"Congratulations. You have survived
the war.
Now live
with the trauma."
Corro più veloce del vento per non farmi catturare. Corro come se non avessi mai fatto altro nella mia vita. Corro anche se i muscoli delle gambe minacciano di stirarsi e i polmoni bruciano.
Ma continuo a correre.
E' quello che sto facendo ormai da quattro mesi a questa parte, da quando siamo scappate da quel pazzo psicopatico di Zaccaria e i suoi adepti. Da quando abbiamo, o meglio Naomi ha fatto, saltare in aria qual posto infernale per poi lasciarcelo alle spalle.
Quattro mesi da quando io e le altre ci siamo separate per scappare e far in modo che se avessero catturato una delle altre, almeno non ci avrebbero catturate tutte e che quindi ci sarebbe stato qualcuno che sarebbe ritornato a prenderci.
Quattro mesi in cui corro senza sosta nel bosco.
Quattro mesi in cui non sono riuscita a contattare la mia famiglia che sarà stata preoccupata e che adesso probabilmente mi crederà morta da qualche parte.
Devo assolutamente avvertirli che non lo sono; il prima possibile.
La mia unica certezza è sapere che Naomi sta bene, grazie al nostro legame da Parabatai. Questo ci permette di comunicare anche telepaticamente e quindi ci teniamo in contatto tutti i giorni o quasi. So che è con Azazel, che tra parentesi, era stato rinchiuso in un'altra sezione del posto insieme a Ariel e Ezechiele (il custode di Naomi).
Per quanto riguarda Volchitsa e Alexia so che stavano bene, ferite a parte, quando siamo scappate; ma da allora di loro non ho più avuto alcun tipo di notizia. Spero solo che siano al sicuro da qualche parte, lontano dal pericolo.
Sopravvivere così da sola in un bosco non è difficile o meglio, dopo un po' ci si abitua. La parte più difficile è convivere con la solitudine e i pensieri che ne derivano.
Viktor. Sono passati tutti questi mesi e ho accettato il fatto che se n'è andato, così come ho accettato il fatto che non tornerà mai più, eppure una parte di me continua a rimanere ancorata al passato, rifiutandosi di andare avanti e voltare pagina. A volte mi sembra di vederlo che mi parla. Bello e spettrale; come uno spirito che cerca di dirmi che va tutto bene e che posso andare avanti. Ma non posso.
Voglio dire, so che non posso vivere per sempre nel passato perchè così non mi darò mai una possibilità di essere felice ma mi chiedo se effettivamente lo merito. No, non dopo tutto il male che ho fatto. Non dopo non aver salvato Viktor.
So che dovrei andare avanti perchè lui vorrebbe che lo facessi ma continuo a rimanere bloccata. Come se stessi affondando nelle sabbie mobili e più cerco di uscirne più ne vengo risucchiata e trascinata lentamente sul fondo.
E' da metà giornata che cerco di orientarmi in questa boscaglia fitta e tetra, cercando una fonte d'acqua dove poter bere e rinfrescarmi. Cercando possibilmente anche qualcosa da mangiare.
Seguo le tracce di muschio e l'odore di umidità grazie al mio olfatto sviluppato da lupo, fino a quando non mi ritrovo davanti ad un piccolo e limpido torrente. Alzo lo sguardo verso il cielo e ormai è quasi notte. Sono stata tutta la giornata in giro per questo dannato bosco a cercare l'acqua. Fantastico.
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What about us?
ParanormalQuando i dadi del destino vengono tirati, tutto il mondo rimane in bilico con il fiato sospeso, perché sa che nulla sarà più come prima. Quattro ragazze accomunate da una cosa: sono state private dei ricordi della loro vera identità e sono in cerca...