Capitolo 4

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SOPHIA
"Sono davanti una grande vetrata,finalmente in piedi. Sto fissando i fiocchi di neve che copiosi cadono dal cielo e delicatamente si posano sull'asfalto. Ho sempre amato il paesaggio imbiancato,mi provoca una sensazione di pace e serenità. È Natale, tutti i vicini hanno addobbato le loro case in una maniera impeccabile, ovunque vada per le strade si respira l'aria Natalizia. Mi volto e osservo la mia abitazione anch'essa preparata per questa festività. Le pareti e i divani bianchi sono decorati con gingilli rossi. Il pino, alto quasi due metri, si impone in tutta la sua maestosità al centro del soggiorno. Un odore di stufato si fa strada nelle mie narici, mi incammino verso la sala da pranzo ma prima mi soffermo davanti lo specchio. Mi guardo, vedo una luce diversa nei miei occhi, brillano di gioia. Non ho più 17 anni adesso ne ho 23. Ho tagliato i miei lunghi capelli in un caschetto e devo dire che mi piacciono molto anche così. Sorrido raggiante alla mia figura ormai splendente. Sento delle voci in cucina e mi avvio verso di essa, entro e trovo mio marito che gioca insieme alla nostra bambina di due anni. I nostri occhi si incontrano ed io gli sorrido dolcemente, mi avvicino a loro, prendo la piccola in braccio e lascio al mio uomo un bacio sulle labbra.
"Buon Natale amore mio" dice lui
"Buon Natale a noi amore" rispondo per poi ribaciarlo.

Mi sveglio di soprassalto, spalanco gli occhi e sbatto le palpebre più volte. Il cuore va a mille, lo stomaco sta facendo ripetuti giri su se stesso.

Non riesco ancora a credere al sogno che ho fatto,era tutto così realistico che sembrava stessi vivendo davvero quella situazione.

Mi prendo del tempo per riacquistare la mia lucidità. Porto una mano sul cuore e per fortuna i battiti si stanno regolarizzando.

Lui? Mio marito? Come ho fatto a sognarlo per davvero? Lo conosco da solamente un giorno.

Mi sento in confusione, non so realmente cosa pensare. Troppi pensieri si stanno facendo strada nella mia testa.

Mi volto verso il comodino e prendo la bottiglia d'acqua,la porto vicino alla bocca e ne bevo un sorso.

Ne avevo proprio bisogno,sentivo la gola troppo secca. Questo sogno mi ha destabilizzata, perfino la salivazione si è fermata.

Sento bussare alla porta, quest'ultima viene aperta rivelando il Dottor. Smith.

Ci mancava solo lui, già sono abbastanza in confusione,adesso il mio cervello andrà a farsi benedire del tutto.

"Hey Sophia che hai?" chiede con tono preoccupato "Ti senti poco bene? hai il viso pallido!" esclama avvicinandosi al mio lettino.

Faccio spallucce, oggi non ho per niente voglia di comunicare, mi sento troppo abbattuta.

"Hai per caso fatto un incubo?" chiede dolcemente sedendosi ai piedi del lettino.

In realtà non saprei nemmeno se definirlo tale, infondo lì camminavo, parlavo ed ero innamorata.

"Dai su piccola, andiamo a fare la terapia" mi porge una mano e mi aiuta ad accomodarmi sulla sedia.

"Ho capito che oggi non è giornata, giusto?" chiede guardandomi intensamente.

Sento le guance scaldarsi al contatto coi suoi occhi , abbasso lo sguardo imbarazzata ed annuisco.

Passo con il dottore quasi mezz'ora a fare la terapia, ma la mia testa resta assente e pensa ad altro.

Lui sembra essersene accorto perché non ha fatto più domande, e io lo ringraziando mentalmente per la sua discrezione.

La seduta è terminata, John mi sta riaccompagnando in camera, entriamo e troviamo Chloe ad attenderci.

"Io vado, buona giornata piccola" mi saluta lasciandomi un bacio sulla fronte per poi uscire.

"Ti stavo aspettando per aiutarti a fare la doccia" dice Chloe portandomi in bagno.

Annuisco solamente. "Che hai? ... Ti vedo pensierosa, dai su sputa il rospo" mi incita la ragazza.

Prendo un foglietto dalla tasca e le scrivo tutte le mie perplessità, anche il sogno che ho fatto.

Lei spalanca gli occhi ed inizia a saltellare per il bagno. Batte le mani euforica. "Ti sei innamorata!"esclama eccitata.

Roteo gli occhi al cielo, è troppo presto per parlare d'amore... almeno credo.

"Ok,scusa"ridacchia lei. "Sarà meglio finire di prepararti che stasera arriva il tuo principe" continua.

Le faccio la linguaccia e le do una leggera gomitata sul braccio. È una ragazza molto solare, mi fa molto bene la sua compagnia.

Dopo circa un ora sono finalmente pronta, Chloe viene chiamata per svolgere del lavoro ed io, per ammazzare il tempo leggo uno dei miei libri...

CHRISTIAN
Ho parlato con i miei genitori e gli ho esposto la mia intenzione di andare a vivere solo.

Non l'hanno presa molto bene ma, devo ammettere che la loro opinione in questo momento non mi interessa per niente.

Sono andato già a visitare due case che però non mi hanno convinto molto.

Ho fissato un ultimo appuntamento per domani, sperando che quest'ultima sia quella giusta.

Guardo l'orario dal display del cellulare, sono le diciotto in punto, tra mezz'ora devo essere da Sophia.

Esco di casa e mi avvio verso la mia BMW che,si trova nel parcheggio sul retro. Entro e parto a tutta velocità.

Sfreccio tra le strade della città. Il vento che entra dal finestrino mi scompiglia tutti i capelli, facendoli ricadere sulla fronte.

Arrivo davanti alla struttura, parcheggio, e mi avvio verso l'entrata. Saluto la donna della reception e mi faccio strada verso la sua camera.

Salgo di sopra e trovo la porta leggermente socchiusa, la apro e mi scontro con una ragazza.

"Scusami... Tu devi essere Christian" dice. Annuisco e lei continua:"Piacere io sono Chloe l' infermiera"conclude.

"Piacere mio" le dico porgendogli la mano che lei stringe. Mi sposto per farla passare, fa un occhiolino a Sophia e poi va via.

Entro del tutto in camera e la trovo seduta vicino al tavolino che, si trova nell'angolo, con un vassoio davanti.

"Stavi cenando?" le chiedo prendendo una sedia e accomodandomi al suo fianco.

In risposta fa una faccia disgustata, si allontana dal tavolo e spingendo le ruote si avvia verso la finestra.

La apre, ritorna indietro e prende il vassoio tra le mani. Accade tutto in un secondo ed io mi piego in due dalle risate.

Si è sporta in avanti ed ha lanciato il cibo dalla finestra."E se c'era qualcuno sotto?" le chiedo tra le risate.

Fa spallucce,per poi iniziare a ridere silenziosamente. Ha un sorriso mozzafiato e in più, gli sono comparse due adorabili fossette sulle guance.

Ridiamo entrambi, ma ad un tratto ci fermiamo ritornando seri. Restiamo così, a guardarci per minuti interminabili, occhi contro occhi...

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Ciao a tutti volevo sapere un po' di pareri sulla storia.

È interessante?

Vi piacciono i personaggi? Che idea vi siete fatta di loro?

Secondo voi Sophia ha fatto bene a lanciare il cibo dalla finestra? 😂

Grazie a tutte se risponderete❤️






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