A scuola quella mattina aveva legato un pò di più con Theo. Non sembrava un cattivo ragazzo, nonostante quello che sapeva pensasse Derek.
"Sai Stiles, sei molto simpatico e mi piaci. Forse dovremmo uscire qualche volta" gli disse il biondo ammiccandogli per poi chiudere l'armadietto.
Si erano anche scambiati i numeri di telefono e per questo si misero d'accordo per uscire la sera seguente. Il martedì.
"Okay, Theo. Ci vediamo domani" disse Styles per poi andarsene.
Arrivò in cortile e raggiunse velocemente la Jeep. Una volta montato e messa in moto, partì verso casa sua.
Era ovviamente ancora molto scosso.
Quella mattina Derek gli aveva fatto una confessione in piena regola, ma ovviamente lui non sapeva che fosse sveglio.Non riusciva a capire neanche perchè, se davvero era quello, ciò che l'alpha provava, lo tenesse così lontano da sé. Dopotutto era stato proprio lui ad avergli fatto la predica sul non avergli detto della sua attrazione verso di lui.
Smise di pensarci, perchè era sicuro che il suo cervello sarebbe esploso da un momento all'altro.
🐾🐾🐾
"Hey Peter, quanto tempo che non ci sentiamo eh? Come sta il mio zio prefer-"
"Derek, cosa vuoi?" taglió corto suo zio.
L'alpha guardò fuori dalla finestra, la cornetta ancora attaccata all'orecchio.
"Ho bisogno di alcune informazioni extra su una persona. Hai ancora il numero di quel tuo amico?" disse sottolineando la parola 'quel'.
🐾🐾🐾
Ed il martedì sera arrivò in un batter d'occhio.
Stiles era davanti a casa di Theo nella sua Jeep, aspettando che fosse uscito.
Quando lo vide uscire mise in moto l'auto.Il biondo entrò nella Jeep lasciando un bacio sulla guancia del guidatore, che rimase leggermente sorpreso.
Dopo i saluti, partirono verso il ristorante che avevano precedentemente prenotato. Nonostante l'imbarazzo iniziale, i due presero subito a discutere amichevolmente dei loro panini preferiti.
Scherzano e risero finché non arrivarono, ed una volta parcheggiata l'auto, entrarono nel ristorante completamente in stile anni 50, con tanto di cameriere in pattini a rotelle.
I due chiesero del loro tavolo ed andarono immediatamente a sedersi.
La serata fu piacevolissima, con qualche toccatina di mano di qua e di là. Addirittura ad un certo punto Stiles si fece imboccare una enorme forchettata di patatine da Theo, che sorrideva compiaciuto.
All'ora di andare via, il biondo insistette nel pagare il conto, e poi se ne tornarono a casa.
Arrivati davanti casa sua, spense l'auto, guardando il passeggero di fianco a lui.
"Sai, Theo. Non pensavo di passarla così bene la serata" disse poi sorridendo.
"Mi sono divertito molto, grazie Stiles" disse l'altro.
Il moro rise.
"Grazie te lo dico io per aver pagato la cena. Sul serio quelle Donuts costavano 15 euro l'una? Se lo avessi saputo avrei evitato" disse facendo facepalm.
"Stiles, ti ringrazio perchè mi fai stare bene" rispose l'altro d'un tratto.
Eh ma che frasi fatte.
"Anche io con te sto bene" Sorrise il figlio dello sceriffo.
E detto questo iniziarono ad avvicinare i loro visi. Sempre più vicini finchè non unirono le loro labbra.
Stavolta fecero incontrare anche le loro lingue, che si stavano esplorando a vicenda.
Quando si staccarono per riprendere fiato vennero quasi accecati dalla luce dei fari di una macchina.
Pochi secondi dopo, Stiles vide Theo catapultato fuori dalla sua auto. Derek sopra di lui che lo prendeva a pugni.
Scese di corsa per raggiungerli e si mise ad urlare, tentando di fermare il più grande, che aveva preso la faccia del biondo come se fosse un punching-ball.
"Derek! Smettila subito!" urlò il moro cercando di fare il più possibile, inutilmente.
Quando l'alpha terminò i colpi, Theo era a terra sanguinante, probabilmente privo di sensi.
"Si può sapere che cazzo fai?" disse il ragazzo sbraitando al licantropo.
"Io invece vorrei tanto sapere cosa diavolo avevi intenzione di fare te, mi pareva di essere stato chiaro di vietarti di vederlo. Adesso a maggior ragione che ho più di un motivo" fece l'altro, sbottando.
Stiles doveva avere una faccia abbastanza confusa, perchè l'altro decise di spiegarsi meglio.
"Siccome non mi fidavo di quel tipo" disse indicandolo a terra "Ho deciso di fare delle ricerche su di lui. E sappi, tesoro mio, che non è proprio il prototipo del ragazzo della porta accanto" fece con sguardo fiero.
"Cioè?" chiese curioso Stiles.
"Cioè in realtà è un licantropo, cosa che già avevo percepito quando te lo avevo strappato di dosso la prima volta, ma non solo. Fa parte di un branco che vuole prendersi il territorio di Beacon Hills, e lui è la talpa che si era infiltrata per attaccare dall'interno" concluse l'alpha.
"Ma posso per una volta pensare per me? Per una volta che trovo qualcuno a cui piaccio, poichè sta antipatico a te, allora devo categoricamente evitarlo?"
Chiese il moro sbalordito."Lui non è sicuramente l'unico a cui piaci" disse tranquillamente Derek, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.
"Ah si infatti ho la coda di uomini e donne che mi vengono dietro sbavando guarda. Ce li vedo" disse ironico il ragazzo.
"Non importa piacere a tante persone, ragazzino. L'importante è che tu piaccia a me"
Ma
Cosa
Chi
Dove
Perchè
La situazione era abbastanza confusionaria di suo, mettici quelle informazioni o la scoperta della volontà di circondarsi involontariamente di licantropi, fatto sta che Stiles montò nella sua Jeep, andandosene lasciando tutti li, non proferendo parola.
🐾🐾🐾🐾
Note:
Capitolo un pò più lungo del solito, ma altrimenti sarebbe stato troppo noioso.
Stellinate gente! Mi raccomando!
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We Were Drunk - Sterek
Hayran Kurgu"Stiles si svegliò confuso quella mattina. Si trovava su un divano che gli sembrava di aver già visto da qualche parte, ma non gli veniva in mente dove. La testa gli girava da far paura e non appena accennava a mettersi in piedi, ricadeva goffamente...