NATHAN'S POV
Sto andando a scuola.
L'espressione incazzata sul viso di Nicolas,le sue parole,l'espressione quasi orgogliosa sul volto di mio padre, lo sguardo truce che mi ha rivolto mia madre dopo quella frase, Liam che non mi ha più guardato.
Me le ricordo tutte.
Tutte quante.
E quelle immagini continuano a ripetersi nella mia mente come un film che si ripete.
Si ripete continuamente.
È un film bloccato su un punto.
Il punto più brutto del film.
Flashback
-Nathan smettila- mi dice Nicolas vedendo che continuo a provocare mio padre
-Perché dovrei?- chiedo schietto
-Stai esagerando- dice cercando di farmi ragionare
-Lui di solito esagera con te-
-Ma è tuo padre, porta rispetto- mi risponde e non capisco proprio perché me lo dica, so che ho ragione io.
-Ti ritrovi dopo anni davanti tua madre e l'abbracci Nicolas?- chiedo con un tono strano, quasi cattivo,non capisco neanche da dove mi sia uscito
Vedo le nocche di Nicolas sbiancare da quanto stringe i pugni, i muscoli della sua mascella si contraggono, i suoi occhi cambiano colore, diventano blu scuro tendente al nero.
Ed io non capisco il perché della sua reazione finché ripenso alle mie parole...mi porto subito una mano sulla bocca come se riuscissi a riportare in bocca quelle parole poco pensate, come se cercassi di farle scomparire.
Cerco di richiamare la sua attenzione pronunciando il suo nome mentre mi alzo per avvicinarmi a lui ma Nico indietreggia subito
-Stai zitto e vaffanculo.- dice per poi uscire velocemente dal locale.
-Che cazzo ho appena fatto...- mormorò a me stesso mentre sbatto un pugno sul tavolino davanti a me senza pensare che ci sono i miei genitori e il padre di Nicolas a fissarmi.
Quando alzo lo sguardo viso mio padre con un ghigno soddisfatto
-Credo che tu abbia appena perso la cosa più bella della tua vita- dice mia madre con uno sguardo che, se potesse, potrebbe uccidermi.
-Lo credo anche io- mi dice Liam con sguardo indifferente, come se tutta l'ammirazione che provava per me fosse svanita in un secondo.
-Invece io non lo credo- dice mio padre alzando le spalle.
-Sono come te papà.- dico guardandolo
-Finalmente mio figlio ha ritrovato la ragione- dice tirando su sospiro di sollievo
-No,intendevo... siamo tutti e due delle teste di cazzo- esclamo uscendo dal bar.
Fine Flashback
Sono andato sotto casa sua ma in casa non c'era.
Probabilmente intuitiva che lo andassi a cercare lí.
-Buongiorno- dico una volta arrivato al muretto dal gruppo, tutti ricambiano.
Poi noto l'assenza di Nico
-Sai dov'è Nicolas?- mi chiede Ryan
-Dovrei?- chiedo senza guardarlo
-Ieri, l'ultima volta che l'abbiamo visto era con te- dice Michelle e io continuo a non guardare nessuno di loro
-Nat, cos'hai combinato?- chiede mia sorella
-In che senso?- chiedo fingendomi confuso
-Ti conosco, nascondi qualcosa e visto che non hai il coraggio neanche di guardarci in faccia presuppongo che sia anche grave- dice con fare da saputella
-Non ho combinato niente,giuro- dico e in quel momento dal cancello principale fa il suo ingresso Nicolas
-Ciao- saluta appoggiandosi al muro il più lontano possibile da me.
Io mi incanto a fissarlo pensando a quanto è bello e lui fa finta che io non ci sia.
-Nathan,Nathan...ci sei?- mi richiama Sarah passando più volte la mano davanti i miei occhi
-Ehm si, dicevate?- dico grattandomi il retro del collo imbarazzato
-Che è successo ieri?- mi richiede Dylan
-Niente- dico e sento una risatina di Nicolas
E mi stava bene
Mi stava bene
almeno voleva dire che mi stava ascoltando,
ma poi ho capito che non mi stava neanche ascoltando
ma rideva per qualcosa che stava guardando sul telefono
-Nicola..?- lo chiama mia sorella
-Eh?- chiede tranquillamente alzando lo sguardo dal cellulare
-Cos è successo ieri con Nathan?- chiede Sarah indicandomi con un cenno di capo
La sua espressione cambia quando nota la mia presenza,come se non se ne fosse accorto prima
-Niente- dice con un tono più freddo
-Sembrate delle donne,gli chiedi "cos'hai?" e loro "niente"... anzi,forse siete peggio- dice Matt sbuffando spostando l'attenzione su di sè e facendo ridere Nicolas.
Dopo poco suonò la campanella che segnava l'inizio delle lezioni.
Avevo intenzione di fermare Nico per parlargli ma essendo lui,troppo veloce, non riesco a raggiungerlo.
Devo riuscire per forza a fermarlo nella pausa pranzo, prima di andare in mensa.
Sarà difficile parlargli.
Sembra abbastanza incazzato
e questa cosa fa male,
anche se è colpa mia.
Devo assolutamente parlargli.
Perché senza la sua voce,
le sue coccole,
i suoi baci,
i suoi abbracci,
io non so stare.
senza di lui è tutto più noioso
è tutto più vuoto,
io sono più vuoto.
Così tanto in così poco.
mi sono accorto che lui è troppo importante.
E ho bisogno lui
Perché senza di lui sono come un fiore appassito,
i fiori appassiti muoiono sempre.
Lui mi completa.
Ho davvero bisogno della sua costante presenza nella mia giornata,
nella mia vita.
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I fiori appassiti muoiono sempre
Teen FictionSOSPESA "Sono come un fiore appassito...i fiori appassiti muoiono sempre" ... Nicolas Miller:19 anni, nato a Los Angeles, gay dichiarato , l'unica persona di cui si fida è la sua migliore amica Sar...