•Speranza•

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Buonciao a tutti!
Nuovo capitolo con punti di vista da tre personaggi diversi e più lungo del solito (non mi sembrava giusto spezzare l'ultima parte, anche perché non avrebbe avuto senso da sola)

E nulla...BUONA LETTURAA
Grazie,
Vale<3

~~~

L'odore di caffè mi punge il naso, mentre apro gli occhi la mattina dopo.
C'è sempre un profumo o un odore che mi sveglia. Alcol, benzina, fumo, il bagnoschiuma con cui Aid si fa la doccia appena alzato o semplicemente la nutella con cui Cher e Ty si impiastricciano la faccia a colazione. Ma il caffè mai.

Mi trascino pigramente fino in cucina alla ricerca della fonte del mio strano risveglio, mentre mi chiedo come sono finita nel mio letto ieri sera.

6:30. C'è ancora silenzio. I bambini dormono e Aiden probabilmente è già scappato a lavoro.
Sul bancone rovinato ci sono due sacchetti di carta e un biglietto.

Le cose si risistemeranno presto
A.
P.S. sono passato da Sally. Buona colazione

Infatti accanto ci sono due bicchieri di carta con della cioccolata calda e uno pieno di caffè, accompagnati da altrettante brioche.
Un sorriso mi spunta sulle labbra, mentre penso a stanotte.

Adam...cosa stai combinando?

***

POV. ADAM

Dopo aver sistemato Av sotto le coperte e aver lasciato la colazione sul bancone, sgattaiolo fuori dall'appartamento per tornate a casa mia. Da Emily.

Stanotte, mentre riportavo a casa Avril, lei addormentata contro il finestrino, io con la schiena dolorante per aver dormito sul sedile, ho pensato.
Ho pensato a quanto mi piace il suo profumo sui vestiti dopo che mi ha abbracciato per tanto tempo, ho pensato al fatto che mi era mancata più di ciò che volevo far credere, ho pensato al ti amo che le ho sussurrato prima che si addormentasse, ho pensato ai ragazzi che, malgrado il suo essere rotta, ha avuto il coraggio di curare, ho pensato alla ragazza che mi aspetta nel mio appartamento, quella ragazza tanto diversa da Avril, ho pensato a quando più di un anno fa ho conosciuto Em e quanto lei fosse sempre stata sicura di se; era stato quel suo aspetto a farmi avvicinare a lei.
Ho pensato al momento in cui sarei ritornato a casa e me la sarei ritrovata di fronte ad aspettarmi sulla porta con il suo sorriso forte e rassicurante. Ho pensato a questo momento.

Infatti quella che è ancora la mia ragazza mi aspetta avvolta nella sua vestaglia rosa di seta con i capelli scompigliati e il telefono fra le dita.
Ha uno sguardo teso e agitato, mentre mi osserva appendere la giacca sull'appendiabiti.

Forse ha già capito.
O forse era solo preoccupata perché stanotte sei sparito senza più farti sentire.
Dico a me stesso, cercando di ricordare il discorso che mi ero preparato in macchina.

Ma "Buongiorno..." è il meglio che il mio cervello riesce a far uscire al momento.

"Ehi..." mormora, abbassando gli occhi sulle mani che tiene incrociate in grembo

Solo ora mi accorgo che non è la solita Emily di sempre.
Se fosse stata una giornata normale sarebbe rimasta ad attendermi fuori dalla porta di casa con le braccia incrociate al petto e un'espressione spazientita in volto.
Mi avrebbe accolto con una sfuriata o una serie di domande degne di un interrogatorio, non con un flebile 'ehi'.

My disaster 2 ~il passato ritorna sempre~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora