Prologo

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"La monotonia inghiotte la maggior parte della mia vita, sono bloccato in un tunnel senza via di uscita e non riesco a fare altro che crogiolarmi nel mio dolore"
                                       
                                         -il poeta delle stelle

Il cielo blu, quella sera di novembre, era tempestato di piccole lucine luminose e la brezza che entrava dalla finestra lasciata aperta ricordava che l'inverno era alle porte, che un altro anno era volato via senza portare alcuna novità, nessuna spiegazione.
Sophia aveva la testa poggiata sul davanzale, con le braccia che le fungevano da cuscino e gli occhi lapislazzuli che bramavano il mondo esterno, si sentiva un alieno che dalla sua navicella osservava gli esseri umani "normali" vivere la loro vita tranquillamente mentre lei era rinchiusa in un centro di riabilitazione da ormai diciassette anni.

Le giornate al CRVP passavano in modo lento ed erano tutte tremendamente uguali. Era un loop continuo, alcune volte faceva fatica persino ad aprire gli occhi, sapeva che Lunedì non era diverso né da Mercoledì né da Venerdì, aveva ormai perso il conto dei giorni, quasi non  sapeva in che anno si trovasse.
Le stelle erano le uniche amiche che aveva, Sophia attendeva la notte per poter perdersi in quei fasci di luce che le davano la forza per tirare fuori i suoi sentimenti, i suoi stati d'animo.

Scriveva tutto quello che provava sul suo diario che, custodiva gelosamente, riteneva la sua interiorità, i suoi pensieri, un qualcosa che appartenessero solo a lei e non voleva condividerlo con nessun'altro.
Nessuno sarebbe stato in grado di capire cosa si prova a vivere una vita in cui non si può godere di una semplice passeggiata in giardino, in riva al mare, nessuno avrebbe capito cosa si sente a non poter sentire la propria voce, ad avere un nodo in gola costante e la nostalgia di una quotidianità che non tornerà.


Si chiede spesso come sarebbe la sua vita se non fosse costretta in sella ad una sedia.

Avrebbe avuto molte amiche? un fidanzato? andrebbe a scuola?

Purtroppo per lei non riceverà mai
risposta a tutte queste domande

Quest'anno compirà diciotto anni, se fosse una ragazza come tutte le altre avrebbe organizzato una grande festa.

Sophia invece aspetta la maggiore età per andare in Svizzera e porre finalmente fine alla sua inutile vita.

Il suo unico spiraglio di luce è il Dottor. Smith,il suo fisioterapista. La ragazza ha una cotta per lui da ormai tre anni.

Sophia sa che Smith non potrà mai avere occhi per una povera ragazzina disabile.

Lui è un uomo bellissimo sulla trentina. Tutte le infermiere e pazienti sono innamorate di lui.

La giovane nonostante tutto crede nell'amore. Il tutto grazie ai suoi libri che le tengono compagnia.

Sa anche però, che la realtà è ben diversa dalle favole che legge e che purtroppo per lei, non c è speranza di essere amata.

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È sabato, e come ogni fine settimana Christian esce con il suo migliore amico Logan.

Sono in un locale molto affollato in città. Questo per loro vuol dire solo una parola RIMORCHIO.

Christian non crede nell'amore,lo trova soltanto un sentimento stupido che provano i ragazzini.

Per lui esiste solo una notte e via, non si lega a nessuna donna. Preferisce andare con donne diverse ogni giorno piuttosto che legarsi solamente ad una.

È un ragazzo molto bello. Sa di piacere e sfrutta al meglio questa sua qualità.

Eccede in tutto, niente lo ferma, nemmeno la polizia. Suo padre paga sempre per scagionarlo e tirarlo fuori dai pasticci.

Anche questa notte si dà da fare come meglio può , ignaro che da un momento all'altro la sua vita prenda una svolta del tutto diversa...

In sella all'amore (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora