•Raccontami•

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POV. AVRIL

Perché è qui ora? Come ho solo potuto pensare di rivederlo?

"Sta bene il tizio lì fuori?" chiede osservando la porta che si è chiusa alle sue spalle

"Terence è apposto... Lui è il 'guardiano' del condominio, controlla che non ci succeda nulla. Ha perso la moglie qualche hanno fa e ha preferito lasciare la sua vecchia casa, che vivere con i ricordi...ora vive nel corridoio." faccio spallucce, apparentemente tranquilla

Un groppo in gola mi leva il fiato, la sua storia potrebbe essere la nostra.

Lo osservo mentre si guarda attorno.
Le gambe strette in un paio di jeans slavati, le mani nascoste nelle tasche della giacca che gli copre le spalle larghe e forti, gli occhi, quel nero che credevo di conoscere perfettamente, ad invadere di nuovo i miei spazi, riprendendosi inconsapevolmente un pezzo di me.
E non posso fare altro che pensare che lui sia fuori posto qui, in questa casa, troppo vicino alla mia vita.

"Ciao!" Ty fa irruzione nella stanza senza che me ne accorga e si avvicina ad Adam

Tyler è sempre stato il più diretto dei tre.
Arriva subito al sodo, senza giri di parole, forse è uno dei pregi dell'essere bambini.

"Ehi!" Adam fa un mezzo sorriso

"Chi sei?!" assottiglia gli occhi, mentre il ragazzo si abbassa alla sua altezza

"Io sono Adam, tu?"

Il piccolo si volta verso di me in cerca di qualche segno per continuare e non posso fare altro che sorridergli.

"Io sono Ty!" lo studia ancora, per poi voltarsi e sparire oltre la porta seguito dal mio sguardo

So bene che ora la sua piccola mente si sta facendo un'immagine di Adam che non si staccherà più, ma il problema è se questa sia positiva o negativa.
Probabilmente tra un po' tornerà qui con qualche diavoleria.
Sospiro e mi volto di nuovo verso il mio nuovo problema.

"E così sei venuto?" la mia voce suona terribilmente sollevata

Credevo avrebbe rinunciato scoprendo dove mi sono cacciata in questi due anni. Insomma, si è rifatto una vita, è felice ed ha abbandonato il passato. Chi vorrebbe rituffarcisi?

"Già..." si dondola sui talloni, osservandomi da sotto le ciglia

"Senti Adam..."

Non riesco a parlare, che la porta d'entrata si spalanca, facendo entrare la figura slanciata di Aid.
Cher è seduta sulle sue spalle e un sorriso le illumina il volto, mentre stringe trionfante un enorme sacchetto di caramelle fra le mani.
Il volto di Aiden sembra invece passare da felice a rabbuiato in un battito di ciglia.

"La zia Sally mi ha regalato le caramelle!" dice Cher, mentre mastica rumorosamente una di queste

Al nome di Sally, Adam mi lancia un'occhiata.
Aid fa scendere la piccola, che subito sgattaiola da me, dalle sue spalle senza staccare lo sguardo dal nuovo arrivato.

"Cosa vuoi?!" ringhia nervoso, drizzando la schiena e fulminando Adam con lo sguardo

E anche questa è una scena già vista...
Qui nel Bronx non è mai girata buona gente e purtroppo gli "amici" di mio fratello arrivano anche qui.
Aiden l'ha imparato e si è preso parecchi pugni da quando è al mio fianco pur di difendermi, è quel che sta facendo anche ora.

"Aid, è apposto...dobbiamo solo scambiare due parole, poi...andrà via." soffio, mentre negli occhi di Adam passa un strana scintilla

Gli poggio una mano sulla spalla, attirando la sua attenzione, mentre quegli occhi neri mi bruciano la pelle.
Aiden si rilassa un po', lancia un'altra occhiata minacciosa e dopo avermi lasciato un bacio fra i capelli scompare oltre la porta del corridoio assieme a Cher, facendo piombare un silenzio imbarazzante.

POV. ADAM

Mi accompagna in cucina, mentre il mio sguardo continua ad assorbire ogni dettaglio.
Riesco a vederlo che è agitata.
I suoi movimenti solitamente sicuri, ora sono impacciati, i suoi occhi vagano dappertutto senza mai incontrare i miei, ed ora che mi volta le spalle posso vedere le sue mani stringere forte il bordo del bancone della cucina in un gesto disperato. Non parlerà. Lei non fa mai la prima mossa se non è nel suo territorio.

"Come hai conosciuto i ragazzi?" indico la stanza da cui arrivano le risate di Ty e Cher

"Non avevano una casa...caffè?!" armeggia con un paio di tazzine

Annuisco "sen-"

"Senza zucchero..." mi anticipa incrociando il mio sguardo, se ne ricorda ancora

Sorrido, mentre si siede sul tavolo di fronte a me porgendomi la tazza.

"Non hanno un passato facile..." si rigira il manico fra le mani, senza incontrare i miei occhi
"Cher è la più piccola dei tre, ma è la bambina più forte che abbia mai visto. È la sorella di Ty. Hanno perso i genitori esattamente nel periodo in cui sono arrivata in città.
Anche loro navigavano in cattive acque e quelli a cui dovevano dei soldi hanno pensato bene di farli fuori. Li hanno uccisi davanti agli occhi dei loro figli.
So che Aid li ha trovati ancora nell'appartamento di fianco ai loro corpi, Cher piangeva e Ty la stringeva forte con lo sguardo fermo sui suoi genitori stesi a terra.
La piccola ha cancellato tutto quello che è avvenuto prima che gli spari che le hanno portato via la sua famiglia esplodessero ed ora crede che io sia sua madre, ma Ty si ricorda ogni dettaglio e spesso l'incubo ritorna durante il sonno." lo dice lentamente e con un tono glaciale, ma i suoi occhi sono colorati di dolore

"Aiden?" chiedo, cercando di distrarla

"Oh Aid è un'altra storia! Lui ha una famiglia, ma è dietro le sbarre." il suo tono diventa amaro "Hai presente no?! Madre alcolizzata, padre violento e spacciatore. Ecco... Aiden porta ancora i lividi dei colpi di chi avrebbe dovuto proteggerlo per sempre. Suo padre è stato arrestato per spaccio, mentre sua madre è talmente persa da non ricordarsi più nemmeno il suo stesso nome...Lui semplicemente fugge dal suo passato, forse è per questo che mi ci sono affezionata di più." sorride alle ultime parole, prendendo poi un sorso di caffè

"Come vi siete incontrati?"

"Avevo già trovato questo appartamento quando li ho presi con me. Aid ha quindic'anni e non ha abbastanza soldi per una casa, vagavano per il Bronx e ho semplicemente seguito l'istinto quando li ho visti..." conclude, rigirandosi tra le mani un cucchiaino

La fisso ancora un po'. Gli occhi bassi a fuggire dai miei, le mani in continuo movimento, le labbra strette in una linea sottile.
Dove sei finita Av?

"Sei diversa..." sussurro

"Le persone non cambiano, si adattano." i suoi occhi si fondono di nuovo nei miei e forse qualcosa di noi è rimasto ancora

Ci scontriamo di nuovo, per pochi secondi, il tempo necessario perche lei ritorni a isolarsi.

"Raccontami di te Lewis!"

La sento nella sua voce la paura di sapere lo strascico di effetti che ha lasciato il suo passaggio nella mia vita.

My disaster 2 ~il passato ritorna sempre~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora