Capitolo 62.

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"Io di Roma avevo visto solo qualche foto , non pensavo fosse realmente così bella dal vivo."
Esclama Alina sorseggiando la sua Coca Cola , stanno mangiando qualcosa prima di arrivare allo Stadio , loro passeranno a Roma l'intera settimana , torneranno a Torino domenica sera , è inutile fare avanti e indietro , Rachele si stancherebbe troppo e anche per i bambini e Alina non è il massimo.
Alicia invece seguirà suo figlio che tornerà a Torino un paio di giorni e poi scenderà di nuovo.

"Dopo Torino è la mia città preferita."
Risponde Rachele prendendo un pezzo di pane.

"Ah non vedo l'ora di vedere questa Torino che tanto nomini."

"E' la città più bella del mondo , vedrai."

"Bhe ora come ora ho delle aspettative molto alte da come me ne hai parlato."

"Rachele esagera sempre quando parla di Torino , ormai ho imparato."
Alicia si intromette nella conversazione facendo ridere Alina.

"Non è vero."
Alicia ride per la reazione un po' permalosa che ha avuto Rachele scherzando mentre la guarda poi sorridere insieme alla sua amica .
E' davvero felice di vederla così serena, se lo merita davvero tanto.
Ed è felice che sia stata proprio lei a riportare il sorriso sul volto di Paulo e il sole nella sua vita.

"Alice probabilmente si sta agitando per la partita , non sta ferma un secondo."
Esclama Rachele portandosi una mano sulla pancia .

"Nemmeno Milagros è stata molto ferma quando ero incinta , appena ha capito come muoversi è stata un terremoto mentre invece il mio ometto è sempre stato bravo anche nella mia pancia."
Alina accarezza suo figlio che le sorride dolcemente per poi alzarsi e sistemarsi in braccio a lei .

"Anche Paulo è sempre stato abbastanza vivace , sia nella mia pancia che una volta nato , d'estate dormiva poco , per anni mi sono seduta sul dondolo fuori a cullarlo fino a quando non si addormentava fra le mie braccia , oppure a quattro anni insieme ai suoi fratelli ha inciso una porta di calcio nella parete di casa , io e Adolfo avremmo davvero voluto ucciderli tutti e tre ma già da li avevamo capito quale strada sarebbe destinata a Paulo , aveva quattro anni , i suoi fratelli ne avevano dieci e dodici in più eppure si vedeva palesemente che era più bravo di loro con il pallone fra i piedi."

"Enrique non incidere una porta da calcio sulla parete di casa quando torniamo , mi raccomando."
Si affretta a dire Alina sapendo bene quanto negli ultimi cinque mesi il piccolo prenda da esempio Paulo , lo videochiama tutti i giorni tramite un tablet che gli ha spedito o se non riesce lo chiama sul telefono di casa che hanno e Paulo a sua vota si preoccupa di tutto quello che succede nella vita del piccolo , dalla scuola , agli amichetti alla scuola calcio dove l'ha iscritto su consenso di Alina e di cui lui sta pagando tutte le spese.

"Paulo me l'ha regalata una porta, non mi serve incidere le pareti."
Risponde semplicemente il bambino alzando le spalle.

"Giusta osservazione , uno a zero per te."
Enrique sorride , gli è recentemente caduto un dentino e ora ha un sorriso un po' più buffo  ma la sua particolarità è sempre stata quella di saper ridere con gli occhi , con quegli enormi occhioni scuri che portano tanta sofferenza per un bambino così piccolo ma anche tanta forza.
Rachele osserva quella che ormai per lei è una sorella mentre stringe fra le braccia il suo ometto e controlla la sua bambina nella carrozzina , i suoi due angioletti sulla terra .
Osserva poi Alicia , quel nome che darà anche a sua figlia , quella donna che le ha fatto molto più da madre in qualche mese che sua madre biologica in tutta una vita. Quella donna che ha sofferto tanto quanto lei e che ha avuto tanta forza per andare avanti quanto lei.
Le osserva sotto il sole di Roma , ascoltando la sua piccolina che vuol proprio far sentire che c'è anche lei e lo sa che non potrebbe chiedere nulla di meglio alla vita in questo momento.

-
"Wow ma quanto è grande questo Stadio?"
Chiede Alina quando entrano sul prato dell'Olimpico a Roma , i tifosi non sono ancora entrati , è ancora presto , Enrique entrerà con Paulo , gli stanno cercando una divisa della Roma della sua taglia mentre Alina ha in braccio Milagros ed insieme a Rachele e Alicia sta guardando lo stadio.

"Quello a Torino in realtà è più piccolo , questo è un monumento italiano. Ora scusatemi ma devo scappare e andare a fare delle interviste pre partita , ci vediamo fra meno di un'ora."
Lascia un bacio alla sua amica , ad Alicia e alla piccola per poi spostarsi verso i suoi colleghi e farsi sistemare con l'auricolare e il microfono.
Per prima parla con Allegri , poi con Buffon ed infine inaspettatamente arriva Paulo causandole un sorriso enorme sul viso che a sua volta fa sorridere pure lui ma tutto questo non può influenzare la professionalità di Rachele che infatti lo saluta formalmente e lui fa lo stesso , ormai in mesi che fanno interviste pre e post partita hanno imparato a memoria le mosse giuste per mantenere la professionalità.

"La terza finale di Coppa Italia in tre anni alla Juventus , come ci si sente?"
E' l'ultima domanda che fa Rachele al suo fidanzato.

"Sono felice , è un traguardo importante , raggiunto non facilmente e dando il massimo con le altre squadre che sono molto forti , sarebbe bellissimo riuscire a conquistare la terza Coppa Italia soprattutto per il club poi certo , viene anche la soddisfazione personale ma il Milan non è comunque da sottovalutare."

"Grazie Paulo , abbiamo finito , puoi tornare dagli altri."

"Fermi fermi fermi."
Esclama una voce ai loro auricolari , sono in collegamento con JTV.

"Si ? Qualche problema?"
Chiede Rachele portandosi una mano a tenere l'auricolare più vicino.

"Dybala dallo studio vogliono sapere se dedicherai un eventuale goal alla cicogna in arrivo."
Ridono entrambi imbarazzati mentre Paulo circola la vita di Rachele con un braccio.

"Non lo so ancora , i miei goal sono sempre per mio padre e ultimamente anche per la mia fidanzata ma oggi magari faccio un'eccezione."
Rachele sorride guardandolo , l'amore che provano l'uno per l'altra è davvero palpabile e può capirlo chiunque.

"Quindi è vero che aspettate un bambino?"

"Una bambina in realtà , comunque si è vero ma lo sapevate già , se no non avreste chiesto. E la pancia di Rachele non si può più nascondere. Buona serata."
Risponde Paulo permettendosi poi di rubare un bacio alla sua fidanzata che sorride imbarazzata mentre lo guarda allontanarsi , il cuore che batte e un piccolo calcio da parte di Alice come a dire che è lì anche lei , che sta sentendo tutto.

E la Juve ha vinto per quattro a zero.
Doppietta di Benatia , goal di Douglas Costa e l'ultimo goal di Paulo che è andato sotto la tribuna dove si trovava Rachele con la palla sotto la maglia , indicandola e facendo un cuore con le mani , Rachele si è commossa tantissimo , urlandogli un ti amo che sa che non avrebbe sentito ma nel momento in cui si è alzata e l'ha guardato sa che tutto l'Olimpico è sparito e sono rimasti solo loro due e la loro nocciolina.
Ora lo sta aspettando , ha appena preso la medaglia , hanno alzato la coppa e sta venendo verso di loro , Enrique gli corre incontro e Paulo lo prende fra le braccia facendolo girare, è così felice di averlo qua e di poterlo stringere , gli regala anche la sua maglia e la medaglia , vuole che se la ricordi in tutto e per tutto la prima partita che ha visto di Paulo.
Poi alla fine va verso Rachele che sta sorridendo a trentadue denti , la prende in braccio e lei gli butta le braccia al collo.

"Grazie per il goal Joya."
Esclama lasciandogli un bacio sulle labbra.

"E' per la nostra nocciolina , il primo di una lunga serie."

"Sei la mia vita , siete la mia vita. "
Sussurra piano Rachele appoggiando la fronte alla sua .

"Per me è lo stesso , lo sai."

"Come te nessuno mai Joya , ricordatelo sempre."

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora