Canzone
§Wait - M83§Un timido sole primaverile mi scivola sulla pelle scoperta delle braccia. Stamattina faceva abbastanza caldo per riesumare dal mio piccolo armadio un paio di maniche corte.
Continuo a camminare lentamente, mentre la ghiaia bianca di Central Park scricchiola sotto le suole delle scarpe.
La brezza leggera scompiglia le ciocche bionde di Cher che mi tiene la mano dondolandola su e giù felice.
Ty in tanto mangiucchia un'enorme palla di zucchero filato che probabilmente sarà più sul suo muso che nel suo stomaco alla fine.Sono rare le giornate di questo genere nella mia vita. Quei giorni in cui gli eventi raggiungono un equilibrio stabile e sopportabile. Il tipo di momenti che durano un battito di ciglia, ma che portano tanta pace da farti pensare che forse ne è valsa la pena di soffrire prima. E questa è una di quelle brevi tregue.
La calma piatta, il silenzio, smosso solo dal fruscio delle foglie fra i rami e dalle risate rumorose e limpide dei bambini in lontananza a cui ora si sono aggiunti anche Cher e Ty.
Io me ne sto in disparte, appollaiata sul legno rovinato e inciso di una vecchia panchina, ad osservare gli innumerevoli colori che ogni persona che mi passa davanti porta con se.
Mi ritrovo per l'ennesima volta ad iniziare lo stupido rituale che avevamo io e Josh da piccoli.
Osservare le persone e interpretarle era uno dei nostri passatempi preferiti, seduti sul tetto di casa nostra eravamo più lontani dai problemi.Così osservo l'uomo sulla quarantina che fa jogging poco lontano da me e che mi lancia un viscido occhiolino, oppure la ragazzina con gli occhiali e l'apparecchio che se ne sta seduta in disparte a leggere un libro, o ancora un ragazzo e una ragazza, sicuramente adolescenti, che ridono e si spintonano scherzosamente mentre passeggiano, lui la guarda come se fosse la cosa più bella del mondo quando la osserva di nascosto e lei fa lo stesso con lui.
"Invidiosa?!" una voce divertita mi fa trasalire e subito dopo una figura alta e muscolosa si siede accanto a me
"Adam! Che ci fai qui?" cerco di trattenere un sorriso
Stamattina, malgrado i nostri trascorsi, avrei voluto trovarlo nel mio appartamento al posto del suo strano biglietto.
Il fatto che si sia confidato con me sul suo passato una volta per tutte mi ha fatta vacillare. Forse sono stata troppo impulsiva nel giudicarlo qualche anno fa tanto ero sopraffatta dalla rabbia e dal dolore."Sono passato a casa, ma ci ho trovato Aiden che, dopo una lunga occhiataccia, mi ha detto che eri qui ed eccomi." dice tranquillamente lasciandosi andare contro lo schienale legnoso
Osservandolo più attentamente riesco a notare il suo sorriso, non è come il suo solito ghigno furbo o uno dei sorrisi costretti e duri che lancia quando è teso. Questo è bello, luminoso, arriva agli occhi e contagia chi lo guarda.
"Uhm...grazie per la colazione." dico di getto, arrossendo
Perché arrossisci Avril? È solo una colazione...
I suoi occhi neri si incastrano immediatamente ai miei e il suo sorriso se possibile si allarga ancora di più.
Sta per dire qualcosa, ma un urletto sorpreso e felice di Cher lo interrompe.
Non ci vuole molto prima che le due pesti siano sospese tra le braccia del ragazzo che ora si è alzato in piedi per prenderle al volo."Adaaam!" urla contento Ty, suscitando una mia risata
"Ehi piccoletti, come state?"
"Bene, ma come mai non sei più venuto a trovarci? La mamma era triste e a noi mancavi..." il musetto di Cher si chiude in un piccolo broncio, mentre gli occhi di Adam corrono immediatamente verso di me diventando seri
STAI LEGGENDO
My disaster 2 ~il passato ritorna sempre~
RomanceSequel di "my disaster". Si consiglia la lettura del primo libro. "Voglio semplicemente dirti addio. Perché un ciao o un arrivederci sarebbero troppo impegnativi." Sono le ultime parole di Avril prima di tagliare anche l'ultimo filo che la lega a q...