...Sentiamo la porta della classe spalancarsi e vediamo entrare Mr. David e Mr. Laitorne,
<< bene, noto con piacere che siete puntuali, possiamo iniziare il lavoro >> dice Mr. Laitorne.
<< Dovete in pratica riassumere i capitoli dell'ultima lezione di Economia e trovare un collegamento con il tipo di economia utilizzata nel periodo Rinascimentale, dopodiché dovete creare una presentazione con il sito che preferite ed esporlo alla classe >> spiega brevemente Mr. David.
E sti cazzi non ce li metti? Penso con tutta me stessa senza emettere fiato e rivolgo il mio sguardo perplesso a Faith che probabilmente si starà chiedendo come me, cosa diavolo abbiamo fatto di male per essere scelte a fare questa presentazione al posto, che ne so, di avere una vita sociale come tutti gli altri.
Disponiamo tutto l'occorrente sui banchi che per l'occasione sono stati uniti per avere un piano su cui lavorare più ampio, dopodichè iniziamo così a sfogliare il libro di economia, dividendoci le parti da riassumere. Io avrei fatto il primo capitolo e Faith il secondo.
Inizio a sottolineare con l'evidenziatore tutte le parti che reputo più importanti, cambiando qua e là qualche frase, cercando di renderle più comprensibili.
Dopo un bel po' di tempo passato a concentrarmi, inizio ad accusare i primi colpi della stanchezza, così la mia mente come naturale meccanismo di difesa inizia a vagare verso argomenti che hanno a che fare con tutto tranne che con il progetto sul quale sto lavorando.
Ti suggerisco di prestare più attenzione al vostro progetto Julia, quando lo esporrete non saremo così clementi nel giudizio.
Julia? Ancora con sto cazzo di nome!
E poi da dove diamine arriva questa voce? E' quasi come se provenisse dalla mia testa ma sono assolutamente certa di non averla pensata io; quasi come se ad occupare la mia mente ci fosse qualcun altro oltre a me e cazzo quanto odio quando qualcuno viola la mia privacy.
Volgo il mio sguardo verso Faith come per cercare una qualche risposta nella mia amica ma sembra quanto più concentrata possibile sul compito, dunque decido di voltarmi e nel farlo incrocio il mio sguardo con quello magnetico e severo di Mr. David che accenna, quella che sembra essere l'ombra di un sorriso.
Aspettate un attimo... Sto stronzo sorride, quasi come se sapessi, quasi come se...
ma ovviamente non può essere stato lui a parlarmi nella mente, o no?
Dio santo non sto più capendo nulla.
Cerco come meglio posso di scrollarmi di dosso questo pensiero malsano e mi ributto a capofitto nel progetto, cercando di tenermi quanto più occupata possibile.
E così trascorre un'altra mezz'ora, quando improvvisamente Faith fa uno scatto, come se avesse preso la scossa e si guarda attorno confusa, quasi cercando qualcuno con lo sguardo. Possibile che le sia successa la stesso cosa che è accaduta a me poco fa?
Così per mettere fuga a qualsiasi dubbio strappo un pezzetto di carta dal mio quaderno degli appunti e vi scrivo sopra un messaggio indirizzato alla mia compagna di sfighe, evitando così di attirare troppo l'attenzione dei prof su di noi.
"Hai sentito anche tu una voce nella tua testa, vero?" Appallottolo il pezzetto di carta e glielo lancio, facendolo atterrare proprio al centro del suo libro. Mi manda un'occhiataccia ma raccoglie subito il bigliettino e si affretta a leggerne il contenuto.
Sbianca. La vedo rileggere minuziosamente ogni parola, come se non riuscisse a credere a ciò che c'è scritto. Prende la penna, scrive di fretta la risposta al mio quesito e mi porge il biglietto.
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What about us?
ParanormalQuando i dadi del destino vengono tirati, tutto il mondo rimane in bilico con il fiato sospeso, perché sa che nulla sarà più come prima. Quattro ragazze accomunate da una cosa: sono state private dei ricordi della loro vera identità e sono in cerca...