La città degli angeli è come se dormisse, sento solo il suono delle onde mentre si infrangono sugli scogli su cui sono seduto, sento anche delle gocce d'acqua salata che mi bagnano il viso ma è davvero una bella sensazione quindi non faccio caso al fatto che mi stia bagnando.
In piena notte è tutto così silenzioso: Los Angeles non sembra neanche la stessa città che si vede durante il giorno.
Vengo in questo posto tutte le sere da qualche mese, dopo che finisco di lavorare, lo trovo molto affascinante ed interessante.Tra l'altro, domani è il primo giorno del mio ultimo anno di liceo ma non me ne preoccupo molto preferisco stare in spiaggia ad ammirare il mare e ad ascoltare il silenzio.
Mi sveglio un po' indolenzito,gli scogli non sono proprio comodi per dormire, mi trascino fino alla mia moto parcheggiata qualche metro più in là e inizio a guidare per le vie della mia città fino a casa.
Appena entrato noto che stanno ancora dormendo tutti, beati loro che possono, ne approfitto per andare in bagno. Quando esco dalla doccia: guardandomi allo specchio noto le profonde occhiaie che si trovano sotto i miei occhi azzurri, mi passo la mano nei capelli neri sbuffando, credo di non ricordarmi l'ultima volta che ho dormito per più di tre ore nella mia vita, forse quando ero in fasce. Mi dirigo in camera per vestirmi stando attento a non svegliare mio fratello Aaron, che dorme tranquillo completamente aggrovigliato nella coperta. Estraggo dall'armadio skinny neri e una maglietta bianca che fa risaltare i miei tatuaggi che ricoprono metà petto e tutto il braccio sinistro, metto le mie adorate vans e corro in cucina per preparare qualcosa da mangiare per i miei cinque fratelli, poi usco e vado a recuperare la moto per volare al carcere, comunemente chiamato anche scuola.
Mentre sono ancora girato verso il mio bolide sento qualcuno saltarmi sulla schiena e sorrido spontaneamente.
-Ciao piccola koala- dico sapendo che si tratti Sarah, la mia migliore amica.
-Ciao gigante- dice per poi scoppiare a ridere, la sua risata è molto contagiosa.
Messo in scena lo spettacolino come di routine tutte le mattine: iniziamo ad incamminarci verso il muretto dove ci sono tutti i nostri amici appoggiati su esso.
-Buongiorno ragazzi- saluto tutti e poi mi siedo sul muretto ed inizio a fumare mentre aspetto che suoni la davvero odiata campanella per poi dirigerci tutti in classe.NATHAN'S POV
Los Angeles era meglio di come me l'aspettassi, ma niente confronto alla mia fantastia e bellissima New York, ogni tanto mi chiedo cosa avevo in mente quando mi sono deciso a trasferirmi, lasciando tutti i miei amici.
-Nathan mi hai sentito?- mia sorella mi risveglia dai miei pensieri sventolandomi una mano davanti alla faccia: ora gliela taglio, giuro.La mia cara e dolce sorellina Rakele è un anno più piccola di me e nonostante il mio odio giornaliero verso di lei (sbalzi d'umore e scazzi periodici e sono ancora vivo), è l'ultima persona che mi rimane cioè mi spiego meglio: ci sarebbero i miei genitori ma lei è l'unica che sa il mio segreto,sono gay e ci siamo trasferiti qua per questo motivo, i nostri genitori sono molto conosciuti e scoprire che hanno un figlio omosessuale comprometterebbe il nome prestigioso della famiglia e farebbe scoppiare uno scandalo e per questo ho trovato una scusa e me ne sono andato e mia sorella mi ha seguito. Non credo di dimostrare molto il mio affetto per lei ma sappiamo entrambi che le voglio bene e farei di tutto per lei.
-Ehm dicevi?- gli chiesi
-Ma c'è una volta che mi ascolti? È la quarta volta che te lo dico...dobbiamo andare a scuola per l'iscrizione- rispose un po' seccata , detto questo salimmo in auto e guidai fino a scuola.
Entrammo, facemmo l'iscrizione e contro ogni mia aspettativa ci mettemmo davvero poco, però mentre stavamo per uscire la segreteria ci fermò.
-Aspettate...questi sono i vostri orari e ora dovrebbe arrivare un ragazzo per farvi visitare l'istitu...- non riuscì a finire la frase che un ragazzo riccio fece la sua entrata nella stanza di corsa col fiatone -Signorino Cox è in ritardo- lo sgridò
-M-mi scus-si - disse ansimando, riprese fiato poi si girò verso di noi presentandosi
-Ciao! io sono Ryan, voi dovreste essere Nathan e Rakele Smith giusto?- ci chiese guardandoci.
-Ma tu devi essere quello intelligente della famiglia vero?- dico sarcastico guadagnandomi una bella gomitata nelle costole da parte di mia sorella, ahia, che poi si presenta meglio al ragazzo.
-Venite vi faccio vedere un po' la scuola, lo stretto necessario per sopravvivere qui dentro e poi andiamo in mensa per la pausa pranzo almeno vi faccio conoscere i miei amici- e iniziò a camminare per i corridoi fino a quando non suonò la campanella e ci dirigemmo in mensa, ah finalmente.-Ciao ragazzi, loro sono i due nuovi di cui vi avevo parlato, lei è Rakele e lui è Nathan- disse Ryan e io alzai due dita in segno di saluto.
-Io sono Sophia- disse una ragazza alta con i capelli rosa, carina dai, almeno si distingue dalla massa.
-Io mi chiamo Sarah e lui è il mio fidanzato Dylan- si presentó una bionda e il ragazzo ci sorrise amichevolmente.
-Io sono Michelle e quello laggiù è Matthew- disse l'ultima ragazza del gruppo indicando anche un ragazzo davanti alla macchinetta che prendeva da mangiare.Guardandomi intorno notai un ragazzo con i capelli neri e la carnagione molto chiara venire verso di noi anche se era lontano riuscivo a vedere che aveva gli occhi azzurri da quanto erano chiari "davvero carino" pensai .
Quando era già vicino a noi, una ragazza andò a sbatterci contro apposta e si scusò con la solita voce da oca in calore.
-Nicolas metà delle ragazze della scuola ti vanno dietro...quand'è che decidi di fartene qualcuna?- scherzò il ragazzo che credo si chiami Matthew
"si chiama Nicolas, bel nome" pensai ancora
-Quando inizieranno a piacermi le ragazze ci farò un pensierino- gli rispose con voce roca dando una pacca sulla spalla al suo amico.
"la sua voce è wow" ma cosa sto pensando? devo tenere a freno gli ormoni.
A distrarmi dai miei pensieri non appropriati è proprio quel Nicolas che dice con tono seccato: -Hai finito di fissarmi? Cosa vuoi un autografo o una foto no ma dimmelo che te lo procuro, perché mi stai infastidendo e non poco.-
-Che caratterino, angioletto non hai dormito bene? è per quello che sei irascibile?- dico indicandomi sotto gli occhi,solo per fargli capire che parlo delle sue occhiaie, vedo Sarah lanciarmi un occhiataccia ma sinceramente non mi interessa.
-Nono ho dormito benissimo, queste le ho perché mi piace sembrare uno zombie e quindi mi trucco- dice in modo ancora più sarcastico di prima -e tu perché hai quella faccia?- mi chiede sfidandomi con lo sguardo.
Sento vicino a me mia sorella che ride e mi giro verso di lei -Molto divertente, davvero- dico per poi andarmene non so dove.
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I fiori appassiti muoiono sempre
Teen FictionSOSPESA "Sono come un fiore appassito...i fiori appassiti muoiono sempre" ... Nicolas Miller:19 anni, nato a Los Angeles, gay dichiarato , l'unica persona di cui si fida è la sua migliore amica Sar...