostro amico, anzi lo odio. E stavolta lo ucciderò.»
Tutti erano confusi.
«Avete ragione scusate partiamo dall'inizio quel ragazzo dai capelli neri, fa parte di un clan il quale è il capo, il boss si chiama Acnologia, sono due tipi loschi, che uccidono senza pietà.
Tu ti rifiuti o li menti ti ritrovi senza vita.»
«Non ha un nome questo qui?» chiese Gerard.
Mi girai verso Lyon e Gajeel, feci un bel respiro.
«Si» mi girai guardando Natsu «Zeref Dragneel.»
Tutti rimasero in silenzio.
Natsu era sotto shock.
Scattò in piedi «è impossibile che io abbia un fratello!»
«Lo pensavo anch'io, quando sono venuta in questa scuola, principalmente era per nascondermi e per cercare un certo Natsu, Natsu Dragneel.
Pensavo fossi come tuo fratello, ma a quanto pare mi sbagliai.»
«Un fratello? Persino cattivo?»
«Non è cattivo è spietato.»
«Juvia forse dovresti andare più leggera con le parole» disse Gray.
Prima che risposi Gajeel mi interruppe.
«No ha ragione Juvia.
Vi racconto la mia vera storia.
Mio padre e il padre di Juvia facevano parte di un clan pure loro, Phantom Lord, ma non uccidevano la gente senza motivo.
Mio padre era bravo nella lotta e pure come cecchino.
Io a quei tempi ero fidanzato, si chiamava Amy, anche lei era del clan phantom lord.
Una sera, successe un casino, amazzarono mio padre, non si seppe come, ma fu ucciso.
E sapevano che avesse un figlio io.
Così mi iniziarono ad inseguire.
Quella sera non me la scorderò mai.
Tenevo Amy per mano correvamo.
Ad un certo punto fummo accerchiati, ma riuscimmo a stenderli tutti o almeno così pensavamo...
Finchè uno, prima di cadere a terra, schiacciò il grilletto, ma non colpì me, colpì Amy.
Che si era messa davanti per proteggermi.
Così persi tutto.
Decisi di abbandonare quella vita e il nome di Acciaio Nero e di venire qui a Magnolia.»
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Hiii, spero vi piaccia 💞