•Amici•

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"Ehi scema!" la voce squillante di Jer mi arriva alle orecchie tramite il telefono

"Ciao Avril!" mi saluta anche Jules

"Salve rossa! Jer?" sorrido, apparentemente calma

"Mh?"

"Sei un brutto idiota!" sbraito

Non me ne importa nulla della signora in pelliccia che ora mi sta guardando come se fossi un pericolo pubblico o dell'uomo in giacca e cravatta che si volta rivolgendomi un'occhiataccia, sono veramente arrabbiata.

"Wooo! Che succede ora?!" dice ridacchiando

Ti faccio passare io le risate.

"Ti dice niente il nome Adam?" sibilo

"Oh..." l'allegria di Jeremy si blocca

Per qualche secondo tra di noi cala il silenzio. Il mio amico che pensa a qualche stupidissima scusa da rifilarmi e io che tento inutilmente di calmarmi.
Io e Jer ci conosciamo da una vita, da quando abbiamo iniziato a gattonare, lui sapeva che ero a New York e che non volevo per nulla al mondo incrociare ancora la faccia di Adam Lewis, e allora perché non mi ha detto nulla.
Stringo il telefono in una mano, mentre mi destreggio tra la miriade di pedoni.

"Quale Adam?" fa finta di niente

"Sai bene di chi sto parlando...Perché non mi hai detto che era in città?!"

"L'hai detto tu stessa di non voler sapere più nulla di Miami..." dice piano e con un tono insicuro

"Ma qui non si tratta di Miami, ma della mia nuova vita! Da quant'è qui, almeno dimmi questo!?"

"N-non cred-"

"Jer!" lo ammonisce la sua ragazza dall'altro capo del telefono

"Eh va bene...Un anno..." sussurra

"Fantastico! Mi domando come abbia fatto a non scontrarmi prima con lui e la gattina che gli sta attaccata al c-" sbotto, attirando nuove occhiate dai passanti

"Okok! Volevo solo evitare tutto questo...New York è grande e, diciamocelo, quante possibilità c'erano che tu lo incontrassi?! Ma dimentico che ogni giorno un gatto nero attraversa la strada ad Avril Callaghan, quindi non è servito a nulla..."

"Grazie del complimento..." roteo gli occhi

"Di niente! Comunque se io ti avessi detto che quello stronzo era a pochi metri da te, tu avresti impiegato meno di due secondi per fare fagotto e buttare all'aria quel poco di 'normalità' racimolata in un anno fuori da Miami. Ora come ora dovresti pensare solo a te stessa!" spiega con un tono più dolce

E in fondo un po' di ragione ce l'ha. Se avessi saputo del suo arrivo sarei scomparsa dai radar pur di non imbattermi nelle sue pozze nere.
Sono scappata dalla mia vecchia casa per liberarmi del passato e lenire le ferite che la famiglia Lewis sembrava aver riaperto e amplificato, e, come diceva il mio amico, non avrei esitato a volatilizzarmi ancora per ripararmi dall'ennesimo danno.
Ma se fosse stato così, avrei rinunciato al mio incontro con i miei tre mostriciattoli, ai sorrisoni di Ty, ai battibecchi tra Aid e Cher, all'affetto di Sally.

"Forse hai ragione..." sospiro, passandomi una mano fra i capelli

Mi stringo meglio nella mia giacca di pelle e infilo la mano libera in una delle tasche.
Il freddo invernale di New York è tutto l'opposto del clima mite e caldo di Miami, specie ora che ci stiamo avvicinando a dicembre.
Le mie dita, anche se intiepidite, però riescono a sentire il piccolo foglietto ripiegato nella mia giacca.
Uno stupido pezzo di carta, con poche cifre incise sopra in una calligrafia maschile e disordinata.
Due lettere. A.L.
Mi ha infilato il suo numero di telefono fra le dita, dopo quel "come stai?" sussurrato.

"Se hai voglia di rimettere apposto i tasselli..." mi ha detto, distogliendo lo sguardo dal mio.
Quasi avesse paura di incrociare i miei occhi e leggerci dentro qualcosa di troppo pesante da sopportare.

E secondo te ho davvero voglia di rivivere tutto quello che sto cercando di dimenticare?! Secondo te mi diverto ad incrociare il cammino delle persone che mi feriscono? Secondo te riuscirei ancora a starti vicino?

Avrei voluto sputargli in faccia tutto quello che in due anni ha invaso il mio cervello, ma le mie tre pesti mi chiamavano preoccupate dal fondo della via e la bionda che tanto rende felice Adam stava uscendo dal piccolo bar di Sally.
Così, senza pensare di restituirgli quei tre numeri, mi sono voltata e ho ricominciato a camminare.

"Avril? Ci sei?!" "Ha riattaccato?" le voci dei miei amici mi riscuotono dal mio piccolo salto all'indietro

"No, sono qui...mi ero distratta!"

"Comunque, dicevamo! Tra un mese sai cosa c'è?!" dice Jer tutto eccitato

"Ehm...dicembre?" chiedo confusa

"No scema! Pensaci!" dice con una voce sempre più acuta

"Ok, ma smettila di fare quella vocina da sedicenne eccitata!"

"Allora vediamo...c'è qualche compleanno?" tento

"Ma no!"

"Anniversario?"

"Nada..."

"Oh ci sono! Tu e Jules vi sposate!" esclamo

Dall'altro capo sento qualcuno tossire di colpo, quasi si fosse strozzato.

"Ehi amore, tutto apposto?" chiede la voce del mio amico

"Avril è Natale! Tra un mese arriva Natale!" urla Jules, mentre io ridacchio

"Oh, e quindi?" chiedo

Non ho mai festeggiato questo periodo dell'anno per davvero.
Le luci che illuminano tutta la casa, l'albero al centro del salotto, i regali scambiati, il profumo dei biscotti alla cannella, o semplicemente restare a sorseggiare una tazza di cioccolata calda davanti il camino, con le pantofole ai piedi e la tua famiglia affianco, non sono mai stati nel mio stile.
Quest'anno resterò nello sgangherato appartamento del Bronx con le mie pesti, a guardare per l'ennesima volta una replica di Christmas Carol.

"Quindi?! È da mesi che non ti do un po' di fastidio di persona e per questo abbiamo appena prenotato due biglietti per venire a romperti le scatole per un paio di settimane!" esclama tutto contento

Le mie labbra si piegano in un sorriso a trentadue denti.

"E quando pensavi di dirmelo!" urlo, iniziando a ridere come una bambina

Non vedo l'ora di rivedere Jer e Jules, di finire di nuovo in uno dei loro abbracci caldi e rassicuranti.

"Vi abbraccerei se foste qui davanti a me!" confesso, sorridendo

"Mantieni il tuo appiccicoso affetto per il prossimo mese piccola scema! Ora dobbiamo andare!" mi saluta

"Ci vediamo Avril e saluta le pesti da parte mia!" è la voce dolce di Jules a chiudere la chiamata

Sorrido ancora e, infilate le mani nelle tasche del mio giacchetto di pelle, riprendo a camminare verso il rally.

~~~

Ehi gente! Sono tornata! Nel pieno di una settimana di verifiche e raffreddore, ma rieccomi!

Ora Av ha il numero di Adam, ma lei sembra volerlo dimenticare davvero.
Ricompaiono i personaggi di Jer e Jules, e, mentre il Natale si avvicina, succederanno tante cose!

Nell'attesa, vi sta piacendo la storia?

Grazie della lettura,
Vale

My disaster 2 ~il passato ritorna sempre~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora