Capitolo ventotto. (PARTE IV)

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"Ho detto no al sesso." Dico.

"T-tu...non vuoi fare sesso." Inizia a parlare Robìn chiamando la nostra attenzione. "Quello che vuoi tu...è..." le sue guance si colorano di rosso prima di completare la frase. "E' fare l'amore?" Katia e io la guardiamo stupite, lei..se n'è resa conto.

"Ora capisco!" Esclama Katia scontrando il pugno con il palmo della sua mano. "Non vuoi fare sesso per piacere..tu quello che vuoi è farlo per amore."

"Non è cosi." Esclamo totalmente imbarazzata.

"No?" Entrambe mi guardano con sorpresa.

"Non posso continuare con questa conversazione!" Dico mettendo il viso tra le mani.

"Ma non ti fa pena." Dice Robìn timidamente. "E' molto bello.."

Si è bello, ma loro non hanno idea della vita che ho..non incontrerò mai una persona che mi ami e mi chieda di sposarlo e fare l'amore...si, si è cosi ridicolo lo so ma sono un'assassina pazza, psicopatica, malata di mente e tutto quello...ma non sempre lo sono stata e anche se sono stati solo cinque anni che sono stata con i miei genitori, loro mi hanno insegnato che il sesso e fare l'amore sono due cose diverse e ricordo esattamente com'è stato:

Mia cugina Clarisa e io stavamo nella mia stanza giocando con le bambole mentre mio cugino Christopher, fratello maggiore di Clarisa, era nel salotto, i miei erano usciti ed eravamo nella responsabilità di lui in quel tempo aveva sedici anni, scesi correndo verso la cucina quando mi venne fame di schifezze, quando ritornavo guardai verso il salotto dove Christopher vedeva la televisione e allora tutti i dolci caddero dalle mie mani e il mio viso fece una smorfia disgustata al vedere quello che un uomo e una donna facevano dentro lo schermo. Schifata da quello raccolsi tutti i dolci e salì nuovamente nella stanza. Quando i miei genitori tornarono e Christopher e Clarisa se ne andarono gli raccontai quello che avevo visto e innocentemente e con grande curiosità gli chiesi perché quelle persone stavano facendo quello, loro si guardarono nervosi e si sedettero nella sala e papà mi fece sedere imbraccio.

"Ascoltami dolcezza." Cominciò mamma. "Sei molto piccola per aver visto quelle che hai visto, ma devi sapere che quello che stavano facendo quell'uomo e quella donna si chiama sesso."

"Sesso." Ripetei provando la parola nella mia piccola bocca.

"Tu non devi mai fare sesso!" Disse rapidamente mio padre e mamma rise divertita.

"Quello che tuo padre vuole dire e che il sesso si fa per portare a termine l'egoismo e per soddisfare il desiderio di ognuno di noi e quello non va bene. Quello è un atto intimo che lo devi fare con la persona che desideri passare il resto della tua vita."

"E solo dopo che ti sarai sposata... non prima!" Disse nuovamente papà e mamma risse ancora.

"Quando crescerai e incontrerai a un uomo che sia speciale per te e tu gli voglia bene e lui ti corrisponda, la cosa più sicura che lui ti chieda che tu sia la sua ragazza, se l'affetto cresce e diventa amore allora probabilmente ti chiederà che ti sposi con lui e allora voi farete una cosa simile a quello che hai visto solo che sarà con un altro significato e a quello non si chiama sesso, si chiama fare l'amore praticamente è la stessa cosa, ma il motivo e il significato sono molto diversi. E anche facendo quello nascono i bambini... tu sei nata dopo che tuo padre e io ci unissimo fisicamente per il gran amore che avevamo."

"Figlia ricorda." Parlò mio padre e lo guardai attentamente. "Sesso no...fare l'amore si...ma solo dopo che ti sarai sposata!"

"Smettila Benjamin!" Disse mia madre ridendo mentre io gli guardavo con la faccia di wtf?

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