Non riusciva a capacitarsi della situazione.
Non poteva essere.
Non doveva andare male così...
Lui e Derek erano entrambi ammanettati, sporchi di terra e di sangue, seduti ad un tavolo della stazione di polizia di New York.
La stanza era stata chiusa a chiave poco prima da un'agente di polizia, lo stesso che aveva acceso la videocamera, puntata inquietantemente su di loro.
"Styles, va tutto bene. Fai parlare me e non succederà niente di male" Sussurrò sotto i baffi il licantropo, consapevole di essere ascoltato e tenuto sott'occhio da un qualche ispettore, dietro quello specchio.
Il ragazzo annuì appena, completamente sotto shock.
Cosa avevano fatto?
Cosa?
All'improvviso un agente entrò di prepotenza nella stanza. Aveva l'aria di aver appena inghiottito un limone intero.
"Derek Hale e, ehm... Stilinski..." Disse cercando di leggere il nome dell'umano.
Derek accennò un sorriso.
"Incomincerei con l'interrogatorio" L'agente si schiarì la voce.
"Siete accusati dell'omicidio dello sceriffo Stilinski, della contea di Beacon Hills"
🐾🐾🐾
*qualche ora prima*
Stiles alzò lo sguardo sorpreso ad un baccano assordante proveniente fuori dalla stanza. Sembrava che si stessero affrontando due branchi di lupi.
Tuttavia quando vide aprire la porta, di lupo ne vide solo uno, ed era il suo lupo mannaro.
Lo squadrò da capo a piedi, aveva qualche ferita, ma niente di grave.
"STILES! Non posso liberarti, da quelle catene" Disse entrando e squadrando i pezzi di ferro che tenevano legato l'umano.
"E vediamo... " Disse d'impeto Stiles, non gli pareva il momento di essere impertinente, ma non poteva farci niente. Era la sua natura.
"Com'è che dovrei liberarmi da solo?" fece in tono sarcastico.
Era felice di vederlo.
"Dai provaci, ce la puoi fare. Io non posso perché il ferro è stato strofinato con dello strozzalupo. Però credo in te, ne hai le capacità" Disse sorridente e al contempo preoccupato. Lo stava rassicurando.
Adesso era triste.
Quello non era Derek.
Non gli avrebbe mai parlato in quel modo, neanche se lo avesse sconfitto a qualche specie di sfida. Inoltre se le sue catene fossero state impregnate di strozzalupo, non capiva come avesse fatto a liberarsi lui. Le cose non tornavano.
Stiles si accigliò. Tenne il gioco.
"Non ci riesco Der, non sono abbastanza forte. Non come te almeno" Disse parlottando, strattonando un pò le catene.
"Scappa, non parlerò a nessuno dell'Antidoto. Neanche sotto tortura" Disse serio.
Vide dello stupore sul volto dell'altra figura, segno che era dalla parte dei cattivi.
Stiles sorrise vittorioso mentre mormorava:
"Chiunque tu sia, puoi tornare ad essere te stesso"
"Vorrei" iniziò Derek
"ma non riesco a tenere la mia forma. Guarda che bello!" Disse poi, trasformandosi in maniera raccapricciante nella fotocopia di sua madre.
"BASTARDO" Urlò furioso il ragazzo.
"Lascia in pace mia madre!" continuò poi.
Fu quando si trasformò in suo padre che accadde ciò che proprio non si aspettava.
Derek, quello vero stavolta, almeno sperava Stiles, balzò sull'individuo e lo fece cadere a terra.
Sembrava molto resistente e forte, ma era svenuto e del sangue usciva dal punto in cui la testa toccava il pavimento.
"Stiles" sussurrò il licantropo, andandolo ad abbracciare. L'umano gli vide delle lacrime sulle guance.
"Derek, so che tieni a me, ma slegami e andiamocene di qua. Controlliamo che sia vivo quello" Disse indicando prima le manette, poi la porta ed infine la figura col volto di suo padre.
Il licantropo lo slegò e tornò ad abbracciarlo. Poi si staccarono e gli sussurrò sulla fronte.
"Non scappare mai più da me"
Stiles sorrise.
Entrambi smisero di sorridere quando sentirono il polso di quello che il ragazzino aveva scoperto fosse il fratello di Derek.
Era morto.
Dovevano portarlo via di lì e così fecero. Appena usciti da quella specie di sotterraneo si ritrovarono in un bosco e il maggiore iniziò a scavare una buca.
Entrambi si erano sporcarti di sangue nel trasportare il corpo morto fino al punto scelto e adesso stavano per riporlo, quando sentirono delle sirene.
Stiles, preso dal panico, fece cadere il corpo nella buca ed iniziò a tirare terra sul cadavere, per tentare di coprirlo il più possibile.
Mancava solo da coprire il volto, quando sia Derek che lui si sentirono prendere alle spalle ed ammanettare. Di nuovo.
"Fermi tutti! Siete in arresto. Avete il diritto di rimanere in silenzio. Ogni cosa che direte potrà essere utilizzata contro di voi in un'aula di tribunale" urlò un agente, trascinandoli fuori dal bosco e conducendoli in due auto separate. I due si scambiarono uno sguardo e si scoprirono entrambi spaventati e colpevoli.
Sarebbero andati in prigione e non ci sarebbe stato il minimo straccio di prova che li avesse potuti scagionare.
Stiles, dentro l'auto, scoppiò in un pianto di paura, frustrazione e dolore.
🐾🐾🐾🐾
Note:
E siamo a 850 letture ed io piango perché si.
Non mi aspettavo che questa storia arrivasse così lontano, soprattutto a causa della mia scarsa costanza nell'aggiornare.
Voglio ringraziarvi un mondo, pensavo di essere felice a 300 letture e adesso siamo quasi al triplo. Vi adoro tutti quanti, seriamente.
DETTO QUESTO
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, commentate e fatemi sapere se vi piace.
Avevo pensato di fare un qualcosa di speciale tipo ask characters a 1000 letture, but I don't know...
COMUNQUE MI DILUNGO TROPPO.
A presto, vi voglio bene,
Zau
STAI LEGGENDO
We Were Drunk - Sterek
Fanfiction"Stiles si svegliò confuso quella mattina. Si trovava su un divano che gli sembrava di aver già visto da qualche parte, ma non gli veniva in mente dove. La testa gli girava da far paura e non appena accennava a mettersi in piedi, ricadeva goffamente...