Capitolo 42.

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Il cielo stellato di Cuba.
I granelli di sabbia fra i piedi , il rumore delle onde.
L'odore di sigaro e rum.
Musica , tanta musica mischiata a tantissimi colori .
Un grosso falo'  e la gente che balla e salta , bambini che urlano e giocano , qualche bancarella.
Un gruppo di donne che intrecciano delle collane , una mamma che culla suo figlio a ritmo di musica.
Un quadro meraviglioso di una meravigliosa notte cubana , una tipica notte cubana .
Rachele e' su un telo in spiaggia , un vestito tipico cubano , una corona di fiori in testa e Milagros in braccio mentre Alina ha trascinato Paulo a ballare anche se il pezzo di legno che hanno appena lanciato nel falo' si muove piu' di lui e anche meglio.
Enrique vicino a Rachele ride insieme a lei guardando quanto e' impacciato Paulo , lei ha ballato piu' di un'ora con Alina , era davvero troppo tempo che non si sentiva cosi libera e felice anche se e' una serata triste , e' l'ultima sera e per quanto sia felice di tornare nelle sue fredde temperature torinesi e fra le braccia del suo bel croato a Cuba lascia un enorme pezzo di cuore e anima.
Ha trovato una famiglia.
Non lo credeva possibile , non pensava di certo ad una roba del genere ed invece e' successo , Alina, Milagros ed Enrique le hanno rapito il cuore , hanno rapito il cuore di Paulo e si sono incisi nelle loro anime .
Hanno passato tutti i giorni insieme , si sono raccontati le loro storie , si sono guardati negli occhi e legati indissolubilmente .
Rachele con loro ha trovato il regalo piu' bello che Cuba potesse darle , il regalo di Natale di Paulo che doveva essere un semplice viaggio per rilassarsi si e' trasformato in molto di piu' , donandole qualcosa che portera' con se per sempre , che entrambi porteranno dentro per tutta la vita.
Hanno gia' parlato di quando si rivedranno , di loro che devono venire a Torino per far vedere a Enrique dove gioca Paulo , hanno gia' capito che questo sara' un legame per tutta la vita.

"Io  basta , mi rifiuto , ci rinuncio!"
Esclama Alina tornando da loro  e lasciandosi cadere  sul telo accanto a suo figlio.

"Se giocassimo a calcio al posto di ballare potrei dire la stessa cosa di te."
Sbuffa Paulo sedendosi di fronte alla sua ragazza.

"Come siamo permalosi."
Lo prende in giro Rachele ridendo.

"Non sono permaloso ."

"Si lo sei."
Si intromette Alina .

"O voi femmine , vi coalizzate sempre , Enrique , vieni qui , difendimi per favore."

"Non so cosa voglia dire permaloso ma quando dicono che hai ballato male e' vero."

"Oh ma dai , e' una coalizione contro di me?"
Chiede Paulo girandosi e lasciandosi cadere di schiena accanto a Rachele che lo guarda ridendo .

"Nessuna coalizione amore , pura obbiettivita'."
Risponde Rachele, Paulo scuote il capo ma non dice piu' nulla e si continua a godere la bellezza di questa meravigliosa serata cubana che gli manchera' come gli manchera' qualsiasi cosa di questo viaggio ,  Enrique in particolar modo , ha passato a soli sei anni quello che lui ha passato a sedici , certo erano piccoli entrambi ma Enrique ha avuto cosi poco tempo da poter passare con suo padre che a Paulo si e' lacerato il cuore quando l'ha scoperto , probabilmente e' per quello che ha preso sto ometto sotto la sua ala , gli e' entrato nel cuore , nell'anima e sa che ci stara' tutta la vita.

-
"Non possiamo stare qua altri sei mesi?"
Chiede Rachele appoggiandosi alla spalla di Paulo , stanno camminando nella spiaggia di fronte alla loro camera d'hotel , sono sul bagnasciuga , le piccole onde colpiscono i piedi di entrambi , e' ormai notte inoltrata ma fa comunque caldissimo.

"Vorrei stare ancora qua pure io amore ma non possiamo , ti assicuro che li vedremo presto , ho detto ad Alina che verranno presto a trovarci , paghero' tutto io , voglio che Enrique veda il mio mondo e voglio che Alina e Milagros vengano da noi , a casa nostra."

"Casa nostra?"
Chiede Rachele fermandosi e mettendosi di fronte a lui .

"Ecco che mi frego sempre con le parole."
Sbuffa Paulo fra se' e se' parlando in spagnolo.

"Cosa vuoi dirmi Paulo ? Intendi Torino o intendi letteralmente una casa nostra?"
Paulo sospira intrecciando le loro mani e appoggiando la sua fronte a quella della sua fidanzata.

"Stiamo insieme da due mesi , piu' tutti i precedenti , stiamo sempre insieme , sono piu' le notti che passimo insieme di quelle che passiamo separati e io voglio svegliarmi tutte le mattine accanto a te , andare al lavoro insieme oppure tornare e trovarti a casa , a casa nostra , ti voglio vivere ventiquattro ore al giorno Rachele , so che e' il momento giusto , che non e' troppo presto. Certo , avrei voluto chiedertelo in un contento migliore e in modo piu' carino ma infondo c' e' qualcosa di meglio che l'oceano , la spiaggia e Cuba alle tre del mattino?"

"Non andremo a convivere dove tu hai convissuto con Antonella."

"Infatti pensavo di cercarci un'altra casa oppure vivere insieme nel tuo appartamento che e' una reggia praticamente , so quanto lo ami e so quanto ti piaccia stare li."
Spiega Paulo tranquillamente cercando di usare le parole migliori.
"Non devi rispondermi subito Ra , prenditi il tempo di cui hai bisogno , se non vuoi ora okay , va bene , non cambiera' nulla fra noi te lo .... "
Rachele non fa finire la frase a Paulo che come al solito quando si agita parla troppo , lo interrompe baciandolo appassionatamente , dandole il suo silenzioso consenso con questo bacio , perche' lei vuole lo stesso , lei vuole viversi Paulo ventiquattro ore su ventiquattro , mattina , pomeriggio , sera e notte , lo ama al punto tale di sentirsi soffocare quando gli sta lontano , quando non lo vede.
Paulo e' diventato la sua aria , la sua quotidianita' , il suo star bene si collega subito a lui.

"E' un si?"
Chiede Paulo quando si staccano dal bacio.

"Tu cosa dici Joya?"
Paulo sorride prendendola in braccio e cominciando a girare , Rachele urla leggermente mentre scoppia a ridere , una risata che sa cosi tanto di liberta' .

"Sai cosa non abbiamo mai fatto in due settimane a Cuba?"
Chiede Rachele quando Paulo la rimette a terra.

"Cosa?"
Risponde Paulo alzando un sopracciglio.

"Il bagno di notte."
Rachele sorride staccandosi dal suo ragazzo e facendo cadere il vestito che aveva addosso.

"Oh nena , in questo momento sto pensando a tutto tranne che fare il bagno di notte."

"Sei un pervertito Dybala."

"Sei tu che ti stai spogliando davanti a me Čolac."

"Facciamo che se riesci a prendermi Joya , puoi farmi quello che vuoi."
Esclama Rachele cominciando ad entrare in acqua.

"Tutto quanto?"

"Facciamo quasi tutto."

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora