Capitolo 1

7.9K 317 28
                                    

NICHOLAS'S POV
Era appena suonata la campanella della pausa pranzo ed ero in ritardo,appena entrato in mensa noto da lontano che dove di solito si trova il mio gruppo c'è un ragazzo davvero carino, abbastanza alto ma sempre meno di me, sono un armadio praticamente e ha i capelli castani chiari e con lui anche una ragazza e suppongo sia sua sorella visto che assomigliano abbastanza.
-Scusami non volevo- sento dire da una voce femminile e lì mi accorgo che una delle tante ragazze che ci provano con me mi sia venuta addosso, non le rispondo neanche è la sorpasso per raggiungere gli altri.
-Nicolas metà delle ragazze dalla scuola ti vanno dietro...quand'è che decidi di fartene qualcuna?- mi disse scherzando Matthew nonostante sappia che io sia gay.
-Quando inizieranno a piacermi le ragazze ci farò un pensierino- gli risposi dandogli una pacca sulla spalla a mo' saluto.

Poi mi girai dall'altra parte: notando che il castano non mi aveva ancora tolto gli occhi di dosso da quando ero arrivato e questa cosa mi stava dando sui nervi, okay che sei carino ma scollati. -Hai finito di fissarmi? Cosa vuoi un autografo o una foto no ma dimmelo che te la procuro, perché mi stai infastidendo e non poco- sputai acido
-Che caratterino, angioletto non hai dormito bene? è per quello che sei irascibile? - chiese alludendo alle mia occhiaie "odio la gente che parla senza sapere le cose" vedo Sarah che guarda malissimo il ragazzo di cui ancora non so il nome, lei sa il motivo per cui ho le occhiaie
-Nono ho dormito benissimo,queste le ho perché mi piace sembrare uno zombie e quindi mi trucco- scherzo poi lo sfido -e tu perché hai quella faccia?- e sento quella che dovrebbe essere sua sorella ridere e mi strappa un sorriso, lui non sapendo che dire si gira vero di lei.
-Molto divertente, davvero- dice per poi andarsene
La sorella dispiaciuta di gira verso di me dicendo: -Chiedo scusa da parte di mio fratello Nathan, comunque piacere io sono Rakele-  e tende la mano verso di me che poi stringo sorridendo.
-Scusami tu, sono stato un po' troppo maleducato con tuo fratello- non penso seriamente quello che sto dicendo perché quel tipo se lo meritava, vedo che il sorriso di Rakele si addolcisce.
-So che non lo pensi veramente e secondo me dietro quelle occhiaie hai del sonno arretrato per dei motivi seri quindi non giustificare mio fratello se è uno scemo- disse ridacchiando per l'ultimo pezzo ma le sue parole mi lasciano a bocca aperta poiché ha centrato il punto, questa ragazza mi piace di già.
-Nick,Rakele ha ragione,con tutto il rispetto,ma non doveva dirlo- dice Sarah e la bionda di fianco annuisce dandogli ragione, in quel momento ritornano gli altri che erano andati a prendere da mangiare.
-Nathan dov'è finito?- chiede Dylan confuso mentre mette un braccio attorno la vita di Sarah
-Non lo so ma lo vado a cercare io- dico pentendomene quasi immediatamente, ma devo.
-Sicuro? Se vuoi vado io- dice la sorella
-No tranquilla tu non conosci ancora bene la scuola- le sorrido per poi uscire dalla sala ed andare alla ricerca di quel ragazzino immaturo.

Lo trovo in cortile mentre cerca di accendere una sigaretta e non riuscendoci sbuffa ed io scoppio a ridere "è così buffo e carino" , lui sentendo una risata si gira.
-Ancora tu- disse sbuffando di nuovo
-Hai finito di sbuffare?- gli chiesi mentre prendo la sigaretta e l'accendino dalle sue mani, portai la sigaretta tra le labbra e l'accesi quasi subito, inspirai del fumo per poi ridargliela.
-Grazie e comunque sbuffo quanto voglio e per tua informazione: sei te che mi fai sbuffare, sei una persona fastidiosa e seccante - disse freddamente ed io risi per qualche secondo per poi tornare terribilmente serio.
-Ah io sono la persona fastidiosa e seccante?! Tu sei una persona superficiale che parla senza sapere le cose- dissi iniziando ad arrabbiarmi
-Io? Ma sei scemo o mangi sassi? Sei tu che hai iniziato a provocarmi "vuoi un autografo o una foto"- disse facendomi il verso -e poi non sono superficiale, ho solo detto come stanno le cose, hai delle occhiaie che fanno paura- disse ridendo Nathan e io mi incazzai seriamente
- Punto primo, mi hai fatto saltare i nervi, mi stavi facendo la radiografia da mezz'ora quindi sei tu che hai iniziato, figa se fai così con tutti poi ti prendono per uno stupratore. Secondo punto tu non sei nessuno per dirmi che le mie condizioni fanno schifo, tu non sai un cazzo di me per dirlo, tu non sai perché le ho quindi chiudi quella fogna che tu chiami bocca prima che tu le prenda seriamente.- dissi alzando sempre più la voce, un po' mi dispiace ma non sa perché non dormo la notte, quindi gli conviene stare zitto.
Lui rimase a fissarmi e aprì la bocca un paio di volte per rispondere ma la richiude subito ripensandoci o non sapendo che dire.
-Scusa- disse guardando in basso -Però...hai un bel carattere- aggiunse e io ridacchiai
-Sai...invece il tuo carattere fa schifo e sei una persona incoerente,prima dici che sono fastidioso e cinque minuti dopo ho un bel carattere, la coerenza dove ce l'hai? in culo? o non sai proprio cosa sia?- chiesi ancora un po' alterato ma sicuramente più calmo di prima.
-Nick,tu non sei così,smettila,sei il ragazzo più dolce e gentile che io conosca- disse dietro di me la mia migliore amica guadagnandosi un occhiataccia da parte del fidanzato -dopo il mio amore Dylan ovviamente- si corregge per poi baciarlo. Ma da dove sono spuntati questi?
-Porta rispetto solo a chi ti porta rispetto,dolce e gentile si,ma solo con chi se lo merita Sarah- le rispondo per poi andarmene alla prossima lezione.

Matematica...matematica non mi è mai piaciuta le parole del professore,i numeri e le regole per risolvere problemi ed espressioni mi entrano da un orecchio ed escono subito dall'altro.Come sempre, passo tutta l'ora a disegnare sul quaderno: adoro disegnare, disegno quello che mi passa per la testa la maggior parte delle volte non penso neanche, mi viene spontaneo la mano si muove da sola fino quando non ho finito e capisco quello che ho disegnato senza accorgermene. Quando sento la campanella esco velocemente per tornare a casa.

Appena entro sento un pianto e Zoe mi salta addosso,la prendo subito in braccio per poi dargli un bacio sulla guancia poi vedo entrare nel soggiorno Aaron con in braccio Selena che piange. Daphane è al tavolo che fa i compiti e Micheal sta guardando i cartoni in televisione.
-Cos'ha la mia piccola peste?- chiedo ad Aaron abbassandomi alla sua altezza per guardare la piccola Selena negli occhi sorridendo.
-Si è appena svegliata ed ha fame, la stavo portando in cucina a mangiare- rispose Aaron andando in cucina.

Siamo una famiglia numerosa.
Siamo sei fratelli: io sono il più grande avendo 19 anni, dopo di me c'è mio fratello Aaron che ne ha 16, poi Daphane di 10, Micheal di 7 ed infine le due gemelline Zoe e Selena di 3; queste due pesti sono talmente diverse. Zoe è molto attaccata a me e io sono per tutti un padre, porto io a casa i soldi. Difficile? Si, ma mi riempie d'orgoglio.
Di mattina fino alle 2 ho scuola e poi vado a lavorare per quasi tutta la notte, Aaron invece a dovuto abbandonare scuola per prendersi cura degli altri fratelli.
Voglio a tutti un gran bene, sono la mia famiglia e farei di tutto per loro.
Vorrei dargli tutto,tutto quello che i nostri "genitori" non hanno dato a me e ad Aaron.
E ce la farò!

I fiori appassiti muoiono sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora