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~Sola.~

Copro le mie orecchie con le mie piccole mani cercando di impedire che le forti urla mi facciano rimanere sorda. Mordo il mio labbro inferiore per impedire che i miei singhiozzi si sentano. Mi rannicchio ancora di più tra i fornelli e frigorifero dove mia madre mi ha nascosta,avvertendomi di non fare rumore. Le urla continuano ad arrivare dal soggiorno, dove mamma e papà continuano a discutere con persone mai viste in vita mia, le grosse e fredde voci entrano nelle mie orecchie e percorrono tutto il mio corpo facendomi venire i brividi.
Salto sul posto quando sento un forte rumore e immediatamente sento mia madre piangere. Voglio uscire a cercarla,ma le sue parole mi dicevano di stare ferma e che non faccia rumore, mi fanno restare ferma. Desidero solo che questo finisca presto, non so per quanto potrò resistere. Un'altro forte rumore si sente, uno diverso dal precedente e sento un urlo da parte di mia madre.
"Joohn!" Mia madre urla il nome di mio padre mentre piange disperatamente,qualcosa cade a terra e brividi percorrono tutto il mio piccolo corpo,le lacrime scendono dai miei occhi. Sento ancora rumore,urla di mia madre e parolacce. Porto le mie gambe al petto e nascondo il viso tra di esso. Sento dei passi che si avvicinano,la paura invade i miei sensi. E se mi trovano?
"Leina!" Alzo lo sguardo al sentire la voce di mia madre,trattengo un urlo,il suo viso è sfigurato e una sostanza rossa copre tutta la sua faccia.
"Mamma!"
"Shhh non parlare." Dice prendendo la mia mano e obbligandomi ad alzarmi,mi posizione dietro di lei e mi fa camminare piano mentre usciamo dalla cucina entrando così nel salotto,un urlo esce dalla mia bocca quando vedo il corpo di papà sopra una pozzanghera di sangue,i suoi occhi senza vita sono aperti,guardandomi.
"Papà!" Mamma congela sul posto e mi tira a se con più forza.
"C'è ancora qualcuno." Sento delle voci da un'altra stanza della casa. Mia madre mi prende tra le braccia e inizia a correre fuori dalla casa,l'oscurità della notte ci circonda. Entriamo nel bosco che circonda casa nostra.
"Leina ascoltami bene." Dice vicino al mio orecchio dato che la sua voce esce senza forze. "Voglio che tu corra,che tu corra il più velocemente possibile non girarti e non tornare,succeda quel che succeda non ritornare e non cercarci." Piange. Perché dici questo mamma? Sento delle voci dietro di noi che ci ordinano di fermarci. "Non piangere Leina,devi essere forte e vivere." Un suono acuto mi stordisce,mamma cade a terra insieme a me. "Corri Leina!"
"Mamma!" Prendo le sue mani cercando di sollevarla.
"Corri figliola." Dice un'altra volta con le lacrime agli occhi. "Non lasciare che ti prendano,non piangere più e si forte."
"Mamma!" Gli tiro ancora,le voci si sentono sempre più vicino.
"Leina," Prende il mio viso obbligandomi a fissarla. "Promettimi che qualunque cosa accada,sarai forte e ti manterrai in vita."
"Lo prometto." Dico sapendo che questa è la fine.
"Adesso corri!" Le sue mani lasciano le mie e mi spinge fortemente,pulisco le lacrime che mi cadono sulle guance. Vedo delle ombre che si avvicinano.
"Eccola lì!" Urla una voce.
"Leina corri!" Urla mia madre quando vede che non mi sono mossa,un ombra è in piede dietro di lei,alzo lo sguardo e incontro quella del demonio. Si,quella persona è un demone. E' buio,ma la poco la luce della luna mi permette vedere che i suoi occhi sono fissi su di me,le mie ginocchia iniziano a tremare,un sorriso si fa spazio tra il suo viso.
"E' qui la bambina!" Gli sento dire,mentre allunga una mano verso di me,il suo tocco mi da una scossa e inizio ad urlare con tutte le mie forze. "Perché." Indietreggia all'improviso per le mie urla,cerca di prendermi nuovamente,ma faccio qualche passo indietro impedendoli di prendermi. "Andiamo piccola vieni qui." Si avvicina a me,inizio a urlare dimenandomi perché mi lasci,gli mordo la mano e mi lancia a terra.
"Ti pentirai per questo bambina stupida." Dice massaggiando la sua mano.
Cerca di prendermi un'altra volta,ma le braccia di mia madre glielo impediscono.
"Leina vattene via." Dice prima di ricevere un calcio,distolgo lo sguardo. "Vattene,vattene!" La sento dire,mi giro e inizio a correre.
"Dove credi di andare piccola,vieni qui." Un'altro suono stordante e so che non vedrò mai più mia madre. Corro il più velocemente possibile. Non posso ascoltare niente che non sia la mia respirazione,le mie lacrime ostacolano la mia vista e non riesco a vedere il cammino. Mi scontro con un'altro ramo che mi grafiano,faccio il possibile per correre più veloce senza scontrarmi con gli alberi,all'improviso le mie gambe cedono e cado. Il mio corpo rotola e ricevo molti colpi prima di fermarmi. Senza fare caso al dolore continuo a correre. Corro ancora ma il dolore alle gambe mi fanno smettere,cado colpendo le ginocchia a terra e mi appoggio ad un arbusto. La mia respirazione accelera e i battiti del mio cuore mi stordiscono,ma poco a poco ritornano alla normalità.
Silenzio totale.
Non sembra che qualcuno mi stia seguendo,solo si sente il rumore dei rami che sbattono per il vento e dei grilli che cantano. Mi sdraio sul pavimento freddo in forma fetale,il mio corpo non smette di tremare,non so se è per il freddo o per quello che è successo. L'immagine di papà per terra bagnato di sangue ritornano nella mia mente. Lui era un uomo buono,mi amava molto,mi dava quello che volevo e non mi privo mai di niente. E mamma aveva sempre cura di me,dicendomi di non fare quello,di non fare l'altro per paura che io possa farmi male,anche lei era molto buona e mi ha protetta fino alla fine. Si fino alla fine,perché nonostante i miei cinque anni so perfettamente che la loro vita è finita e che mai più gli rivedrò. Il dolore di quel pensiero è insopportabile,il cuore mi fa male e una spaventosa sensazione preme il mio petto. Voglio piangere,ma non lo faccio. Non devo farlo,se lo faccio mi troveranno e ho promesso a mamma che sarei stata forte e che sarei sopravvissuta.
Il freddo del mattino mi fa svegliare. Ho dormito per terra e non ho cambiato posizione. Tutto il corpo mi fa male e l'aria fredda congela il mio sangue. Mi alzo da terra e mi guardo intorno. Bene...sembra che hanno smesso di cercarmi. Passo più volte le mani ai lati delle mie braccia nel tentativo di tenermi al caldo e inizio a camminare. Non so dove andare,ma cammino solo in direzione contraria di casa mia. No...non potrò mai più chiamarla casa. Mi viene un groppo in gola quando ricordo gli avvenimenti di ieri sera,ma ancora una volta non piango. Dopo aver camminato,arrivo alla strada,la conosco so che mi porterà alla città. E' l'unica strada che colega la mia vecchia casa con la città. All'improviso sento il suono delle sirene e guardo che ci sono anche le pattuglie e l'ambulanza. Esco dalla strada e mi nascondo tra gli alberi. Vedo passare una dietro un'altra ad una velocità incredibile. So perché sono qui e so anche dove stanno andando. Mamma e papà sono morti,sono stati uccisi da uomini cattivi e non so nemmeno il perché. L'unica cosa che so è che io sono sola,sono sola...sola.
Il mio corpo inizia a tremare violentemente,lo so e lo sapevo,non gli rivedrò mai piu,ma ora inizio ad affrontare la realtà è il panico invade i miei sensi. No,non voglio! Non voglio stare senza loro! Le lacrime cadono come a fiumi,non posso trattenerle,non posso controllarmi. Mi spavento quando sento un urlo,ma l'urlo viene dal mio interiore. Sto urlando,piango incondizionatamente. Il dolore mi invade,una cosa mai provata prima,una cosa insopportabile. Mi lancio per terra,il mio corpo è fuori controllo,sento bruciare dentro di me. La disperazione mi ha preso e le mie mani sono sopra i miei capelli e gli tiro con forza,i muscoli del mio stomaco si contraggono ancora e ancora. Il mio pianto e disperato e non vuole fermarsi,non avevo mai pianto cosi,la gola brucia e la testa mi scoppia.
"Mamma,papà!" Non voglio lasciargli,non voglio stare da sola,non voglio essere forte,voglio solo che qualcuno venga mi abbracci e mi calmi,ma non c'è nessuno,sono sola...mi hanno lasciata da sola in questo mondo,non c'è nessuno. Nessuno mi darà mai amore,ne mi curerà,ne dormirá con me...no...mai più. Io...sono sola.
All'improviso il mio corpo si rilassa e smette di muoversi,la mia respirazione ritorna normale e a quanto pare sono rimasta senza lacrime. Mi sento stanchissima e il mio corpo pesa così tanto da non potermi alzare. Sembra come all'improviso non mi fregi più niente. Ne respirare ne vivere. Resto li a terra osservando cielo come se fosse la cosa più interessante del mondo. Ero da sola e lo sarei stata d'ora in poi è allora perché devo sforzarmi a respirare?

AVVISO.
QUESTA FANFICTION NON È MIA LA STO SOLO TRADUCENDO. SPERO VI PIACCIA E BUONA LETTURA.

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