Capitolo 19

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NICOLAS'S POV
Sono fuori casa mia.
Fuori dalla porta.
Riconosco il pianto della mia principessa
Sento Aaron imprecare.
Suono
-Daphane vai tu!- sento urlare da Aaron e la serratura della porta scatta
Daphane mi guarda e non dice nulla ma viene solo ad abbracciarmi
-Ciao piccola guerriera- dico e lei sorride
-Fratellone- dice e si stringe più a me
-Tutto bene?-
-Mh...Zoe non fa altro che gridare e Aaron non sa più cosa fare- mi dice tristemente
-Ora ci penso io va bene?- chiede e lei annuisce
sorridendo
Il pianto di Zoe non cessa neanche un momento
-Daphane chi era alla po...- Aaron non finisce la frase, appena mi vede cambia espressione
sembra quasi sollevato e i suoi occhi diventato lucidi ma non fa in tempo a dire qualcosa che Zoe si lancia giù dalle sue braccia per arrivare a me e per poco cade
-Stai attenta principessa- la rimprovero mentre le lascio un bacino sul naso
-Niní, sei tornato- mi dice mettendo le sue piccole manine sulle mie guance
-Certo piccola...mi dici perché gridavi come una pazza?- dico e lei ridacchia
-Mi mancavi- dice semplicemente
-Si ok piccola, ma non puoi far disperare io povero Aaron- dico e con la coda dell'occhio vedo che benché stia ancora per piangere stia sorridendo alle mie parole
-Quindi...chiedi scusa ad Aaron e promettimi che non lo farai impazzire quando io non ci sono- dico e lei si gira verso Aaron
-Scusami doppia A-
-Niente piccina- dice lui
-Ora promettimi che farai la brava con Aaron e non gli farai strappare i capelli per la disperazione- dico facendo ridacchiare sia Aaron che Daphane
-Giuro che farò la brava Niní- dice e io la faccio scendere dalle mie braccia per poi entrare in casa
Vedo Micheal e Selena seduti al tavolo in cucina.
Lui che probabilmente fa i compiti e lei che disegna
-Buongiorno peste, ciao campione-
-Fratelloneeee- urla Selena attaccandosi alla mia gamba
-Meno male che sei tornato Mashy- mi dice Michael...mi chiama Mashy perché quando era più piccolo stavano sere intere a guardare la tele mangiando mashmellow
-Perché Mikey?- chiedo
-Aaron non lo ammette ma io lo sentivo piangere la sera dicendo che gli mancavi e che aveva bisogno di te- dice Michael come se fosse il "so tutto io"
-Ti avevo detto di non dirlo- dice Daphane dando una gomitata a Michael suo fianco
Io mi giro verso Aaron e le lacrime scendono sul suo viso e noto che se sue guance si colorano di rosa, il suo sguardo è fisso per terra
-Mancava tantissimo anche a me- dico io
-Guardate che ora è...tutti a letto su, domani scuola- dico e i miei fratelli mi augurano una buona notte detto questo vanno tutti nelle proprie camere per dormire e rimaniamo solo io e Aaron.
Sta ancora piangendo
-Dai fai l'uomo e non piangere- scherzo io facendolo ridere tra i singhiozzi
-Io...mi...scusa- cerca di scusarsi tra i singhiozzi
-Dai vieni qua fratellino- gli dico aprendo le braccia e lui si lancia letteralmente al mio petto iniziando a singhiozzare più forte
-Scusa scusa scusa scusa- continua a ripetere
-Non pensavo sul serio tutto quello che ho detto-
-Lo so Aaron lo so-
-Ero solo arrabbiato, ti prego perdonami- continua lui
Io mi stacco e lo guardò negli occhi
-Non sono mai stato arrabbiato con te, sapevo che non dicevi sul serio-
-Ma te ne sei andato- dice lui confuso
-Avevo solo bisogno di staccare un po'- spiego
-Ah- dice lui senza smettere di piangere
Ci spostiamo sul divano dove lo tengo stretto tra le mie braccia fino a quando smette di piangere addormentandosi.
Lo porto in camera e poi vado a dormire.

La mattina mi alzo e tutti stanno facendo colazione
-Buongiorno famiglia- e tutti loro ricambiano il mio saluto
-Niní possiamo stare insieme oggi?- mi chiede Zoe
-C'è l'asilo cucciola- le dico io
-Ti pregooooo- inizia a piagnucolare e io acconsento alla sua richiesta
-Aaron oggi sei con me- gli dico
-Dove andiamo?- chiede
-Devo vedermi con Sarah,Rakele, Nathan e i loro genitori davanti a scuola e tu e Zoe venite con me- gli spiego e lui annuisce
Ci prepariamo usciamo tutti di casa e accompagnamo prima Daphane e Micheal a scuola e poi Selena all'asilo.
E poi io,Aaron e Zoe andiamo davanti a scuola e sono già tutti arrivati
-Non mi avevi detto che c'era anche lui- mi dice Aaron guardando davanti
papà
-Non fare storie, ci pensiamo dopo- gli dico
-Nathannnnn- urla Zoe iniziando a correre verso di lui e facendolo quasi cadere
-Zoe quante volte ti ho detto di non fare così, si poteva fare male- la sgrido
-Tranquillo Nico, fa niente... come stai piccola?- chiede dolcemente a Zoe
-Bene bene- risponde lei
-Buongiorno signori Smith- saluto cordialmente
-Ciao Nicolas...e tu chi sei piccina?- chiede la madre di Nathan a Zoe
-Zoe Miller-
-Non sapevo avessi tre figli- dice Harry a mio padre
-Infatti io ho solo loro due- risponde indicando me e Aaron
-Ma ha il tuo cognome- risponde il padre di Nathan
-Ha il mio cognome- lo correggo e lui si gira verso di me scioccato
-Hai un figlia...alla tua età ?!- chiede alquanto disgustato
Al mia espressione cambia radicalmente e da quanto vedo anche quella di Aaron
Vedo anche i miei amici guardarmi preoccupati
Questo no eh
-Zoe vai un secondo con Aaron...io arrivo subito- le dico prendendola dalle braccia di Nathan
-Ma avevi detto che passavamo tutta la giornata insieme- dice iniziando a piangere
-Non piangere principessa... arrivo subito te lo giuro- le dico
-Porti anche Nathan?- mi chiede
-Certo che vengo a giocare con te piccina- mi precede lui
Zoe se ne va con Aaron
-Quindi hai una figlia- dice ancora abbastanza disgustato Harry
-È mia sorella...e poi con tutto il rispetto, da tono che ha usato sembra che stia per vomitare, cosa cambierebbe se fosse mia figlia?- chiedo con un tono freddo
-Liam hai un figlio irritante e molto coraggioso, nessuno a mai osato parlarmi così- dice a mio padre e lui se ne sta zitto facendomi un occhiolino come per dirmi che ho fatto bene
-Sa di solito non sono così... ma lei ha parlato di mia sorella con un tono poco consono- continuo
-Sai ragazzo non dovresti parlarmi così, porta rispetto per i più grandi di te- dice irritato avvicinandosi più a meno ma a me non fa né caldo né freddo
-Porta rispetto solo a chi ti porta rispetto- sento dire da Sarah
-Sa sono cresciuto da solo, probabilmente ho fatto esperienze io in 19 anni che lei in 50...-
-Non osare neanche ragazzino- dice lui duro
-Nessuno osa parlare male della mia famiglia-
-Ho sentito dire da mia figlia che sei scomparso per nove giorni...cos è al primo ostacolo sei scappato bimbo?- mi dice per provocarmi e con la coda dell'occhio vedo che Rakele abbassa lo sguardo
vuoi giocare? giochiamo
-Suo figlia a ragione...ma ora sono davanti a lei a tenergli testa mentre lei cerca di provocarmi come un ragazzino, come la mettiamo ora?-
dico schietto e resta in silenzio
-Come pensavo- dico per poi allontanarmi da lui -Ora devo andare, ho promesso a mia sorella che sarei stato con lei- dico
-Vengo anche io- dice subito Nathan affiancandomi
-Ci vediamo papà- dico mentre lo abbraccio
-Dagli il colpo finale, daglielo forte- mi sussurra mio padre
ok
Vediamo un po' come reagisce a questo...

I fiori appassiti muoiono sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora