Capitolo 27

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CHRISTIAN
"Mi dispiace "solo due semplici parole che mi hanno ucciso dentro e come un pugnale appuntito hanno trafitto il mio cuore.

" Mi dispiace ma è una femmina! " esclama felice il dottore, ma subito dopo il sorriso gli si spezza accorgendosi delle nostre facce da funerale.

"Che avete?" domanda confuso "È nata una creatura non siete felici?" aggiunge mentre ci scruta tutti.
"Sophia?come sta?" chiedo anche se già conosco la tragica risposta.

"Oh sì, Sophia sta bene, le abbiamo fatto un lavaggio, ha avuto un calo fisico ma niente che non si possa risolvere" afferma sorridente mostrando i suoi denti bianchi.

Caccio un sospiro di sollievo e un grande sorriso mi nasce sulle labbra "Oh grazie al cielo!" esclamo mentre lacrime di gioia rigano le guance.

"Posso vederla?" domando all'uomo davanti a me.
"Ma certamente, venga con me" mi fa un cenno con la mano e lo seguo lungo il corridoio bianco.

"Ora sta riposando, non svegliarla" mi raccomanda il dottore prima di fermarsi davanti alla camera duecento.
"Non si preoccupi" replico impaziente di vederla.

"Dentro c'è anche la bambina" afferma sorridente il medico.
"Come volete chiamarla?" domanda ancora con curiosità.
"In realtà non lo so ancora, ho un idea ma voglio confrontarmi prima con lei" ribatto con sincerità.

Lui annuisce e finalmente mi lascia da solo.
Con mano tremante apro la porta, entro e lei è distesa su quel lettino, dormiente.

Vederla così mi fa ripensare a quando era reclusa nella clinica.
Abbiamo fatto mille progressi insieme, lei è tornata a parlare ed io a vivere.

Mi avvicino a lei lentamente e le bacio la fronte. La sua pelle è bianca, candida come il latte.
I suoi capelli biondi sono più corti ma sono sempre il mio campo di grano preferito.

"Sophia, amore mio, appena ci lasceremo tutto questo alle spalle io ti sposo" sussurro a voce bassa "Non mi immagino più una vita dove tu non ci sei"continuo il mio discorso.

" Sono stato un'idiota ad allontanarti, hai sbagliato ma io non sono perfetto e avrei dovuto capirlo prima "sospiro ripensando ai cinque mesi infernali vissuti senza lei, la mia musa.

"Sento la tua mancanza perfino quando dormo, perché anche se mi sei accanto non posso guardarti e ammirare tutta la tua bellezza" le accarezzo una guancia rosata.

"Per questo voglio che tu diventi mia moglie, io te e la bambina dobbiamo essere una famiglia a tutti gli effetti" concludo il discorso e mi allontano dal lettino.

Mi avvicino alla culla accanto, e il cuore inizia a battere più forte.
Le lacrime minacciano di scendere quando prendo tra le braccia quel piccolo fagottino.

"È identica a me" sussurro per poi scoppiare a ridere da solo, come un pazzo.
Un pazzo di gioia, perché la vita in così poco tempo mi ha donato tutto quello che cercavo ma che non riuscivo a trovare.

"È bellissima" sussurra una voce dolce,la sua voce.
Mi volto verso la mia amata donna e mi avvicino col fagottino tra le braccia.

"Somiglia anche a te, ma ha preso di più da suo padre" affermo in tono scherzoso.
Lei mi trucida con lo sguardo e con un cenno della mano mi indica di avvicinarmi.

"Voglio tenerla in braccio" afferma con occhi dolci.
Le passo il fagotto tra le braccia e per poco non scoppia a piangere.
"Ma amore, è identica a te" sussurra commossa.

Amore finalmente dalla sua bocca sento fuoriuscire di nuovo questa parola ed io mi sento in paradiso.
"Te l'ho detto, è la mia fotocopia" replico ridacchiando.

"Christian" mi richiama dolcemente ed io mi avvicino di più a lei.
"Mi hai perdonata?" chiede con un filo di speranza nella voce.
"Lasciamoci tutto alle spalle amore mio, abbiamo sofferto abbastanza" ribatto per poi annullare le distanze.

Le sue labbra morbide e rosse mi sono mancate come il sale, sì perché senza sale nulla ha un sapore.
Si può continuare a gustare a mangiare ma noterai sempre la sua assenza.

Per me questo è Sophia, l'ingrediente che se manca si nota la sua assenza, perché le mie giornate senza di lei si tingono di grigio e si riempiono di nuvole.

"Ti amo Christian, con tutto il mio cuore e la mia anima" sussurra sulle mie labbra mentre ci stacchiamo.
"Anche io bimba, non sai quanto" ribatto per poi appoggiare la mia fronte alla sua.

Un bussare alla porta ci fa tornare alla realtà, tutti entrano dalla porta per accertarsi che la mia futura moglie stia bene.

"Mi hai fatto morire di paura, non farlo mai più" afferma Chloe tra le lacrime correndo ad abbracciarla.
Guardo i genitori di Sophia che sembrano finalmente sereni.

"Figliola" sussurrano entrambi per poi andarle incontro ed abbracciarla forte.
"Perdonaci per tutto" le chiedono e lei annuisce con foga.

"Mamma, Papà, voi però dovete accettare Christian, che lo vogliate o meno io lo amo e dovete rispettare la mia scelta"afferma Sophia con tono molto serio.
I suoi genitori si scambiano un'occhiata e poi annuiscono.

Inaspettatamente si avvicinano a me e mi abbracciano. Ricambio la loro stretta che segna finalmente una tregua tra le due famiglie.

"Adesso famigliola fatevi fare una bella foto!" esclama Annie estraendo la polaroid dalla borsa.
Tutti si spostano lasciando me e Sophia soli con la bimba.

Do un bacio in testa al mio amore e lei guarda teneramente la bambina.
Annie scatta e quello che ne esce è un capolavoro.

Questo è il ritratto della felicità, io, lei e la bambina,nessun altro, spensierati ed innamorati con mille sogni nel cassetto e traguardi da raggiungere
insieme, perché io senza lei e lei senza me non resistiamo...

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Rieccomi, manca davvero poco alla Fine allora cosa ne pensate?

Sophia sta bene 😍

Lei e Christian sono tornati insieme❤️

Volevo augurarvi un Buon anno nuovo che vi porti tanta gioia e serenità ❤️
Questo è il mio regalo per voi anche se non è molto.

In sella all'amore (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora