26. -Happy b'day

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È passata una settimana da quell'accaduto.
Nonostante io ami Simone, sto ancora con Dan e prima o poi dovrò lasciarlo, se non oggi.

Oggi è il compleanno della madre di Simone, dove io e la mia famiglia siamo invitati, ovviamente.
Sono contenta per la Signora Armani, ma scontenta di dover incontrare suo figlio.

Tra pochi minuti, sarò a casa sua, spero solo di non dover avere rapporti troppo ravvicinati con Simone, insieme a me ci sarà anche Dan.
Sono in un bel casino. In un grande casino.

"Amore è arrivata l'ora, andiamo?" Mi domanda Dan, afferrandomi per la mano.
Annuisco e mi avvicino a lui abbracciandolo, è così dolce e bello.
"Hey, tutto apposto?"
Sussurro un 'Si' appena udibile e lo bacio. "Mi fa male solo un pò la testa."

"Se vuoi ti faccio passare tutto io." Sorrido e gli do un leggero schiaffo sulla guancia.
Il suo sorriso è così bello, lo osservo e riesco a capire quanto io possa essere fortunata.

"Ti amo" Mi dice all'orecchio. Voglio solo piangere. Appena una settimana fa, a uno dei suoi migliori amici, ho detto che lo amavo.
"Anche io." Metto la mia testa all'incavo del suo collo e glielo bacio.
"Andiamo." Apro la porta a mi incammino verso casa Armani. Fortunatamente non dista molto da casa mia.

"Baby vai piano." Ride Dan raggiungendomi.
Riesco a notare quando possano essere indietro i miei genitori, lumache.

Busso alla loro porta a mi apre la piccola Adelaide. Amo questa bambina, è proprio di famiglia che son tutti belli.
"Ciao Principessa!" Mi abbasso alla sua altezza e gli do una bacio sulla guancia.

Entro dentro, accompagnata da Dan, e saluto tutti, infine faccio gli auguri alla dolce Victoria. È così elegante e molto bella.

Vado verso Seb che è seduto in una poltrona e mi metto di fianco a lui, mentre Dan con un segno con la mano, mi fa capire che va da Simone.
Perché la stessa dolcezza che ha Seb non c'è l'ha anche Simone?
Mentre con quella testa di cazzo i rapporti si sono irrigiditi, Seb è diventato il mio migliore amico. È un ottimo consigliere.

Sento una forte urgenza venire dal basso ventre. Il body, cazzo.

"Il bagno?" Con tono timido mi avvicino a lei, stasera ha una camicia nera e una giacca di pelle bianca e infine un pantolone nero, con dei tacchi a spillo sempre bianchi.
"Ultima porta in fondo al piano di sopra" Cazzo, potevi dirmi tutti i piani tranne quello di sopra, c'è la stanza di Simone e Seb.
Abbasso il capo in senso di ringraziamento e vado dritta in bagno.

Sapevo di dovermi mettere quel cinturino, questa gonna si abbassa ogni tre per due e mi da troppo fastidio. Per non parlare del body. Che cazzo.
"Ti serve una mano?" Avrei preferito di gran lunga Simone, però c'è Dan pronto a venire verso di me.
"Si, stringimi il laccio da dietro." Avanza e appoggia le sue mani sul mio bacino, mette la testa all'incavo del mio collo e percepisco il suo respiro caldo toccare la mia pelle.
"Dan... non possiamo"
Punto uno. Non possiamo.
Punto due. Anche se potremmo non lo farei.
Punto tre. Scollati che ho caldo.
Punto quattro. Dove cazzo è Simone?.

"Sarà per poco." Le sue mani scorrono fino ad arrivare al punto cruciale del vestito. L'apertura.
"Io sto poco bene. Lo avrei fatto volentieri." Col cazzo che lo avrei fatto. Mi volto verso di lui e mi lecco le labbra, le avvicino alle sue e gli lascio un bacio.
"Va bene, piccola. Aspetteró" Accenna un sorriso sincero ed esce dal bagno, quando, dietro la porta c'era Simone.
"Sporcaccioni!" Schiocca per tre volte la lingua al palato e fa no con il dito.

"Queste cose si fanno a casa, non nei bagni di gente sconosciuta. Vi evito la figura di merda." Fa passare Dan e aspetto che chiuda la porta.
"Bè? Chiudi la porta." La indico con la mano.
Lui sorride e si avvicina.

"Hahaha, non farmi ridere.
Ho fatto uscire il tuo ragazzo giusto perchè mi andava." Ride divertito.
Il suo dito mi accarezza il ginocchio fino ad arrivare all'inguine.

Guardo la sua mano, che lascia intravedere le sue vene verdi, sotto la mia gonna mentre mi fa sentire mille brividi invadere per tutto il corpo.
Con timore appoggio la mia mano sul suo petto mentre cerco di respieare regolarmente con la bocca. Ma non ci riesco.

Indietreggio fino a toccare il blocco di marmo di fianco al lavabo bianco.
"Non farti supplicare, sai benissimo che non posso" Riesco a dire mentre deglutisco, con molta difficoltà alzo gli occhi.
Lui è così fottutamente eccitante.

"Sei sicura di volermi lasciare da solo quì? E andare dal tuo, amatissimo, fidanzato?" Ad essere sincera, quì, ci starei più che volentieri, ma non posso dartela vinta.
"Ti dico una cosa..." Fa scorrere il suo indice sul mio corpo e poi sussurra. "Indossi davvero un bel vestito, starebbe benissimo a terra accanto al mio letto." Mi rivolge il suo sguardo aspettando una mia risposta, ma non gliela darò.
"Percaso qualcuno ti ha mozzato la lingua?" Si prende il gioco di me e mette le sue mani ai lati dei miei fianchi.
"Lasciami andare. Io non ti voglio."

"Guardami in faccia, e osserva i miei occhi, urlamelo in faccia che non mi vuoi.
Dimmelo con tutto il rancore che non vuoi più vedermi, se hai il coraggio.
Se il tuo amore, nei confronti di Dan, è vero perchè non ci hai ancora fatto sesso?
Cos'ha lui in meno di me? Cos'ho io che lui non ha? Perchè tu con me ci hai fatto sesso, chiesto da te, e lui sta marcendo vivo per farti dei semplicissimi preliminari?"
So benissimo che io non voglio Dan, riesco a capirlo, ma d'altronde...
Cos'ha lui che non ha Dan?

"Tu non mi hai dimostrato un briciolo di affetto per me. Lui si.
Lui ha picchiato quattro ragazzi diversi nel giro di dieci minuti da solo, tu non ti sei azzardato neanche ad aiutarlo.
Eri impalato lì a guardare compiaciuto.
La domanda è un altra: Perchè sono innamorata di una testa di cazzo e non di un ragazzo che sa cosa vuol dire amare?"
Quasi quasi, mi ride in faccia. Non so se quella ridicola sia io o lui, gli ho nettamente detto in faccio che lo voglio e lui ride.
Ride come se gli avessi raccontato una barzelleta.

"Innamorata? Tu di me?" Fa non con la testa mentre ride amaramente. "Io non ho dimostrto nulla, okay. Tu? Tu cos'hai dimostrato? Fidanzarti con Dan per farmi ingelosire, come se io fossi stupido e non lo capissi.
Vittoria. Cos'hai fatto tu per me?"
Nulla. Non hai fatto nulla che potesse dimostrarlo."

"Detto questo, vai da lui e dimostragli tutto il tuo amore.
L'amore che provi per lui e di certo non per me, dato che poco fa hai detto di essere innamorata di una testa di cazzo, penso di non essere io o sbaglio?"
Nonostante le urla che ci stiamo lanciando palesemente addosso siamo ancora nella stessa posizione di mezz'ora fa, vicinissimi, ma nessuno dei due che si fa vicino.

"Voglio andare via." I mei occhi pulsano, voglio piangere, voglio andare a casa, voglio stare nel mio letto e urlare.
"Vattene. Cosa stai aspettando?" Si sposta e apre la porta. "Ciao Vittoria." Esco dal bagno e vado dritta da Dan.

"Vado via, io sto male, ti amo, ci vediamo domani mattina." Appoggio le mie labbra sulle sue ed esco.
Prima che io me ne andassi mi ha sussurrato all'orecchio che mi ama e altre sguacierie, che io odio.

Apro la porta di casa e ovviamente la casa è vuota dato che sono tutti a quella dannatissima festa di compleanno.
Molto velocemente mi strucco e mi metto a letto.

È tutto così strano. Ci sono rimasta così male.

***

SCUSATE PER GLI ERRORI DI BATTITURA O DI DISTRAZIONE!

AGAIN [COMPLETA] ||Cole SprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora