Dopo un po' mi risveglio dal mio stupore iniziale, ma nonostante ciò continuo a pensare alle parole che poco fa erano state pronunciate da Faith, "... il tuo ragazzo", suona così strano sentirlo pronunciare da qualcuno appena conosciuto, eppure mi era sembrato, per un momento, un piccolo, insignificante momento, che lei, Faith, avesse capito tutto con uno sguardo, tutto ciò che provo messo a nudo solo da uno sguardo, incredibile, certo anche io sono abile come Shaw e penso anche come Faith, ma è diverso quando non sei tu quello a capire tutto al volo, è diverso quando sei tu quello che viene privato di tutte le sue certezze, è diverso, è completamente diverso,
e dopo questa profonda riflessione mi desto dai miei pensieri.Io e Shaw decidiamo così di andare all'unico ristorante lì vicino in cui dobbiamo pranzare con i due ragazzi appena conosciuti, così appena entriamo vediamo Faith e Martin seduti ad un tavolo da quattro, così ci avviciniamo a loro e prendiamo posto al tavolo.
<< ehi come state? >> chiedo per rompere il ghiaccio ed iniziare una conversazione, << tutto bene grazie, e voi? >> mi risponde Faith cortesemente per poi rigirarmi la domanda, << molto bene >> dico io per poi rimanere in silenzio,
ed ecco che la conversazione si ferma, grande Elizabeth, così si fa,
<< allora raccontateci un po' di voi >> questa volta ad incominciare la conversazione è Faith, noto che è realmente interessata a saperlo, capisco dallo sguardo incuriosito che ha assunto,
<< beh non c'è nulla di tanto speciale da raccontare su di me >> dico facendo spallucce, << dai Elizabeth non dire così scommetto che qualcosa di interessante ci sarà da dire su di te >> dice Faith tentando di dissuadermi,
<< va bene va bene, sono la figlia di Grace Camille Harris e Noah Ethan Harris, penso li abbiate già sentiti, non per vantarmi ma sono molto ricchi e se posso aggiungere anche molto snob a mio parere, ma a volte sanno essere molto alla mano, ho un fratello gemello che si chiama Caleb e nulla abito in una villa nelle spettacolari campagne del Derbyshire e poi nulla, penso sia tutto ciò che c'è da sapere sul mio conto, e che mi dici di te Faith? >> appena finisco di raccontare rigiro la domanda alla ragazza seduta di fronte a me,
<< allora, inizio col dire che sono figlia due imprenditori che arrivano da fuori città, più specificamente dal Sussex, sono Jane e Stephen Whitemore, sono due ricchi sfondati e quindi lo sono anche io, sto frequentando la Winston Churchill Academy in quanto i miei si sono appena trasferiti qui per l'ennesima volta, e spero anche ultima,
bene penso sia tutto quello che volevo dire. >> conclude lei sorridendo calorosamente, nel frattempo arriva il cameriere, un uomo sulla trentina, alto e slanciato, portamento elegante, capelli neri tirati indietro con il gel accuratamente, baffi e pizzetto impeccabilmente ordinati, occhi marrone scuro, naso all'inglese e labbra sottili, che ci chiede cosa vogliamo ordinare dal menu, decidiamo di prendere tutti e quattro una pizza, così lui torna in cucina con il nostro ordine.
Decido di interrompere il silenzio,
<< Shaw e tu invece che cosa ci racconti? >> chiedo incuriosita al ragazzo seduto al mio fianco,
<< nulla, di speciale >> dice lui con tono ovvio, e poi aggiunge << nulla di cui ne valga la pena >>, e osservo i suoi occhi che per un secondo mi pare siano stati attraversati da un lampo di malinconia, solo per un secondo, ma devo essermi sbagliata, allora decido di cambiare soggetto e decido di rivolgere la domanda a Martin, il ragazzo seduto al fianco di Faith, che appena sente la domanda si siede in modo più composto e mi guarda attentamente come per cercare qualcosa, che però non trova, lo capisco dal suo sguardo, quindi inizia a parlare
<< sono Martin Clark, sono figlio di Matt Clark, l'avvocato più abile di tutta la Gran Bretagna a mio parere e di Nelly Clark, la modella di abiti da sera.
Vivo qui da quando ho quattro anni e sono fidanzato con questa stupenda ragazza da un anno e mezzo. >> conclude guardando affettuosamente Faith che ricambia l'affetto,sono proprio una bella coppia, ma qualcuno al mio fianco non la pensa allo stesso modo perché quando li vede fa una faccia alquanto schifata,
che bella faccia tosta che si ritrova a reagire così, dovrebbe almeno essere contento che ci abbiano invitato a pranzo per fare amicizia.Finalmente arriva il cameriere con la pizza,
CIBOOOOOO, alleluia, non ci vedevo più dalla fame. Iniziamo a mangiare chiacchierando del più e del meno,
sono davvero simpatici, sono felice di averli conosciuti.
Appena finito ci alziamo e andiamo a pagare il conto, e poi usciamo dal ristorante,
ma fuori sta praticamente diluviando, e non ho un ombrello fantastico, in più mi devo fare tre isolati a piedi in quanto non ci sono bus che passano a quest'ora,
che sfiga di merda, possibile che non me ne vada una giusta?
Comincio a camminare avvolta almeno nel mio cappotto, che è abbastanza caldo, per fortuna.
Cammino per quasi un isolato e mezzo quando sento un rumore di passi dietro di me, mi giro ma non vedo nessuno,
fantastico adesso mi immagino pure le cose,
continuo a camminare ancora per un po' e sento nuovamente il nitido rumore di passi alle mie spalle, stavolta mi giro più velocemente e mi ritrovo faccia a faccia con Shaw.<< cos'è ora inizi pure a pedinarmi?>> gli dico io con un tono un po' infastidito,
<< no semplicemente abito a un isolato da qui >> dice con il suo solito sorrisino<< si si certo, come no >> dico io, e aumento il passo per prendere le distanze da lui, che però mi raggiunge con due falcate e mi prende il polso per farmi girare, costringendomi a guardarlo negli occhi, quei dannatissimi occhi, meravigliosamente stupendi,
aspetta non posso aver pansato che gli occhi di Shaw fossero stupendi, Elizabeth riprendi,<< ascolta volevo finire di scusarmi siccome stamattina non ho avuto l'occasione dato che siamo stati interrotti.
Mi dispiace per averti trattato così, anche se devi ammettere che anche tu sei parecchio suscettibile eh? >> dice per poi scoppiare a ridere come un cretino,
<< e queste sarebbero le tue scuse, impegnati di più perché così sei solo senza cuore e basta >> mi giro e riprendo a camminare, ma vengo bloccata nuovamente da Shaw che mi si para davanti,
<< vedi sei suscettibile, e fattela una risata ogni tanto no?
comunque prima che il mio fantastico senso dell'umorismo prendesse il sopravvento, ti stavo chiedendo scusa,
scusa perché non ho il diritto di giudicare una persona se l'ho appena conosciuta,
scusa per averti rovinato il promo giorno di scuola,
scusa perché sono uno stronzo senza cuore e senza sentimenti,
scusa perché ti ho fatto piangere per ben due volte,
ed infine scusa perché credo di amarti. >> conclude così è mi lascia completamente senza parole, perché primo non mi aspettavo che lui stronzo com'è mi chiedesse scusa, secondo ha completamente ragione su tutto e terzo,
ha appena confessato di amarmi,
non ci sto ancora credendo, sono più confusa che mai,
ma Shaw non mi lascia neanche il tempo di pensare che si avvicina a me, mi mette una mano dietro il collo e mi tira a sé e mi bacia, un bacio pieno di disperazione e di tormento, uno di quelli per dirti " ho un tremendo bisogno di te", un bacio pieno di amore e di passione,
e io che se prima ero confusa ora lo sono di più, ma non so come o perché, ma io ricambio quel bacio...spazio autore:
scusate l'inattività ragazzi, ma sono stata molto impegnata con lo studio, ed è un periodo molto stressante per me, ma giuro che ora tenterò di aggiornare il prima possibile appena posso.
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What about us?
ParanormalQuando i dadi del destino vengono tirati, tutto il mondo rimane in bilico con il fiato sospeso, perché sa che nulla sarà più come prima. Quattro ragazze accomunate da una cosa: sono state private dei ricordi della loro vera identità e sono in cerca...