•Fratello•

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▶️Bandito - Twenty One Pilots

POV. ADAM
Le labbra di Avril si staccano leggermente dalle mie, mentre cerchiamo di riprendere fiato.
Lei, con le guance arrossate e i capelli spettinati per il sonno da cui si è appena svegliata, mi osserva con i suoi occhi oceano stando appollaiata sopra il bancone della nostra cucina. Le gambe a cingermi la vita e le dita intrecciate fra i miei capelli.

"Buongiorno..." sorrido sulla sua bocca

"Ehi" la sento mormorare mentre scompare tra le mie braccia incastrando il viso nell'incavo del mio collo

È passata una settimana da quando JJ è comparso e le cose non sembrano migliorare malgrado il tempo che passa.
Anche se Avril e Josh hanno parlato per ore dopo l'arrivo di Jeremy, il fratello della mia ragazza sembra non voler rivelare nulla del suo 'incidente'.
E lo vedo che questo ad Av fa male. Lo vedo da come si muove, da come sorride in quel modo forzato e costretto che solo una persona ferita può avere, lo vedo dai suoi occhi che so leggere come fossero miei. Lo sento da come ora inspira il profumo di cui è impregnata la mia maglietta, dal modo in cui mi stringe, come se fossi l'unica cosa sicura che le resta e forse è davvero così.

"Cosa stavi combinando?" chiede, scivolando fuori dalla mia presa e cominciando ad ispezionare i fornelli

"Preparavo la colazione..." mormoro imbarazzato

"Oh poverino! È arrossito perché fare la pappa non è abbastanza virile..." ridacchia Avril, mentre addenta una fetta di pane tostato

"Ehi! È scientificamente provato che i ragazzi ai fornelli di prima mattina sono la cosa più virile del mondo" mi porto una mano al cuore

"Giusto. Adam Lewis è sempre macio..." dice seria osservandomi da sotto le ciglia, mentre se ne sta seduta sullo sgabello dietro il bancone

Ci osserviamo per un momento e poi inaspettatamente lei scoppia a ridere. Una risata forte, una di quelle che ti fa socchiudere gli occhi, arricciare il naso e scoprire tutti i denti. Che per quanto dura ti fa salire il mal di pancia e le lacrime agli occhi. Un tipo di risata che non le sentivo fare da anni forse.
E automaticamente mi ritrovo a seguirla anch'io, in uno dei tanti momenti solo nostri.

"Cosa c'è di tanto divertente?" la voce di Josh entra nella stanza, riportando il grigio di pochi attimi prima

I miei occhi corrono direttamente alla mia ragazza. Riesco a vedere il sorriso di Avril spegnersi di colpo, mentre un cipiglio le deforma il viso.
Lentamente scivola giù dalla sedia e si porta al mio fianco, mentre il mio braccio le circonda automaticamente la vita.

"Nulla che ti importi." sentenzia per poi dirigersi veloce verso la porta per uscire
Ed è così che per la prima volta dopo anni resto di nuovo solo nella stessa stanza con JJ.
Evito di guardarlo e mi siedo al bancone, portandomi le mani al viso. Anche se in parte è stata colpa mia se è sparito dalla vita della mia ragazza, avrei preferito che restasse nell'ombra ancora per un po', almeno per far assaggiare un pizzico di pace a Avril prima di gettarla di nuovo nel baratro.

"Mi odia ancora, vero?" mormora, mentre versa i cereali in una ciotola

Lo dice quasi come se mi stesse parlando di cosa ha mangiato per pranzo ieri, tanto che punto i miei occhi su di lui osservandolo confuso.

"Credo che tu abbia già avuto la tua risposta direttamente da lei..." mormoro

Restiamo immersi nel silenzio per qualche istante, lui che beve il suo latte e io che fingo di mordicchiare un biscotto quando vorrei solo vedere come sta Avril e magari dare un bel pugno al ragazzo che mi sta di fronte

"Sai, quando mi ha abbracciato dopo l'arrivo di Jerry per un attimo ho davvero creduto che avrebbe potuto perdonarmi...è stata una di quelle strette che avevamo solo quando eravamo piccoli, una di quelle che sanno di famiglia." si blocca un secondo

Non mi guarda direttamente e so che quello che mi sta dicendo gli costa tantissimo. Fa girare il cucchiaino contro la ceramica ormai asciutta e segue il movimento come se fosse la cosa più interessante al mondo.

POV. AVRIL

Scivolo fuori dalla cucina, lontano da quella che non so più se sia la mia vera famiglia.
Mi raggomitolo sul primo gradino delle scale, il legno rovinato dagli anni a graffiarmi le gambe, le mani strette a pugno attorno alla stoffa della maglia di Adam che indosso.

Vorrei solo che tutto finisse. Riavvolgere il nastro e mettere un fermo immagine di me che stavo bene. Prendere una gomma e cancellare con una passata il dolore.

Riesco a sentire le voci di JJ e Adam anche da qui e involontariamente comincio ad ascoltare.

"Sai, quando mi ha abbracciato dopo l'arrivo di Jerry per un attimo ho davvero creduto che avrebbe potuto perdonarmi...è stata una di quelle strette che avevamo solo quando eravamo piccoli, una di quelle che sanno di famiglia." si blocca un secondo e con lui anche il mio cuore

Gli occhi che cominciano a saturarsi di immagini nostre che non sono mai riuscita a cancellare.

"Poi ho capito che stava solo rivedendo il vecchio me. Quello che le portava i regali ogni fine settimana, che giocava con lei ad osservare la gente dal tetto di casa nostra, quello che la portava alle corse. Semplicemente quello che la completava."

Io che corro verso la porta d'ingresso e gli salto in braccio perché è da tanto che non lo vedo e il college me lo sta portando via. Io che stringo forte il portachiavi che mi ha regalato prima di sparire di nuovo.
Io che rido forte ad una sua battuta.
Io e una scossa di adrenalina mentre scivoliamo sull'asfalto nero.
Io e un suo abbraccio che sa di fresco e mare.
Io e quello che mi è rimasto di lui.
Io e un fiume di lacrime che mi pizzicano le guance.
Io che rimetto a nuovo la mustang dopo l'incidente, mentre le lacrime si mischiano alla vernice rosso sangue.
Io che cerco di non cadere in pezzi senza mio fratello.

Premo le labbra contro il pugno della mano per soffocare un singhiozzo, affondo i denti nel palmo pur di bloccare il dolore, non vedo più, solo lacrime e immagini del passato.
Ma forse non è bastato. Forse è arrivato il momento di esplodere, finalmente gli argini si sono rotti.
E lascio che tutto esca, lascio che il pianto mi tolga il fiato e mi faccia tremare il cuore, urlo, grido forte, grido contro.
Aspetto finché il profumo di mare e di casa ritorna ad avvolgermi come anni fa.

"Sorellina..." un sussurro doloroso, una carezza sulla guancia, le sue lacrime bollenti che si mescolano alle mie

"Torna. Torna e basta."

Parole strozzate, mentre il legno mi scheggia la pelle e chiudo gli occhi stringendomi contro mio fratello.

~~~

Lo spirito dell'autrice del Natale ritorna dopo mesi. Buone feste🎄❤️

Scusate per la mia scomparsa momentanea, ma sono stata prosciugata dalla scuola e nell'ultimo periodo sono stata male.
Comunque con la pausa natalizia tornerò carica e continuerò a scrivere.

Nel frattempo cosa ne pensate di come vanno le cose per i nostri protagonisti?🤔
Mi sa che tra qualche capitolo si torna all'azione😇

Grazie,
Vale❤️

My disaster 2 ~il passato ritorna sempre~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora