12. -True Red Devil's

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-Capitolo 12.
Siamo in macchina bloccati nel traffico con musica ad alto volume e le nostre voci che seguono il suo ritmo.
Le parole non sono per niente connesse a quella della canzone, e tutto questo crea un'aria di divertimento.

"Metti la tredicesima." Affermo, mentre guardo il foglio del CD dove indica tutte le canzoni scaricate.

La canzone parte e nessuno sembra essere soddisfatto. "Cos'è questa cagata?" Domanda Simone e tutti i presenti ridono di gusto. Brutti buffoni.
Lo scimmiotto con il suo stesso tono di voce e il gruppo continua a ridere mentre io e Simone ci lanciamo sguardi di sfida infuocati dallo specchietto.

Andiamo in un ristorante e poi -si spera- in una discoteca dato che siamo arrivati quì di sabato e nessuno dei cinque, qui presenti, ha intenzione di restarsi a casa.
A farci visita è venuto Antonino, uno dei migliori amici di Seb e Simone, e anche Nicola, un amico che conosce solo Seb e Charlotte.
Ed io non ne sapevo nemmeno l'esistenza.

Quindi in totale siamo sette, il ristorante in questione si chiama "Red Devil's." È molto conosciuto ed è parecchio consigliato.
Le voci sono molto positive sua questo posto.

Dopo ben quarantacinque minuti di auto, arriviamo in un ristorante con piano terra, primo piano e per finire un secondo piano.
Ha dei faretti bianchi fuori e delle splendide vetrate che lasciano intravedere gli ospiti che parlano tra di loro.
Appena entrati dentro l'enorme locale, le pareti sono bianche e rosse, molto originale.
Le sedie e i tappeti sono neri e con un filo di eleganza che regalano le canzoni in sottofondo.
Osservo l'ambiente che non è molto movimentato, ma è calmo.
I camerieri hanno una divisa, un gilet nero con la scritta "Red Devil's" in alto a sinistra con una stilografia in corsivo, una camicia bordeaux sotto e dei pantaloni neri.

Uno dei camerieri maschi ci porta all'ultimo piano del locale e ci fa sedere in un tavolo.
Poco dopo arrivano i due amici dei gemelli accompagnati da tre ragazze niente male.
Si siedono a tavola pure loro e inizia un discorso fra tutti.
Adesso non siamo più sette, ma dieci e non va per niente bene.

"E tu?" Domanda il ragazzo con i capelli arancioni e gli occhi azzurri con delle labbra abbastanza carnose, di nome Nicola.
"Non ho una passione specifica." Taglio corto. Sono stata troppi diretta?
"Una ragazza davvero talentuosa." Risponde Simone sarcastico.
Lo butto giù dalla sedia stasera, giuro.

"Posso anche non essere una ragazza con grandi qualità talentuosa, ma almeno ho l'intelletto quello che tu non possiedi." Rispondo con un sorriso soddisfatto e provocatorio.
"Non mettermi alla prova." Sussurra con i suoi occhi che mi stravolgono, mentre tutti sono distratti e travolte dalle risate causate dalla mia risposta.

Dopo due ore piene seduti quì, i ragazzi decidono di voler ordinare della Vodka e poi magari andiamo in una festa.
La festa è pochi metri più avanti, il proprietario è lo stesso che va a comando di qiesto ristorante, appunto per questo ha sempre lo stesso nome. "Red Devil's."

Tutti i ragazzi del gruppo sono già un pò ubriachi e concentrati a ridere a crepapelle grazie alle loro battute squallide.
Dopo venti minuti sotto la pioggia arrivano in un locale già pieno e sono solo l'una di notte.

Appena entrati tutti si disperdono tra la gente tranne noi cinque, che rimaniamo ad osservare cosa dovremmo fare.
Di certo non ballare dato che nessuno sta ballando e pista da ballo non è ancora stata aperta. Ho come la sensazione che questa festa sia incominciata da poco tempo.

"Tu bada a lei e a lei." Dice Simone indicando per prima suo fratello e poi Charlotte e Giorgia. "Io prendo lei, non è un ambiente così fiducioso." Non a caso si chiama "Red Devil's", genio.

AGAIN [COMPLETA] ||Cole SprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora