27. -Amore o no?

541 27 62
                                    

Sto andando al centro commerciale con Dan, è da molto tempo che trascuriamo la nostra relazione e oggi abbiamo deciso di andare insieme in diversi posti per recuperare il tempo perso a non vederci.

Afferro la sua mano e appoggio la mia testa sulla sua spalla. Solo adesso noto che, perlopiù, entrambi abbiamo la stessa altezza, lui è alto di pochi centimetri.

"Hai fame?" Ad essere onesta, ora che vedo tutto questo cibo mi viene fame.
Annuisco timidamente e lui mi stampa una bacio sulla testa. Quanto posso amarlo?

Per pochi secondi mi guardo intorno e noto la grandezza di questo edificio.
Il tetto è bellissimo, è tutto di vetro e riesco a vedere gli uccelli volare e il sole che splende come non ha mai fatto prima d'ora.

"Ecco, amò" Mi da una fetta di pizza e inizio a mangiarla.
"Tu non hai preso niente?" Alzo lo sguardo mentre lui è concentrato a guardare un negozio.
"Non ho molta fame." Lui è ancora concentrato a guardare quel negozio.
Lo fisso anch'io e adesso noto che brand è.
Emporio Armani.

Cazzo, sembra proprio andarmi dietro, non ho pace.
Lui è un pensiero che ti logora piano piano, un pensiero orribilmente bello.
È terribile pensare ad un altro ragazzo quando sei con il tuo fidanzato.
Non so come fare a non pensare a lui, è come qualcosa che è sempre presente nella tua testa.
La sua voce, le sue frasi, mi girano sempre in testa.
"Guardami in faccia, e osserva i miei occhi, urlamelo in faccia che non mi vuoi."

Non riesco a togliermi queste parole dal cervello. Mi tormentano da ore.
La sua voce mi gira in testa, come se fossero pale di un mulino a vento.
"Stai bene? Ieri sera te ne sei andata così velocemente." Mi domanda e mi avvolge le spalle con il suo braccio.
"Si... avevo solo un calo di zuccheri." Non sarei riuscita a stare altri cinque minuti in più a quella festa.
La tentazione era troppo grande.

Non riesco a stare lontano al figlio di uno dei più grandi stilisti del mondo, modello di Dolce&Gabbana, e ovviamente, di Emporio Armani.
Con l'enorme quantità di Follower che ha.

"Adesso come va?" Mi domanda, accarezzandomi la spalla.
"Bene..." Mastico la pizza e cerco di parlare una lingua, che possibilmente, sia quella italiana.
Lui ride e poi fa no con la testa.

"Entriamo lì?" Mangio l'ultimo pezzo di pizza e poi butto la carta dentro un cestino.
"Certo." Mi afferra nuovamente per la mano e mi fa entrare.

Nulla di interessante, nulla di eccitante.
Tutti vestitini del cazzo, le solite cose, che palle.
Guardo l'orologio ed è dalle dieci di stamattina che siamo quì, ed è mezzogiorno.
"Entriamo in un ultimo negozio e poi andiamo via?" Lui annuisce e mi trascina con un sorriso dentro l'ennesimo shop.

Quì la situazione si è ribaltata, adesso è lui quello che vuole comprare dei vestiti e io che mi sono rotta il cazzo di andargli dietro.
Subito si decolla in un paglio di magliette che subito va a provare dentro un camerino.

Nel frattempo guardo la gente passare davanti la porta e spero vivamente che Dan possa uscire velocemente da quel dannato camerino.

SIMONE'S POV

Entro in cucina, dove c'è Seb sdraiato sul divano.

Dentro la stanza il silenzio si fa sentire come se fossero urli logoranti.
"Non ti interessa davvero nulla di lei?" Il tono pacato di Sebastian fa capolino ai miei timpani.
Stringo la mascella e mi passo nervosamente la mano tra i capelli; mi volto verso la sua direzione e lo guardo.
Rifletto alla sua domanda e non ci vuole molto a capire che si riferisce a Vittoria.
"È solo una delle tante." Dico con tono sifficente e indifferente. Cerco di mantenere la calma, afferro una mela dal cesto di frutta e la lavo sotto il getto freddo dell'acqua.

AGAIN [COMPLETA] ||Cole SprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora