2 - By the way, I'm Elizabeth

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Dopo l'episodio di ieri capitato con Shaw, sono tornata a casa, o meglio dire fuggita, scappata, beh si quello che è, chiamatelo pure come vi pare, ma sono fuggita ancora una volta dalle mie emozioni.

Ebbene sì, io Elizabeth Harris sono una codarda.

Bene, stavo dicendo sono arrivata a casa in uno stato di imbarazzo mai provato, e mi sono buttata sul letto così come ero, e mi sono addormentata.

*driiin*

mi sveglio e spengo la sveglia che continua imperterrita a suonare, dopodiché mi alzo, vado in bagno e mi preparo per andare a scuola, indossando la mia divisa scolastica, applico appena un po' di mascara sulle ciglia, mi pettini i capelli, mi infilo le scarpe e corro giù in sala da pranzo per fare colazione, dato che come al solito muoio di fame.
Saluto come di routine, il mio maggiordomo Killian, e mi affrettò a consumare la mis colazione.
Quando finisco esco di casa ed entro nella limousine pronta per il mio secondo giorno, in quella che a stento riesco a definire come la "mia scuola".

Appena entro faccio per andare in classe che finisco per andare a sbattere contro qualcuno, facendo cadere tutti i suoi libri.

<< ma che... ! >> dico io ancora scossa dall'urto appena ricevuto, << scusami non volevo >> dice il mio interlocutore, anzi ora che riesco a mettere a fuoco posso dire che si tratta di una ragazza della mia età, con i capelli e gli occhi chiarissimi, leggermente più alta di me, snella e dai tratti del viso abbastanza gradevoli, ah quasi dimenticavo porta anche gli occhiali, che la fanno sembrare una secchiona.

<< no no sono io a dovermi scusare, non so proprio dove ho lasciato la testa stamattina. >> dico io accarezzandomi il collo con fare imbarazzato, allora mi affretto a raccogliere i libri che le ho patto cadere e glieli porgo, così lei fa per andarsene, quando io decido di rivolgerle la parola un'ultima volta

<< ehi tu, a proposito io sono Elizabeth, Elizabeth Harris >> dico sorridendole amichevolmente,
lei si gira e mi sorride a sua volta
<< piacere di conoscerti, io sono Faith, Faith Whitemore >> e detto questo se ne va.

Entro in classe e prendo posto vicino a Shaw, sono ancora molto imbarazzata da quello che è accaduto ieri, nel caso ve lo stavate chiedendo,
lui mi guarda come se stesse cercando di scoprire il motivo della mia fuga disperata,
<< non mi guardare così ti prego, odio quando fai quello sguardo>> gli dico con una calma quasi surreale,
<< così come, quale sguardo? >> dice lui alzando entrambe le sopracciglia per sottolineare il suo stato di confusione momentanea, << quello sguardo, quello che mi dice che stai provando a capire il perché della mia fuga di ieri >> dico io come se fosse ovvia la cosa, << allora per prima cosa, io non sto facendo nessuno sguardo perché questa è la MIA FACCIA, secondo non sto tentando di capire nulla, io ho già capito tutto>> dice lui sottolineando le ultime parole,
<< ah si, e dimmi cosa avresti capito?>> lo sto squadrando con lo sguardo,
<<semplice ieri sera tu sei scappata dai tuoi sentimenti, per l'ennesima volta>> dice lui con semplicità,
<< COOOSA, MA COME HAI FATTO? >> gli domando alzando la voce,
<< è stato semplice, quando sono entrato ho visto che avevi la testa appoggiata sul banco nascosta dai capelli, ti stavi chiudendo un te stessa con i tuoi tormenti interiori, la cosa è stata naturalmente confermata quando hai alzato la testa e subito ho notato le lacrime che ti rigavano il viso, in secondo luogo quando mi sono "scusato" tu mi hai abbracciato senza dire nulla, ma è stato un abbraccio fugace perché mi hai stretto forte e poi sei scappata via senza darmi spiegazioni, come se fossi stata scottata da quel contatto con me, con i tuoi sentimenti, e quindi sei fuggita via. >> dice lui con tono ovvio, io rimango a bocca aperta, è come se mi avessero preso a schiaffi e io non avessi avuto il tempo di reagire, mi ha sputato tutto ciò che aveva dedotto brillantemente in faccia, senza sentimenti, e non mi ha dato neanche il tempo di reagire.
<< sei senza cuore >> dico io arrabbiata, <<quindi? non ho sbagliato nulla? >> chiede lui alzando il sopracciglio destro, con fare interrogativo,
<< no nulla, complimenti ... >> ora il mio cuore è stato letteralmente gettato sul pavimento e calpestato, grazie Shaw, grazie per essere uno stronzo bipolare, davvero,
<< perché non ti ho fatto un favore? ti ho risparmiato di dovermi dire tutto no? >> dice lui cercando di capire,
<< NO, SHAW MALEDIZIONE, NON CAPISCI PROPRIO EH? LE PERSONE HANNO DEI SENTIMENTI, LE PERSONE HANNO UN CUORE, E ANCHE TU CE L'HAI, LO SO, PERCHÉ IO E TE SIAMO SIMILI, SIAMO FOTTUTAMENTE SIMILI >> gli sputo tutto quello che penso in faccia, tutta la verità, tutte le mie certezze.
Shaw rimane lì accanto a me a guardarmi confuso, sì confuso, fino a quando non entra una nuova prof e inizia a fare l'appello, e quando finisce si presenta
<< ciao ragazzi sono Mrs. Taylor, la vostra prof di Inglese >> dice lei con un sorriso forse un po' troppo tirato per essere sincero, questa è una falsa che non vi dico, ho già capito,
<< bene ragazzi vorrei ripassare i vostri nomi, facendovi dire anche i vostri Hobby >> dice lei entusiasta della sua idea,
inizia a far dire i nomi agli altri miei compagni di classe e quando arriva a me, non so proprio che dire
<< Ehm... Io sono Elizabeth Harris, mi piace leggere, ascoltare la musica e uscire con gli amici...>> dico tutto d'un fiato, che imbarazzo, ho sempre odiato questo genere di cose.

*driin*

era ora che finissero le lezioni, così prendo la mia roba ed esco dall'aula, e appena esco sento qualcuno che mi afferra per un braccio costringendomi a guardarlo negli occhi, è Shaw,
<< ascoltami, mi dispiace che tu te la sia presa in quel modo, ormai avrai capito che sono fatto così >> dice lui fissando o suoi occhi nei miei, << senti, non provare a scusarti, tanto so che poi farai comunque di testa tua >>
dico irritata, ogni volta che lo vedo mi si crea un conflitto interiore,
apre la bocca, sta per ribattere probabilmente ma viene fermato dall'arrivo di altre due persone, Faith e quello che ritengo essere il suo ragazzo, un ragazzo della stessa età di Shaw, alto, muscoloso, gli occhi cerulei e i capelli castani molto arruffati, i tratti del viso molto spigoloso, sembra il classico ragazzo dal quale faresti meglio stare alla larga.

<< ciao io sono Martin Clark, il ragazzo di Faith, sai mi ha raccontato del vostro incontro stamattina >> dice lui sorridendo, beh almeno sembra uno di compagnia,

<< ah si, un incontro un po' movimentato dato che le sono andata addosso come un'idiota >> affermo imbarazzata,
<< comunque...>> Faith prende parola
<< volevo invitarti a pranzare con noi, giusto per conoscerci un po' meglio>> dice sorridendo,
<< ci sarò >> affermo sorridendo,
<< ah, e ovviamente può venire anche il tuo ragazzo>> dice lei guardando Shaw, e detto ciò se ne va.

Io rimango lì abbastanza stupita da ciò che ha detto,
<< aspetta Faith, Shaw non è il mio... >>tento di dire, ma ormai lei era già lontana per potermi sentire, e vedo con la coda dell' occhio Shaw abbozzare un sorriso.


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