6 - The Darkest Half

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... Vorrei proprio capire cosa hanno da fissare queste due, ma ancora di più vorrei capire dove si è andata a cacciare Faith, non vorrei che si sia arrabbiata troppo per quello che le ho riferito a proposito di Martin.
Le due nuove arrivate prendono posto negli ultimi banchi in fondo alla classe, esattamente nella fila parallela alla nostra e iniziano a parla fra loro.
Intanto la prof. inizia a spiegare e io inizio a prendere appunti tentando di assimilare quanto più riesco della lezione, così non devo fare tutto il pomeriggio sui libri.
Finalmente arriva l'intervallo, così ho l'occasione di uscire fuori dalla classe e rilassarmi un po', naturalmente non prima di aver preso qualcosa da mangiare ( si si, lo so lo so, io penso solo al mio stomaco, ma ehi che ci posso fare, dovrò pur sopravvivere in qualche modo), quindi vado subito al bar vicino alla scuola e mi prendo la mia amatissima pizzetta, dopodiché torno a scuola e vado alla ricerca di Faith.
La trovo fuori nel piazzale della scuola appoggiata ad un albero intenta a provocare un gruppetto di ragazze saccenti, così mi avvicino per vedere meglio che succede.
Faith quando mi vede mi rivolge un sorrisetto alquanto inquietante e inoltre nei suoi occhi è cambiato qualcosa, una luce folle li fa brillare,
non sembra per niente la solita Faith.
<<ciao tesoro scusami per prima, anzi no non farlo è da deboli scusarsi. >> dice sorridendo nello stesso modo pricopatico di prima e poi aggiunge
<< ah, e sai una cosa, ho una gran voglia di uccidere una di quelle ragazzine, oppure potrei sperimentare qualche nuova tortura>> dice per poi tirare un'occhiataccia torva a una del gruppetto di ragazzine che improvvisamente inizia a soffocare, si accascia a terra mettendosi le mani intorno al collo e il suo viso assume un colorito violaceo, le sue amiche vedendo la scena sono pietrificate dalla paura, così decido di avvicinarmi alla ragazzina per aiutarla, sposto le sue amiche con forza, che intanto avevano formato un cerchio attorno a lei,
per farle arrivare un po' più di aria, vedendo che non cambia niente, istintivamente le metto una mano dietro il collo,
inizio ad avvertire un formicolio all'estremità delle dita, che poi si diffonde in tutta la mano, che inizia ad essere pervasa da un piacevole calore, molto forte ma piacevole e poi più nulla. Noto solamente che la ragazza che un momento prima stava soffocando ora si è rialzata e si è allontanata con le sue amiche come se nulla fosse mai accaduto.
<< vedo che qualcuno inizia a ricordare... >> sento dire alle mie spalle da Faith, ma quando mi giro per ribattere che io l'ho solo aiutata lei è già sparita.
Così decido di andare da Shaw, ma mentre sto andando Allison e Sam mi si parlano davanti, e che sue palle, ora cosa vogliono queste due?
<<  tu sei Elizabeth vero? >> a parlare è Sam la rossa, << certo, si sono io,
voi dovete essere Sam e Allison >> rispondo in modo pacato, << si siamo noi, ecco siamo venute solo per presentarci, ci sei sembrata cordiale>> continua Sam,
<< ah grazie, anche voi sembrate  simpatiche, se avete bisogno di qualcosa chiedete pure a me, comunque sia devo andare, ci vediamo dopo in classe, le saluto con un cenno della mano e raggiungo Shaw, lo trovo appena accanto all'ingresso dell'istituto, appoggiato al muro che si gira appena mi vede

<< come stai? >> mi chiede semplicemente,<< potrebbe andare meglio ma non mi lamento, a proposito, vorrei parlare di noi due >> dico arrivando subito al sodo, << sapevo me l'avresti detto prima o poi >> dice ovviamente con il suo solito tono sacce...

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<< come stai? >> mi chiede semplicemente,
<< potrebbe andare meglio ma non mi lamento, a proposito, vorrei parlare di noi due >> dico arrivando subito al sodo, << sapevo me l'avresti detto prima o poi >> dice ovviamente con il suo solito tono saccente, << si, volevo dirti solo che dovremmo andare più piano, che non dovremo correre troppo e conoscerci meglio, magari uscendo anche qualche volta insieme, se ti va >> dico esponendo i miei pe con chiarezza, << penso che non sia completamente diverso il mio modo di pensare, quindi potrei suggerire di uscire con te questo sabato se non sei impegnata con qualcun altro o con qualcos'altro >> dice piantando i suoi penetranti occhi azzurro-verdi nei  miei, aspettando una risposta,
<< sei un folle a pensare che mi vedrei con un altro ragazzo che non sia tu >> dico sostenendo il suo sguardo con aria di sfida,
<< non hai ancora risposto alla mia domanda >> dice con un tono di rimprovero, è palesemente impaziente, mi basta capirlo dal suo sguardo, << ci sarò certo>> dico mettendo fine alla sua attesa, per poi chiudere lì la conversazione e tornando in classe per l'inizio delle lezioni.
Le ultime due ore passano abbastanza velocemente, se non fosse per ka quantità sproporzionata di pagine da studiare di economia e gli esercizi di italiano come compiti per casa, è andata bene.
Torno quindi a casa e siccome sono a casa da sola tanto per cambiare, mi barrico dentro che della serie seconda guerra mondiale levati.
Decido quindi di preparare qualcosa da mangiare alla svelta dato che sto morendo di fame,
prendo dal frigorifero, quindi l'occorrente per fare una pasta all'amatriciana ed inizio a prepararla.
Una volta conclusa la preparazione del piatto, inizio finalmente a mangiare, vi giuro non vedevo l'ora,
una volta finito metto tutto in lavastoviglie, quindi mi dirigo in camera mia.
Penso che prima mi conviene fare tutti i compiti e poi riposarmi, e così decido di fare.
Dopo due ore e mezza di studio, finisco di fare i compiti e mi butto sul letto esausta, e senza accorgermene mi addormento.
Mi sveglio di soprassalto avendo sentito un rumore che proviene dal salotto al piano di sotto, so che non mi devo preoccupare perché sono estremamente convinta che siano i miei genitori finalmente di ritorno dal loro ennesimo viaggio di lavoro,
si non ve l'ho dettoa i miei sono spesso costretti anche per mesi a stare  fuori casa per lavoro, perché entrambi fanno dei lavori che richiedono continui spostamenti, infatti mia madre Grace lavora nel settore del Marketing mentre mio padre è a capo di una grande impresa di Turismo, quindi non sono mai a casa e io di conseguenza ho imparato a essere indipendente.
Scendo di sotto e vedo che ancora una volta le mia capacità di deduzione non mi hanno mai abbandonata, di fatti trovo mia madre e mio padre sulla soglia della porta che vedendomi scendere le scale mi sorridono amorevolmente, così gli corro incontro e li abbraccio forte, nonostante tutto un po' mi sono mancati, mi manca qualcuno con cui parlare quando sono a casa, è vero c'è mio fratello che compensa con la sua presenza, ma comunque loro sono i miei genitori e dovrebbero essere presenti, ma non lo sono, e di questo ormai me ne sono fatta una ragione.
Rimango quindi in salotto con loro a parlare di tutto quello che non ci siamo detti dall'inizio dell'anno scolastico, gli racconto di Shaw, di Faith e Martin, dei professori, delle materie, delle mie delusioni, dei miei obbiettivi e loro di contro mi raccontano i loro obiettivi raggiunti, e mi confessano di quanto io e Caleb gli siamo mancati. Dopo tutta questa chiacchierata torno su in camera mia dove mi infilo il pigiama e vado a dormire, ma appena chiudo gli occhi vedo lo schermo del mio telefono illuminarsi per l'arrivo di un messaggio, guardo

- Shaw:

Notte ❤️

Gli rispondo ricambiano il messaggio e mi addormento con un sorriso accennato sul viso.

~ scusate ragazzi la mia assenza, giuro che non sono morta, ero solo molto presa dallo studio, ma prometto di essere più presente,
fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e votare.

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