Capitolo 4

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NICOLAS'S POV
-Ha sentito. Ha sentito tutto.- dico alla mia migliore amica mentre lei è ancora girata, appena mi sente si volta verso di me e mi abbraccia "anche Nathan mi ha abbracciato"
-Forse è meglio così- dice lei ancora abbracciata a me e io mi stacco
-No,no,no e no non lo doveva sapere è troppo puro, Cristo capisci?-
-Sinceramente? No,non ti capisco- dice lei guardandomi storto
-Allora...è troppo puro per tirarlo nella mia merda, già mi dà fastidio che io tiri in mezzo te nei miei guai ma tu non mi hai neanche dato scelta, ti sei letteralmente catapultata nella mia vita e non mi fraintendere: sei una delle cose più belle nella mia misera vita davvero ma non vorrei essere un peso.
Stavo dicendo...con te non ho avuto scelta ma con lui si e sceglierò io per lui. Deve rimanere fuori da tutto questo- quando finisco di parlare Sarah mi salta nuovamente tra le braccia e lega le gambe al mio bacino.
-Nicolas non pensarlo mai ok? Non sarai mai e poi mai un peso per me, sei il mio migliore amico da quando portavamo entrambi il pannolino e mi hai salvato prima tu ricordi? Farei di tutto per te.-

Appena iniziata la pausa pranzo ritorniamo al solito muretto ma ci siamo solo io,Sarah e Rakele mentre gli altri presumo stiano prendendo da mangiare .
-Eii gente- sento dire da Nathan mentre arrivava
-L'elefante?- chiede la sorella trattenendo una risata
-Allo zoo- risponde il riccio ridacchiando nervosamente mentre si passa la mano dietro il collo
Ad un tratto sento il mio cellulare e vedendo che è Aaron rispondo velocemente pensando che fosse successo qualcosa
-Aaron?-
-Stasera non posso tenere i bambini-
-Perché?-
-Devo lavorare-
-E come cazzo facciamo?Non possiamo chiamare una tata-
-Non lo so ma stasera mi pagano tantissimo perché consegno a una famiglia ricca non posso rifiutare, ci servono quei soldi-
-Si lo so, mi inventerò qualcosa-
-Nico sei un fratello fantastico,grazie e ti voglio bene-
-Ti voglio bene anche io disgraziato-
E metto giù sbuffando
-Che succede?-chiede Sarah
-Aaron stasera deve lavorare e non può stare a casa con i bambini e io non posso né saltare né spostare il mio turno al bar- dico mentre guardo di sottecchi Nathan che abbassa lo sguardo come colpevole
-Vengo io- propone Sarah sorridendo
-L'aiuto io- sento dire da Rakele e io mi giro verso di lei in contemporanea con suo fratello
-Cosa?!- diciamo all'unisono
-Sarah mi ha parlato tanto e bene dei tuoi fratelli e non vedo l'ora di conoscerli- risponde guardandomi sorridendo
-Grazie davvero ma non devi e nemmeno tu Sarah- dico girandomi verso la bionda
-E dai genio, dimmi come faresti- chiede lei e io non rispondo, non saprei davvero come fare.
-Ecco visto? Quindi ti aiutiamo- dice di nuovo schietta e io le vado ad abbracciare tutte e due.
-Come mai Aaron lavora di sera?- chiede Sarah confusa
-Ha detto che deve consegnare a una famiglia molto ricca e lo pagano un sacco di soldi,cazzo devo impedirgli di lavorare,ha 16 anni e si sta limitando un sacco- dico
-Ti sta solo dando una mano Nico, non ce la faresti a mantenere te e cinque fratelli da solo- dice la mia migliore amica con voce di rimprovero
-Devo riuscirci, sono uno schifo di fratello, dovrei lavorare di più magari trovare un altro lavoro e lasciare la scuola- dico mentre di siedo per terra e Sarah mi tira uno schiaffo abbastanza forte sulla guancia e lì mi giro a guardarla confuso e noto quanto sia rossa dalla rabbia.
-Ma tu sei rincoglionito o cosa? Sai quante cazzo di stronzate stai sparando? Ti spacchi il culo dalla sera fino alla mattina in un sudicio bar per guadagnare qualcosa e ci riesci pure.
Un altro lavoro non ti serve e non ti lascerò abbandonare scuola al tuo ultimo anno.
L'altra sera sono andata a casa tua mentre te eri al lavoro sai? Ho parlato tanto con Aaron, abbiamo parlato di te: solo ed esclusivamente di te e sai che ha detto? Ha detto che non potrebbe volere un fratello migliore, che fa di tutto per la famiglia. che da quando vostro papà se n'è andato tu hai fatto per tutti da fratello, da madre e da padre e hai iniziato da quando tu avevi tre anni, perché lui era davvero piccolo ma se lo ricorda il fratello di tre anni che stava a casa a badare a lui, avevi tre fottutissimi anni, capisci? E dopo di lui lo hai fatto con Daphane, Michael, Selena e Zoe .
Ed hai pure il coraggio di dire di essere un pessimo fratello? Man che cosa i passa per la testa?
A lui non pesa stare a casa per aiutarti,non gli pesa per niente perché è quello che hai fatto tu per lui da quando è nato.
Sei il suo modello, sei il suo super eroe e vuole diventare come te, proprio uguale a te-

Sto piangendo.
Sto seriamente piangendo davanti a Rakele e Nathan.
Mi sto facendo vedere debole davanti a loro.
Ma quelle parole...le parole di Sarah...sono tutte vere
Avevo solo tre anni e Aaron pochi mesi quando quell'uomo che dovremmo chiamare papà se n'è andato e da lì nostra madre è impazzita e ho dovuto occuparmi io di Aaron.
Un bambino di tre anni che cerca di preparare il latte al fratellino, che lo cambia e gli fa il bagnetto.
E poi nostra madre ha iniziato a fare la poco di buono per i bar ed ecco che sono arrivati gli altri.
Daphane è arrivata quando io avevo 9 anni e Aaron 6 e di nostra madre neanche l'ombra e poi sono arrivati tutti gli altri.
Ora siamo io e Aaron i loro tutori, gli assistenti sociali non vedendo un padre a una madre hanno cercato di portarli via,ma questa è un'altra storia.

Sarah mi asciuga le lacrime
Io sto zitto, mi alzo tiro su il cappuccio della felpa.
-Scusatemi,ragazze ci vediamo a casa mia dopo scuola- dico e me ne vado anche se mancano due ore.
Arrivato alla macchina mi appoggio su essa è mi metto a fumare.
Poi vedo arrivare Nathan. Ma cosa ci fa qui?
-Che ci fai qui? Hai lezione-
-Ho balzato stamattina e balzo anche adesso-
-Non dovresti essere qui-
-Avevi bisogno di qualcuno- dice e io rimango senza parole
-Posso abbracciarti Nico?- chiede ed io annuisco incapace di parlare.
Essendo più basso, allaccia le braccia attorno i miei fianchi e si appoggia con la guancia al mio petto, io lo stringo più forte e poggio il mio mento sopra suoi ricci.
Restiamo in questa posizione per un bel po' di tempo fino a quando io non mi allontano un po' da lui
-Stavo pensando... visto che sei basso: quando mi hai abbracciato prima eri in punta di piedi- dico per poi scoppiare a ridere
-Non sei divertente- dice Nathan per poi mettere il broncio.
-Scusami nano- dico sorridendo per poi abbracciarlo più forte e lasciargli un bacio in mezzo ai ricci.
Lui inizialmente fa finta di essersi offeso per il nomignolo affibbiatogli ma poi si accoccola ancora di più al mio petto.

Ripeto, Nathan è dolce e carino .
Davvero dolce.
E molto carino.

I fiori appassiti muoiono sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora