Capitolo ventuno.

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Canzone per il capitolo:

Maps - Maroon 5.

》》《《

~Amiche.~

Harry mi sta fissando e le sue labbra sono curvate in un sorriso, anche cosi i suoi occhi hanno un brillo e ciò mi conferma che sta solo fingendo. Rimango persa nell’intensità del suo freddo e indifferente sguardo, è realmente non posso descrivere come mi fa sentire, c’è molto che si nasconde dietro quei paio di occhi smeraldo. Nella mia esperienza assassina sono riuscita ad imparare e studiare gli sguardi delle mie vittime e so le emozioni che provano con solo guardare i suoi occhi, ma con Harry è totalmente differente…il suo sguardo è completamente vuoto, anche se sorride o si arrabbia il suo sguardo continua ad essere vuoto, realmente sembra che in questo mondo non c’è niente che a Harry realmente interessi, non è sempre stato cosi…perché gli ho voluto bene da primo momento in cui l'ho visto? Perché nonostante il suo disinteresse e indifferenza di qualche modo lui mi ha trasmesso mediante i suoi bellissimi occhi caldo e speranza che abbracciarono amorevolmente il mio piccolo e infantile cuore. Forse lui non è mai stato molto aperto, ma io ero sicura che le importavo, che si preoccupava per me e che le piaceva stare con me…lo sapevo perché cosi lo sentivo, tuttavia dopo essere tornato da quella missione lui non era lo più stesso, l’Harry che avevo conosciuto non esisteva più e ora solo rimaneva un guscio vuoto cosi vuoto come l’Harry che ora ho di fronte a me. Cosa è accaduto in quella missione che lo ha fatto cambiare cosi tanto?

"Harry?" Una voce si fa sentire facendoci perdere la nostra connessione virtuale, entrambi ci giriamo per vedere da dove proviene la voce; la ragazza truccata in esagerazione la quale è April che sorride vivamente a Harry. "Ci vediamo dopo."

"Certo, ci vediamo." Risponde Harry molto sorridente.

La ragazza si avvicina piano e le lascia una bacio nell’angolo della bocca e dopo se ne va seguita dalle sue amiche, cerco di liberarmi dalla presa di Harry, ma lui non mi lascia.

"Harry." Lo chiamo con la voce più adorabile e sento che diventa rigido, non posso evitare e sorrido con soddisfazione.

"Si?"

"Mi lasci?"

"No."

"Andiamo fratellino." Lo guardo nuovamente con occhi da cagnolino, lui alza il sopracciglio aspettando un mio movimento. "Lasciami, si?"

"No."

"Per favore!" Metto le mani nel suo petto cercando di spingerlo, ma lui non si muove di un millimetro.

"No."

"Accidenti, Harry lasciami!" Urlo finalmente esasperata, lui solo ride beffardamente, ma non mi lascia.

"Perché ti arrabbi? Sei stata tu che mi hai abbracciato per prima."

"Si, ma ora voglio che mi lasci…"

"Ma io non voglio farlo."

"Se continui ad essere così testardo ti taglierò la testa senza importare che siamo in pubblico e che la missione vada a puttane."

"Non ti azzarderesti."

"Tu non sai di quello che sono capace di fare."

"Forse no, ma se non mi hai ucciso prima non mi ucciderai nemmeno ora."

Ci guardiamo ancora, i miei sguardi sono pieni di odio e disprezzo e quelli di lui sono indifferenti e cinici. Le sue parole le sento come una sfida, come se mi chiedesse che li mostrasse che non sono debole e lo uccidesse. Scivolo le mie mani dal suo petto fino alle sue spalle e poi alle sue mani dove stringono con forza i miei fianchi, le prendo tra le mie e cerco di toglierle dal mio corpo, ma lui non sembra cedere.

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