Consiglio la lettura ascoltando
Crawling - Linkin Park🚨Piccolo avvertimento prima di leggere.🚨
Questo e anche il capitolo precedente sono stati un po' dei momenti di confronto fra Av e Adam, soprattutto sul loro passato.Vi avverto solo che potrebbero esserci delle parti che potrebbero risultare più FORTI. Quindi se dovesse essere così vi chiedo semplicemente di passare oltre.
BUONA LETTURA!***
POV. ADAM
Mi era mancato sentire il suo profumo, la sua pelle vicino la mia, il suo respiro contro il mio collo.
Ed ora dopo le sue parole, mentre le lacrime le incrinano le guance, il mio cuore si stringe un po' di più nel vederla di nuovo così fragile. Per colpa mia.Accostati lungo una strada buia e poco trafficata in un vecchio pick up, con la notte come abitudinaria testimone della nostra storia disastrosa, vorrei solamente rimettere a posto i pezzi di Av che sono rimasti e cancellare il passato che gli altri mi hanno creato.
"Sai...non ti ho mai parlato della mia famiglia veramente." la gola mi si chiude al solo pensiero di quello che ho intenzione di raccontarle
La sua testa si solleva lentamente dalla mia spalla, ma non ritorna sul suo sedile tanto che la sento irrigidirsi sulle mie gambe.
I suoi occhi blu mi incidono la pelle, mentre aspetta che liberi l'ennesima delle mie bombe che finiranno per farle del male, e vorrei tanto non mi guardasse con quello sguardo già straziato.
Così sono io a smettere di osservarla, puntando lo sguardo sull'asfalto nero fuori dal finestrino."Mia madre era una donna fantastica. Si chiamava Lauren ed era la tipica moglie che tutti vorrebbero; devota al marito, amorevole con il figlio e ben voluta da tutti. Mi ha dato qualsiasi cosa, anche l'affetto che avrebbe dovuto darmi mio padre. - la mia voce trema come il corpo di Avril al solo nominarlo - Lui...non è mai stato davvero a casa. Tornava nei fine settimana, andavamo in chiesa tutti insieme e dovevi vedere che sorrisi finti le regalava per mantenere la facciata di famiglia felice e perfetta..." schiaccio la nuca contro il sedile chiudendo gli occhi
Avril torna ad appoggiare la sua testa sulla mia spalla, sistemando la sua mano all'altezza del mio cuore come per fermarne il battito incontrollato.
"Il resto dei giorni spariva o tornava a notte fonda con una pistola nelle mani insanguinate o con qualche valigia piena di soldi presi da chissà dove e chissà chi.
Mia madre cercava di nascondermi questi episodi quando accadevano; si inventava scuse del tipo è ora di andare a letto o tesoro vai a giocare di là che io devo parlare con papà, ma io li sentivo discutere comunque appena voltavo l'angolo." mi fermo e prendo un profondo respiro quando gli occhi mi si inumidisconoLe dita di Av, ancora sul mio petto, si muovono in una carezza leggera, mentre le mie braccia si avvolgono attorno a lei.
POV. AVRIL
Mentre Adam mi stringe sempre di più, il suo petto comincia a tremare sotto le mie dita.
Non si era mai aperto così tanto con me e ora che ci penso fino ad adesso non avevo mai saputo nulla del vecchio lui.
Ora che le lacrime gli sgorgano dagli occhi vorrei solamente fermarlo, ma la curiosità e la necessità di sapere mi dicono di ascoltare tutto ciò che ha da dire in questa notte di confessioni."Quando ho compiuto tredic'anni...le hanno sparato."
Lo dice con tono freddo, quasi mi avesse detto cos'ha mangiato a colazione, ma i suoi occhi più neri che mai lo tradiscono di nuovo.
E posso vederlo nei minuti in cui la sua voce mi racconta cos'è successo il giorno del suo compleanno. Riesco a vedere un bambino che felice se ne va in salotto a prendere i nuovi regali da scartare, mentre la mamma lo aspetta sorridente e premurosa dietro i fornelli.
Riesco a vedere il piccolo ritornare indietro con la carta colorata fra le mani e il rumore di uno sparo nelle orecchie.
Riesco a vedere la finestra in frantumi per il proiettile che ora ha colpito la donna fra le ciocche nere, mentre le tende rosa appena comprate si muovono con il vento di marzo.
Riesco a vedere le mani del bambino che le scuotono il braccio, mentre la sua voce la chiama e i suoi occhi prima innocenti vengono macchiati per la prima volta dalla violenza e dal dolore.
Riesco a vedere Adam crollarmi davanti per la prima volta, sgretolarsi sotto i ricordi."In quel momento ho capito, quando mio padre è entrato dalla porta di casa, quando ancora il suo sangue era sparso sul pavimento, quando lui ha sorriso come se avesse vinto una partita, lì ho capito che lei, tutte le volte che gli urlava contro, stava solo cercando di proteggermi dal mondo di the Wolf. E quando l'unica persona che lo poteva bloccare era stata elminata lui non aveva esitato a rovinarmi per sempre." trema come una foglia quando finisce pallido come la neve
Ormai senza fiato per le lacrime, immerge il viso fra i miei capelli e mi stringe forte.
Le mie braccia lo avvolgono automaticamente e le mie dita scivolano fra i suoi capelli corvini."L'unica volta che l'ho aiutato è stata con JJ, sapevo che era amico di Jerry ed era anche il mio, ma mio padre era un esperto nel manipolare chiunque..." il singhiozzo che gli scivola dalle labbra e lo fa tremare mi decide a fermarlo
"Shh...ora basta." soffio contro il suo orecchio, tirandogli qualche ciocca nera
"Voglio solo che tu cap-" prova a dire
Mi stacco un po', sentendolo allarmarsi in un instante, con l'indice sollevo il suo mento facendo incontrare i nostri sguardi.
"Adam. Va bene." soffio poggiando la fronte sulla sua e incorniciandogli il viso con le mani
Resta per un momento con le labbra schiuse e gli occhi spalancati e tesi come tutto il suo corpo.
Poi il suo nero mi scandaglia il volto a cercare qualche segno di bugia fino a finire sulle mie labbra.
Sembra pensarci un attimo, ma poi fa scivolare il suo palmo contro la mia guancia, tracciando il contorno della mia bocca con il pollice.
Socchiudo gli occhi e con un sospiro porto la mia mano davanti le sue labbra bloccando il suo avvicinamento."È già successo una volta. Voglio solo che se riaccadrá sia quando tutto sarà sistemato." chiarisco quando vedo il suo volto rabbuiarsi
Lo vedo annuire, poi ritorniamo come prima.
Lui con la schiena contro il sedile, il mento poggiato sopra la mia testa e le braccia intorno alla mia vita.
Io rannicchiata contro il suo petto, chiusa nel calore della sua pelle, mentre i miei occhi si fanno sempre più pesanti.
Ed è mentre mi lascio andare fra le braccia di Morfeo che sento le sue ultime parole."Ti amo ancora Av."
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Tengo molto a questo capitolo perché mi sono impegnata e anche un po' commossa per scriverlo 😢quindi spero vi sia piaciuto!
Grazie,
Vale❤
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My disaster 2 ~il passato ritorna sempre~
RomanceSequel di "my disaster". Si consiglia la lettura del primo libro. "Voglio semplicemente dirti addio. Perché un ciao o un arrivederci sarebbero troppo impegnativi." Sono le ultime parole di Avril prima di tagliare anche l'ultimo filo che la lega a q...