Capitolo 17

174 15 0
                                    

Il campanello di casa Glass suonò più volte prima che qualcuno si degnasse di rispondere.
Devono avere proprio bisogno.. pensò Blue, infilandosi una vestaglia e spiando l'ingresso dalla camera da letto. Non poteva certo farsi beccare da qualche cittadino li ed in quelle condizioni.
Sidney si infilò i pantaloni della tuta ed aprì la porta ad un trafelatissimo Henry, seguito da Grace.
“Henry! Signorina Grace! A cosa devo questa visita?” chiese Sid sorpreso.
I bambini appoggiarono le cartelle su una sedia e si accomodarono sul divano.
“Stiamo cercando Blue, in convento ci hanno detto che l'avremmo trovata qui e abbiamo bisogno urgentissimissimo!” disse Henry tutto d'un fiato.
Glass li guardava inebetito, senza sapere cosa dire.
“Si, e poi forse ci può aiutare anche lei, ma non scriva niente sul suo giornale..” aggiunse preoccupata Grace.
Come fanno a sapere di me e Sidney? Si chiese la fata Oh giusto, avevo detto alle ragazze che sarei andata a controllare dei nuovi articoli.. si ricordò poi.
La madre superiora fece il suo ingresso in salotto e rivolse uno sguardo rassicurante ai due bambini.
“Buongiorno piccini, cosa posso fare per voi?” chiese lei.
“Perché è in vestaglia?” chiesero dubbiosi i due. Blue e Glass divennero paonazzi.
“P..perché c'è caldo?” offrì Glass. I due non gli credettero nemmeno per un secondo, ma al momento avevano cose ben più importanti da chiedere.
“Ok.. io, noi siamo qui perché.. eravamo nel cortile dietro alla scuola e.. ecconoicisiamobaciati!” disse Henry senza respirare.
“Ehm.. congratulazioni. Ma continuo a non capire il problema, e non credo di essere la persona più adatta con cui parlarne..” rispose cortesemente Blue accomodandosi su una sedia. Le stava già girando la testa.
Dai fornelli Glass ridacchiò, subito ripreso da un'occhiataccia della suora.
“È stato un bacio del Vero Amore!” strillò Grace, paonazza.
“Si si, con tanto di schiocco e luce che va via!” aggiunse Henry.
Sid e Blue si guardavano confusi.
“Il bacio del Vero Amore è leggermente diverso, almeno da quello che mi hanno raccontato. Avete detto nel cortile posteriore della scuola? E avete sentito uno schiocco?” chiese Blue, iniziando a mettere assieme i pezzi.
“Si!” risposero in coro i bambini.
“E avete paura di una gravidanza magica, è corretto?” chiese Glass, depositando quattro tazze di tè e un piattino carico di biscotti sul tavolino. I bambini si guardarono i piedi, mentre i due adulti sorridevano comprensivi.
“Prima di tutto, dubito sia stato il bacio del Vero Amore, siete ancora troppo piccoli. Ieri un lampione dietro la scuola è stato danneggiato, da qui il botto e la luce che va via.” sorrise Blue.
“Oh..” disse Grace intingendo un biscotto nel tè, un po' delusa.
“Ma.. ma con me ha funzionato!” balbettò Henry. La fata lo guardò senza capire.
“Si, intendo quando Lauren mi ha baciato sulla fronte e ha spezzato la maledizione di mamma.” proseguì il piccolo.
“Ma è diverso, per i bambini è diverso. Quello era amore tra madre e figlio, ha funzionato perché ora sei ancora piccolo. Quando sarai più grande subentrerà l'amore romantico, quello in grado di spezzare qualsiasi maledizione, anche le più grandi e potenti.” disse Blue, poi si bloccò. Ma certo! Perché non ci aveva pensato prima? Appena i bambini avessero levato le tende doveva parlare con Belle, era l'unica abbastanza informata per aiutarla.
“Ma come fai a non sapere com'è il bacio del Vero Amore se ne hai già ricevuto uno?” bisbigliò Grace.
“Ero morto, me l'hanno detto dopo!” sussurrò Henry.
“Se prima eri morto e ora sei vivo sei tipo uno zombie?” chiese la biondina, allarmata.
“Non lo so.. Non è che ti ho contagiata, vero?” chiese il bambino, grattandosi la testolina.
“Mia cara, Henry non è uno zombie e tu non sei stata contagiata, così come non sei incinta.” disse Blue tentando di non ridere.
“No?” chiesero i due piccini, speranzosi.
“Certo che no. Come per il bacio romantico del Vero Amore, anche per le gravidanze magiche siete troppo giovani. Anche guardando i casi che ci sono capitati vi confermo che non ci sono gravidanze magiche sotto i 17 anni.” sorrise Glass.
“Quindi possiamo baciarci?” chiese Henry, diventando immediatamente bordeaux. Blue si sforzò di non svenire. Ma quanto è diretto questo ragazzino? Pensò.
“Certo.” sorrise Sidney, divertito dall'imbarazzo dei due bambini ed ancora di più da quello della compagna.
“Anche se siamo parenti?” chiese Grace.
“In che senso?” chiesero il giornalista e la suora in coro.
Grace si alzò dal divano, aprì il tubo da disegni che portava agganciato alla cartella e ne estrasse un corposo rotolo. Henry ed i due adulti fecero spazio sul tavolo e la biondina stese suddetto rotolo mostrando un complesso ed intricatissimo albero genealogico.
“Vedete?” chiese la bambina puntando il dito su alcuni nomi e seguendone le linee che li legavano l'uno all'altro “Qui si vede chiaramente che sono la sorella del nonno di Henry!”
“Capisco..” disse Sidney grattandosi la testa interessato.
“Non condividendo nessun sangue in comune ed essendoci una linea di parentela così blanda potete baciarvi quanto vi pare.” sorrise il giornalista. Blue stava per obbiettare ma il moro la fulminò con uno sguardo che non ammetteva repliche.
“Henry! Hai sentito?” sorrise raggiante Grace, poi si buttò tra le braccia di Henry e lo baciò.
Mi sta baciando! Lei! Davanti a gente! Pensò Henry, i neuroni completamente in tilt.
Poi Blue svenne ed i due piccini si staccarono.
“Bene, c-credo sia ora di andare..” disse imbarazzato Henry prima di alzarsi ed aiutare Grace a richiudere il rotolo.
“Ragazzi, credete sia possibile avere quel foglio in prestito per qualche giorno? Vorrei fotocopiarlo e magari metterlo sul giornale, un giorno..” chiese Glass aiutando Blue a tirarsi su da terra.
I due bambini annuirono e Grace allungò il tubo verso il giornalista.
“Henry, credi sia possibile avere in prestito anche il tuo libro?” chiese Blue.
“Certo, nessun problema!” sorrise lui, estraendo il tomo dalla cartella.
Dopo aver accettato senza troppi complimenti qualche biscotto per il viaggio e salutato i due adulti, Henry e Grace si erano messi a correre verso la scuola.
Sidney, chiusa la porta, si girò verso il salotto.
“Blue, che te ne fai del libro di Henry?” chiese. Ma Blue non gli rispose, era già sparita in un turbine di polvere fatata portando con sé il libro.

A Little Bit Pregnant (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora