Capitolo 20

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Un elegante sospiro si levò dalla massa di coperte.
Sapeva che era decisamente al di fuori della sua portata, ma se avesse potuto avrebbe disintegrato il sole.
Non per sempre, solo per dieci minuti, quindici.. forse mezz'ora.
Mezz'ora, si, poi avrebbe rimesso tutto a posto.
Ma in quel momento odiava quel fastidioso raggio luminoso con tutte le sue forze. Lo odiava più di Biancaneve.
Quel fastidioso raggio di sole che con tutta l'arroganza possibile le si era piantato in un occhio e si rifiutava di posizionarsi altrove. Ma come osava?
Mannaggia a Kat e Tink! Ho la testa che mi scoppia.. pensò Camila scostandosi una ciocca di capelli dal viso.
La mora si bloccò con la mano ancora tra i capelli, rendendosi conto in quel momento di non essere sola nel letto. Una figura alta e snella dormiva al suo fianco, il corpo avvinghiato al suo.
Come aveva fatto a non accorgersene prima? Ah già, il mal di testa.
Chiuse gli occhi e si girò lentamente verso il corpo bollente appiccicato al suo tentando di limitare il contatto, improvvisamente conscia della propria nudità. Quando riaprì gli occhi trattenne a stento un gemito. Il viso di Lauren Jauregui, incorniciato da una colata di riccioli color petrolio, le si presentò davanti agli occhi. Con le palpebre chiuse che fremevano leggermente e un dolce sorriso sulle labbra la corvina era più bella che mai.
Camila azzardò uno sguardo al corpo di Lauren. Era completamente nuda. Istintivamente, la corvina la strinse ancora più a sé, mentre Camila si mordeva un labbro pregando con tutte le sue forze che il cuore non le esplodesse.
Era tra le braccia di Lauren Jauregui, nuda. E Lauren si stava svegliando.
Osservò in preda al panico gli occhi verdi della corvina schiudersi lentamente al sole del mattino e prima che la Jauregui si svegliasse del tutto Camila ricambiò l'abbraccio, affondò il viso nell'incavo della spalla di Lauren e chiuse gli occhi, fingendo di dormire.
Non aveva idea di cosa fosse successo né di cosa dire a Lauren, questa situazione la spiazzava completamente. Era presto, troppo presto.. A malapena avevano parlato, com'era finita tra le braccia di Lauren? L'alcool aveva sicuramente avuto un ruolo di spicco in tutto ciò, ma la cosa non la tranquillizzava minimamente.
Curiosità e terrore iniziarono a lottare furiosamente nella testa della mora avvertendo gli impercettibili movimenti della corvina che si svegliava.
Gli occhi di Lauren si schiusero con estrema lentezza e tentarono testardamente di mettere a fuoco l'ambiente circostante oltre la patina di sonnolenza che ancora li ricopriva..
D-dove sono? Questa non è la mia stanza.. pensò la corvina aggrottando le sopracciglia.
Il suo sguardo vagò sul mobilio a lei estraneo e la sua mente registrò la confusione che regnava sovrana. La camera, elegante e minimale, dava l'idea di essere solitamente in ordine, ma il sole che colava dalla grande finestra raccontava una storia diversa.
Ovunque posasse lo sguardo c'erano vestiti gettati alla rinfusa. Era evidente che era stata una serata movimentata.
Quello che la turbò e non poco furono gli abiti di qualcun'altra mischiati ai suoi.
Ma chi..? si chiese, confusa e preoccupata.
Analizzò meglio i vestiti sparsi in ogni dove.
Jeans, suoi.
Stivali, anche quelli suoi.
Camicia di seta. Decisamente non sua.
Boxer da donna. Suoi.
Scarpa col tacco. Rossa. Bellissima, perfetta. Ma chi..?
Camila? Si chiese Lauren, improvvisamente ansiosa. Non era possibile.
La gradevole sensazione di tepore era talmente naturale che non se ne era nemmeno resa conto, come se fosse una cosa scontata, tanto quanto il respirare.
Eppure aveva Camila tra le braccia, a quanto pareva da prima che si svegliasse.
Il viso di Lauren si girò su un lato e la corvina si trovò naso a naso con la mora.
Una mano pallida volò a coprire la bocca di Lauren nel disperato tentativo di soffocare un gemito sorpreso.
Non può essere vero. Non posso aver.. pensò la corvina terrorizzata. Una cosa del genere cambiava tutto. Doveva andarsene prima che Camila si svegliasse, nella vaga speranza che la mora, come lei, non si ricordasse nulla della notte precedente.
Istintivamente, la mano si allungò verso il viso di Camila a scostare una ciocca ribelle dietro l'orecchio, per poi tornare a carezzare una guancia.
La mora si fece violenza per rimanere immobile, anche se il suo istinto le urlava di prendere il viso della corvina tra le sue mani e baciarla fino a consumarsi le labbra.
Lauren osservò per un istante la stupenda creatura che dormiva al suo fianco, poi sciolse di malavoglia l'abbraccio e scivolò fuori dalle coperte, raccogliendo i propri abiti e dileguandosi oltre la porta.
Presa dalla fretta, non si accorse dei due cerchi color cioccolato, perfettamente svegli, che la osservavano andare via.

A Little Bit Pregnant (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora