Capitolo 41.

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"Stavo pensando a una cosa."
Esclama Paulo sorseggiando il suo drink e girandosi verso di lei che é  sull'altra sdraio.

"A cosa ?"
Risponde Rachele facendo la stessa cosa.

"Domani quando andiamo all'orfanotrofio possiamo portare Enrique , insomma Alina ha detto che si relaziona poco con gli altri bambini , potrebbe essere un modo per cominciare a farlo relazionare di piu', deve anche cominciare la scuola."

"Non vuoi starci molto lontano vero?"

"Mi sono affezionato tanto Ra , non pensavo fosse possibile in cosi poco tempo invece e' successo e fra poco partiamo e chissa' fra quanto lo rivedo."
Spiega Paulo un po' malinconico.

"Amore tranquillo , capisco e non c' e' problema . Alina è contenta quando sta con te."
Risponde Rachele appoggiando il drink sul tavolino accanto a lei.
"Andiamo in acqua ? Ho voglia di fare il bagno."
Chiede poi alzandosi e togliendosi il copricostume.

"Te lo stavo per chiedere io."
Risponde Paulo alzandosi e intrecciando le loro mani mentre piano si recano verso il bagnasciuga , quando arrivano vicino all'acqua poi Paulo si butta praticamente subito mentre Rachele ci va molto più cauta , ha il terrore dell'acqua alta , entra solo fino a quando l'acqua gli arriva sotto il petto.

"Amore muoviti , ci stai mettendo un'eternità ."
Sbuffa Paulo facendola ridere.

"Io non sono una bambina che ha bisogno di buttarsi in acqua subito."
Risponde lei sfiorando l'acqua con le mani , è ormai immersa fino alla vita.

"Mi stai dando del bambino Rachele?"
Chiede Paulo avvicinandosi a lei.

"E'  la realtà dei fatti Joya , sei un bambino mai cresciuto."
Paulo non risponde , la prende semplicemente in braccio cogliendola di sorpresa e facendole allacciare le gambe alla sua vita.

"Cosa vuoi fare?"au
Chiede lei circondandogli il collo con le braccia mentre lui comincia a muoversi verso il largo
"No amore no , ho paura."
Si stringe ancora di più al corpo di Paulo , davvero terrorizzata.

"Calmati , fidati di me."
Le sussurra Paulo rubandole un piccolo bacio.

"Non lasciarmi per favore , ho paura."

"Ti ho mai lasciato andare quando avevi paura da quando ci conosciamo ?"

"No mai."
Risponde sicura Rachele sfiorando il naso contro quello di Paulo.

"E sarà sempre cosi Ra , sempre ,  qui a prenderti e a tenerti per tutte le volte che avrai paura , o che avrai bisogno."

"Sai che io farò lo stesso vero ? "

Paulo sorride , limitandosi a baciarla appassionatamente in quel piccolo squarcio di terra in cui sono solo loro due e l'oceano.

-
"Okay abbiamo il sacco con i giochi più uno scatolone , tre scatoloni di vestiti da maschio e  tre da femmine , la spesa per almeno un mese e qualcosa per le persone che lavorano li , abbiamo tutto."
Esclama Paulo guardando il bagagliaio dell'auto e ricapitolando il tutto.

"Quando hai preso tutta questa roba?"
Chiede Rachele guardandolo felice.

"Mesi fa ho visto un documentario mentre ero in argentina , avevano fatto vedere la povertà di questo orfanotrofio cubano , mi sono informato e ho cominciato a fare donazioni tutti mesi, quando poi ti ho fatto il regalo ne ho approfittato sapendo benissimo che avresti voluto fare qualcosa di simile."

"Ma il mondo cos'ha fatto di così buono per poter avere una persona come te Joya?"
Rachele gli prende il viso fra le mani mentre lui gli posa le mani sui fianchi.

"Mi ha donato te."
Risponde sinceramente , è intossicato completamente dall'amore che prova per Rachele ,  un amore così immenso , puro e raro che non pensava nemmeno esistesse, eppure invece si è completamente innamorato di questa ragazza distrutta , spaccata , che stava vivendo solo a metà , se ne è preso cura , rimettendo insieme i suoi cocci ,  rendendola completamente dipendente da lui.
E' un amore senza precedenti il loro , uno di quegli amori che consuma fino a rendere entrambi uniti in una cosa sola , in un'anima sola.
Sono l'uno la metà dell'altro.
Sono un'anima sola , divisa in due corpi.

"Ci credi al filo rosso?"
Chiede Rachele mentre sono in macchina intenti ad andare a prendere Enrique.

"Filo rosso?"
Chiede Paulo confuso.

"La leggenda del filo rosso."

"Non ne ho mai sentito parlare."

" E'  una leggenda popolare giapponese,  narra che ogni uomo e ogni donna viene al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che unisce indissolubilmente due anime gemelle, due amanti, due persone destinate a vivere insieme, non importa la distanza, non importa l'età, la classe sociale o altro, è un filo che lega due anime per sempre. Non è visibile, è lunghissimo, indistruttibile e serve a tenere unite le due persone che sono destinate a stare insieme per sempre, l'unico problema è che essendo molto lungo il filo spesso si aggroviglia e crea intrecci strani e nodi che creano difficoltà alle due anime destinate a congiungersi; ogni groviglio che verrà sciolto sarà il superamento di un ostacolo nella relazione, ogni nodo che verrà districato servirà a rafforzare il legame."

"Wow. E' bellissima . "

"Credo che tu sia il mio filo rosso." 
Esclama convinta Rachele facendo sorridere Paulo. Uno dei più bei sorrisi che abbia mai fatto.

"Sono felice di essere il tuo filo rosso Rachele , sono felice che tu sia il mio filo rosso."
Sorridono entrambi , senza bisogno di dirsi altri , consapevoli di essersi detti tutto il necessario.

Sono arrivati all'orfanotrofio da più o meno un'ora , i bambini sono entusiasti di tutto quello che Paulo e Rachele gli hanno portato , hanno conosciuto Linda , la direttrice , Miguel, Maria , Lara e Carlos che sono educatori ,cuochi , infermieri e tutto l'occorrente al necessario , i bambini sono praticamente tutti stregati da Paulo Dybala e dalle meraviglie che sta facendo con il pallone , Rachele è seduta per terra  in mezzo ai bambini con Enrique in braccio , all'inizio non voleva staccarsi dalla gamba di Paulo che usava per nascondersi , con molta naturalezza però Paulo è riuscito a farlo giocare con lui e altri bambini  , poi quando hanno chiesto a Paulo di fargli vedere qualcosa col pallone si sono seduti per terra tutti quanti , Enrique è corso fra le braccia di Rachele per farsi coccolare un po'.

Paulo ha preso in braccio  una bambina e se l'è messa sulle spalle mentre palleggia col pallone , è un'immagine che la fa sorridere , è una meravigliosa immagine , un'immagine che non le fa altro che far pensare che Paulo è sempre di più il suo filo rosso , il suo futuro, è un essere umano così meraviglioso , ha sofferto tanto ma nonostante ciò da così  tanto amore a lei e a chi ne ha più bisogno.

"Rachele."
Esclama Enrique girandosi a guardarla.
"L'altro giorno mi hai chiesto quale fosse il mio supereroe preferito , io ti ho risposto che non ne avevo uno , ti ricordi?"

"Si me lo ricordo piccolo."

"Penso di aver appena trovato il mio preferito."

"Ah si? L' hai visto nei giochi dei bambini ? "
Enrique scuote il capo.

"Dove l'hai visto allora? In un cartellone pubblicitario ?"
Scuote di nuovo il capo.

"E dove allora?"
Chiede ancora confusa , Enrique sorride alzando un braccio e indicando col dito in mezzo alla folla , dove c'è Paulo che ridendo sta colpendo il pallone con la testa. Rachele sorride stringendo Enrique e gurdando il suo ragazzo con immenso amore negli occhi.

"Vuoi sapere un segreto , piccolo?"
Lui annuisce appoggiandosi fra l'incavo del collo e la spalla della ragazza.

"E' anche il mio supereroe."

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora