23. "...Non Al Principio"

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"Oh andiamo Derek, sono ore che mi tieni bendato e con le cuffie alle orecchie, non so neanche se sei ancora qua oppure mi hai abbandonato in autostrada"

Come risposta Stiles avvertì una mano sulla sua coscia che lo rassicuró.

Derek era sempre lì.

"Si però io sono curioso e voglio sapere dove stiamo andando" Disse poi, mettendosi con le braccia incrociate.

Dopo ciò che gli sembrò un'eternità, percepì la macchina fermarsi e dopo poco si sentì prendere per un braccio.

Si tenne stretto al braccio muscoloso e capì subito che era Derek.

In quel momento voleva essere una cozza per potercisi appiccicare senza che nessuno lo guardasse male.

Fece per togliersi le cuffie, ma il licantropo fu più svelto e gliele rimise immediatamente. Poi si sentì trascinare.

Con le cuffie e la benda non riusciva a capire se fossero entrati da qualche parte o se fossero in un bosco o altro. Sapeva solo che Derek era accanto a lui e non aveva alcuna intenzione di lasciargli andare il braccio.

Dall'altra parte, Derek, era super felice di passeggiare per le strade di quel posto con colui che amava sottobraccio.

Era come un sogno per lui.

Ad un certo punto Stiles si sentì togliere le cuffie, ma Derek gli disse di tenere la benda.

Non erano ancora arrivati, ma il più giovane sapeva di essere entrato dentro un'edificio. Lo capiva dai rumori ovattati delle auto che provenivano dal fuori.

Percorsero un breve tragitto e poi si fermarono. Il ragazzo sentì chiamare un'ascensore.

Quando le porte si aprirono e i due ragazzi entrarono si misero in fondo alla scatola metallica, per evitare che eventuali altri ospiti potessero essere infastiditi da uno Stiles che inciampava nei suoi stessi piedi.

Passarono qualche minuto e ancora non scendevano, fino a quando non lo fecero e Stiles sentì solo molto silenzio.

Percorsero quello che gli sembrava un corridoio e poi Derek gli lasció il braccio, allontanandosi.

Stiles, nonostante sentisse che il licantropo non si era allontanato troppo da lui, si sentì come perso. Una nave senza bussola in mezzo all'oceano.

Sentì un rumore metallico. Non si impaurì perché gli sembrava di aver già sentito quel rumore. Almeno così credeva.

In quel momento Derek gli si riavvicinó e gli tolse la benda.

Stiles fece qualche passo oltrepassando la porta aperta, rotta sui cardini. Di nuovo.

Il panorama era stupendo e lo skyline di New York di notte era qualcosa di inimitabile.

"Non ci credo..." sussurró Stiles, a bocca spalancata.

"Beh, l'ultima volta che eravamo qui tu te ne sei scappato. Volevo riportarti qui per parlare con te" intervenne Derek, andando a sedersi su un blocco di cemento.

"Mi hai riportato sull'Empire State Building per parlare con me?" chiese incredulo Stiles.

Incredibile, ma vero, in quel momento Stiles non aveva più parole.

"Siediti qua" gli disse Derek, poggiando la mano vicino a lui.

Il minore si avvicinò e con un balzo non molto atletico raggiunse il licantropo.

"Cosa hai da dirmi di così importante da dovermi portare a New York?" Chiese Stiles dopo qualche momento di silenzio.

"In realtà dovrei chiederti un paio di cose, ma prima voglio parlarti" Disse, girandosi verso il ragazzino e guardandolo negli occhi.

Stiles fece lo stesso.

"Sai, ragazzino"

Il minore sorrise.

"Non sono mai stato bravo a parlare dei miei sentimenti, quindi non mi biasimare se ciò che sto per farti sarà il discorso peggiore nella storia dei discorsi" Derek fece una pausa, poi continuò.

"E spero vivamente che ciò che sto per dirti non ti farà scappare a gambe levate come l'ultima volta in cui ci trovavamo qua"

In risposta, Stiles, gli appoggiò una mano sulla coscia.

Sentitosi rassicurato, il maggiore continuò a parlare.

"Sono dei mesi che mi stai attorno e si, all'inizio non riuscivo proprio a sopportarti. Voglio dire, chi sano di mente riuscirebbe a farlo? Non io. Almeno non al principio.

Non mi è mai stato molto chiaro quando ho iniziato a vederti come qualcosa di più di un semplice membro del branco, ma da quel momento le cose si sono fatte assurdamente confuse. Ho iniziato a desiderarti in modi in cui non avrei neanche lontanamente immaginato di poter desiderare un altro uomo e tu rendevi tutto così fottutamente complicato. Con la tua irriverenza ed il tuo sproloquiare sono stati diversi i momenti in cui avrei voluto sbatterti prepotentemente al muro, ma fortunatamente mi sono sempre trattenuto.

Voglio che tu sappia che mi dispiace di averti mentito, di averti ingannato e che in un modo o nell'altro mi sentirò per sempre colpevole.

Tuttavia spero che da tutto questo macello possa uscirne qualcosa di buono, almeno tra di noi. So di aver sbagliato, anche se mi è difficile ammetterlo, so di sbagliare pure io, ma voglio per una volta nella mia vita fare la cosa giusta" Disse Derek, per poi accarezzare con la mano una guancia di Stiles.

"Per me adesso la cosa giusta sei tu. Voglio stare con te. Mi da fastidio quando un qualsiasi altro essere umano prova anche solo a respirare la tua aria e probabilmente se mi dirai di si tra poco dovrò tenerti chiuso in casa per non farti guardare dagli altri.

Stiles, mi sono fottutamente innamorato di te e non voglio fare più niente per nascondertelo, quindi"

Il licantropo adesso prese le mani di Stiles tra le sue e lo guardò dritto negli occhi.

"Stilisnki. Vuoi essere il mio fidanzato?" e detto questo tirò fuori un cofanetto dalla tasca.

Lo aprì ed al suo interno c'era una collanina, con un ciondolo a forma di Triskelion.

Per la prima volta, forse in tutta la sua esistenza, Stiles non aveva parole.

Ecco come si sentono gli altri quando stanno zitti allora

"Io... beh si non saprei, cioè davvero tu ma io pensavo che la risposta è si, ma sono confus-"

Derek non lo lasciò neanche finire di parlare che gli si avventò addosso baciandolo.

Un lungo bacio.

Molto lungo.

Uno di quelli talmente belli che la città di New York al confronto si sentiva a disagio.

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NOTE:

UN PARTO.

QUESTO CAPITOLO è STATO UN PARTO.

Scusatemi tantissimo per tipo gli anni che ci ho messo a scriverlo, è anche piuttosto corto e molto probabilmente deludente, ma ho dovuto lavorare e poi sto provando a farmi una vita sociale entrando nel gruppo di amici di crush (è più complicato del previsto) e niente, sono una persona orrenda.

GRAZIE A QUELLI CHE ANCORA SONO VIVI DOPO QUESTA ATTESA ETERNA E CHE QUINDI POTRANNO CONTINUARE LA STORIA.

(Entro la prossima settimana vedo di farvi avere anche l'epilogo, ma non posso promettervi nulla)

grazie per la comprensione,

xoxo, Maik

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 06, 2019 ⏰

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