Epilogo

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Storybrooke, 25 dicembre

"Amore sbrigati, siamo in ritardo!" disse Jasmine trascinando il fidanzato verso la porta.
"Lo so! Sei tu che hai voluto fare la doccia insieme e mi hai distratto!" rispose Neal mentre le correva dietro carico di regali.
Il campanello suonò per l'ennesima volta e la porta si aprì verso l'appartamento stracolmo di gente.
"Buon Natale!" li accolse Snow, facendoli accomodare ed abbracciandoli tanto da fermare il respiro. I due si divincolarono maldestramente dalla presa ed andarono a salutare gli altri.
"Snow, quanto deve cuocere ancora questo arrosto?" chiese Sinuh guardando il forno mentre si sistemava il grembiule.
"Dieci minuti ed è cotto. Gli sformati?" si informò la moretta ritornando ai fornelli. Dalla cucina si sprigionavano profumi deliziosi.
"Li ho appena tolti, devono solo raffreddare." sorrise Sinuh mescolando il sugo.
"Bambini, non correte!" rimproverò David tornando dalla cantina carico di bottiglie.
Henry, Liam e Grace lo ignorarono correndo verso il televisore. Henry aveva ricevuto in dono un videogioco ed i tre non vedevano l'ora di provarlo.
"Serve una mano con i piatti, mia cara?" chiese Blue lasciando che Gold prendesse in braccio la piccola Ivy. Neal sorrise alla sorellina e si mise a farle il solletico sul pancino, con somma delizia della neonata, che rideva felice.
"Bae! Ha appena mangiato!" dissero Gold e Moe French scuotendo la testa, mentre Jasmine li guardava divertiti.
"Tesoro, li hai tu i pannolini?" chiese Hook cullando la piccola Sinuh, che piangeva.
"Ora li vado a prendere!" risposero Snow, David, Spugna ed Esmeralda in coro.
Killian levò gli occhi al cielo.
"Ho detto 'tesoro'" protestò. Esmeralda rise ed andò a prendere la borsa col cambio di Sinuh.
"Hai già dato il tuo regalo a David?" chiese Jefferson cullando Russel e Patrick.
"Non ancora, provvedo subito!" sorrise Albert baciando il compagno ed i figli.
L'ex sovrano allungò una busta al biondo principe e David gli sorrise, piangendo calde lacrime.
"È quello che penso che sia?" chiese il biondo aprendo la busta mentre sentiva il cuore riempirsi di gioia. Spencer si limitò ad annuire. Nella busta, firmato ed autorizzato da chi di dovere, c'era una richiesta di adozione approvata.
"Grazie.. papà." pianse David stringendo a sé Albert, che sorrise. Alla fine aveva ottenuto la famiglia che tanto desiderava. Sperò che il regalo che avevano comprato a Sinuh senior fosse sufficiente a dimostrare la gratitudine che provava.
"Buon Natale, figliolo. Non potevo che accettare la tua richiesta." sorrise l'avvocato.
"Ma quelle due dove sono? Il pranzo è quasi pronto!" domandò Snow, guardandosi attorno.
"Bambini, via quella playstation. Avete sentito la nonna/zia/cognata?" disse David. I ragazzini lo ignorarono nuovamente, rapiti dalle immagini colorate.
"Mammaaaaa! Dobbiamo portare subito Camila in ospedale! Le si sono rotte le acque!" urlò Lauren correndo fuori dal bagno.
Tutti i visi si girarono verso di lei.
"Le accompagno io poi torno.." sbuffò David mettendosi la giacca.
"Ma.. ma come, e gli altri?" balbettò Lauren, mentre Camila, con un lenzuolo avvolto a mo' di pareo sul pancione prominente, gettava la borsa per l'ospedale addosso alla fidanzata, rischiando di frantumarle uno zigomo.
"Laur, devo solo partorire e poi è Natale! Lasciali mangiare in pace!" sbuffò Camila, con il solito aplomb che la contraddistingueva. Trascinò la corvina verso l'uscita.
"Suvvia tesorino, non possiamo mica passare il giorno di Natale in ospedale, ti pare?" disse Snow portando in tavola una pentola enorme.
"Chiudete, che fa freddo!" brontolò Henry cercando di non far morire il suo personaggio.
"Henry Daniel Cabello! Spegni SUBITO quel videogioco e mettiti a tavola, ho autorizzato le nonne a picchiarti, se necessario!" rimproverò Camila, poi si girò verso Sinuh "ti mando un messaggio appena ho fatto. Tieni acceso quel diamine di cellulare!" disse poi.
Sinuh borbottò frasi sconnesse sull'ostica tecnologia del mondo moderno.
I commensali si accomodarono alle proprie postazioni, mentre nella fila di carrozzine i neonati gorgogliavano tranquilli.
"Tenetemi dell'arrosto! E anche la torta!" gridò Lauren prima che la porta si chiudesse del tutto.
"Non c'è dubbio, sangue del loro sangue. Nascere il giorno di Natale proprio all'ora di pranzo? Tsk. L'arroganza di Camila ed il tempismo di Lauren." brontolò Tremotino strafogandosi di sformato.
L'intera tavolata annuì.
Sinuh Cabello sorrise tra un boccone e l'altro. Nonostante i mille imprevisti era riuscita a dare a sua figlia il lieto fine che meritava.

A Little Bit Pregnant (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora