Capitolo dieci.

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~Riccordi di un passato scuro.~

Ricordo il giorno in cui Rodrigo mi disse che avrei avuto una nuova casa e amici. ‘Amici’ non avevo mai sentito quella parola e non ne capivo il significato. Avevo solo quattro anni e avevo capito che non c’era nessuno al mondo a chi importassi e che per vivere servivo a ‘loro’ e non ho mai saputo chi fossero ‘loro’ ma sempre ho saputo che la mia vita gli appartenesse.

Ricordo che era un giorno molto caloroso quando Rodrigo e io facemmo un lungo viaggio, arrivammo a una enorme casa situata al di fuori di una piccola città, era ricoperta di alberi che la mantenevano nascosta alla vista. C'erano molte abitazioni e un enorme giardino che sembrava un campo di allenamento. Mi sorpresi al vedere che non ero l’unico bambino. C’erano molti bambini e bambine, grandi e piccoli, anche se devo dire che ero io il più piccolo. Erano aggruppati in piccoli gruppetti di sei; tre bambini e tre bambine e ogni gruppo era liberato da un altro bambino più grande. Tutti i gruppi lottavano tra di loro in maniera selvaggia e atroce. Non era una lotta d’intrattenimento, era una lotta di vita o di morte. Mi misero in un gruppo di ‘nuovi’. Ma eravamo solo cinque ragazzi o è quello che credevo. C’erano due bambine gemelle come della mia età; avevano grandi occhi caffè scuro e c’erano due bambini di sei anni di pelle chiara e occhi neri e l’altro era più grande,aveva otto anni ed era biondo da occhi blu come il cielo. I loro nomi: ‘Dana, Hana,Tom e  Niall.'

I primi tre avevano lo stesso sguardo come me : vuoto. Pero Niall era differente, i suoi occhi brillavano di vita e le sue labbra dipingevano una smorfia sconosciuta per me: un sorriso. Lui era come una strana creatura, qualcosa di sconosciuto per me. Fu lui a parlare per primo. ‘Ciao’ fu quello che usci dalla sua bocca accompagnata da quella strana smorfia. Noi tre ci limitammo ad osservarlo in silenzio.

Mentre io rimanevo perso davanti a quello strano essere, Rodrigo arrivò accompagnato da un altro signore; un uomo alto e magro di pelle bianca e capelli neri come la notte, il suo nome; Saùl. Insieme a lui c’era una bambina di pelle bianca come la neve e lunghi capelli neri come quelli di Saùl, con occhi grandi e marroni che quasi sembravano rossi, il suo nome: Shannon. Lei era diversa da tutti gli altri bambini presenti, era pulita e nutrita e aveva bei vestiti. Il suo sguardo percorse il luogo mostrando disprezzo per tutti i presenti, si fermò in noi cinque e studiò accuratamente tutti i presenti.

"Sono i tuoi nuovi giocattoli." Gli disse Rodrigo. Lei sorrise diabolicamente e camminò verso di noi. Io morivo dalla paura, non avevo mai visto uno sguardo come il suo, pieno di odio e con voglia di uccidere. Quando arrivò da noi esaminò uno per uno, prese il suo coltello da caccia che portava nascosto non so dove e graffiò lo zigomo di una delle gemelle, leccò le sue labbra e sorrise diabolicamente prima di tagliare il collo alla bambina. Il sangue ci spruzzò adosso incluso a lei che rideva come se fosse la cosa più divertente del mondo. Il corpo della gemella cadde inerte ai nostri piedi mentre contempliamo con orrore, l’altra  sorella sembrava in sottoshock e non lasciava di tremare, era la prima volta che assistevo ad un omicidio ed ero terrorizzato. Tutti lo eravamo ad eccezione di Niall che guardava Shannon con molto disprezzo.

"Lei non mi piaceva." Fu l’unica cosa che disse per giustificare il suo atto.

"Non puoi ammazzare le persone che non ti piacciono." Gli disse l’uomo di nome Saùl.

"Ma è divertente." Disse lei mentre puliva con la sua mano le gocce di sangue dal suo viso. Saùl sorrise solo e diede ordini a due uomini per ritirare il corpo.

Shannon diventò il capo del nostro gruppo, mi terrorizzava, ai miei occhi lei era un demonio.

Quando le battaglie iniziarono io ero sempre il più debole, Shannon mi sgridava sempre dicendomi che dovevo essere forte o se no mi avrebbe fatto fuori. E sempre ci ripeteva le stesse frasi di Saùl 'NIENTE gentilezza' 'NIENTE compassione' 'NIENTE pietà'. Lei era la più forte e vanitosa, finiva sempre col uccidere i suoi avversari, fino a quando si affrontò contro Niall, nello scontro un buon rivale. Lei utilizzava un coltello da caccia e lui due piccole spade. Erano incredibili le battaglie che quei due facevano, Shannon non perse mai contro di lui, ma nemmeno lui, entrambi erano allo stesso livello. Un'ammirazione inesplicabile per Niall nacque nel mio interiore, io volevo essere forte come lui, cosi lasciai di essere codardo e diventai coraggioso. Era quello che lui sempre mi diceva ‘Sii forte Harry,sii forte.’ Io volevo ringraziarlo e cosi mi sforzavo al massimo per non deluderlo. Poco a poco andai prendendo forze e iniziai a prendere abilità con le armi da fuoco.

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